martedì 17 settembre 2019

Review Party | "L'ospite indesiderato" di Shari Lapena, ed. Mondadori

Buon martedì Amici dei Libri, come state?

Oggi ci ritroviamo qui a parlare di un romanzo che fa parte del mio genere preferito in assoluto, il thriller psicologico. Come sempre in queste occasioni, ringrazio Raffaella del blog The Reading's Love Blog - L'amore per i libri, che mi coinvolge sempre in iniziative splendide, e Libri Mondadori che ci permette spesso di leggere romanzi in anteprima.


Un weekend d’inverno al Catskill and Mitchell’s Inn, uno chalet immerso nella foresta, è la situazione ideale per una fuga romantica e rilassante. Il rifugio offre vecchie camere con enormi camini a legna, una cantina ben rifornita e la possibilità di dedicarsi allo sci di fondo, alle ciaspolate o semplicemente di rilassarsi leggendo una crime story.

Quando il tempo peggiora e una tormenta interrompe l’elettricità e tutti i contatti con il mondo esterno, gli ospiti si sistemano e cercano di trarre il meglio dalla situazione d’emergenza.

Presto però uno di loro viene trovato morto, in circostanze non chiare, e la paura prende il sopravvento. E quando i presenti cominciano a morire, uno dopo l’altro, il panico si trasforma in terrore. In quel paradiso innevato, qualcuno o qualcosa sta cercando di ucciderli. E non c’è niente che i superstiti possano fare se non sperare di sopravvivere alla tempesta e l’uno all’altro.
In quei giorni di forzata convivenza, in un clima di paura e sospetto, ciascuno degli ospiti è costretto a rivelare i suoi segreti più terribili e mai raccontati, fino a un inatteso e imprevedibile finale.

Dopo il successo dei due romanzi precedenti, Shari Lapena, i cui libri sono tradotti in oltre trenta paesi nel mondo, torna in libreria con questo nuovo romanzo che riconferma le sue grandi doti di scrittrice.

Non appena Raffaella mi ha proposto di partecipare all'evento relativo a questo titolo di Shari Lapena, non ho esitato un attimo: amo leggere thriller psicologici e più intricati sono, più mi rendono felice! Lo so, potrebbe risultare ai limiti del macabro questa mia affermazione ma non posso negare che queste siano le storie che mi coinvolgono di più in assoluto. Uno dei "contro" del leggerne tanti, però, consiste nell'aumento del rischio di imbattersi in storie non proprio originali, di sentirsi come in un deja vù. Siete curiosi di sapere se sia stato questo il caso?

Shari Lapena è un'autrice abbastanza prolifica, in Italia sono già stati pubblicati diverse sue opere che hanno ottenuto un buon riscontro tra il nostro pubblico. L'ambientazione che ha scelto per "L'ospite indesiderato", sebbene sia già stata usata in precedenza da diversi suoi colleghi, mi ha attratta particolarmente: datemi una casa, o un albergo, sperduta nel nulla, possibilmente isolata per via di qualche imprevedibile cataclisma meteorologico, e io mi ci butto a capofitto.

Ho particolarmente apprezzato che l'autrice abbia voluto lasciare un alone di mistero attorno ai personaggi che gravitano nella scena, pur facendo intuire al lettore fin dall'inizio che una dozzina di sconosciuti, apparentemente così diversi l'uno dall'altro, hanno in realtà qualcosa in comune, e non sto parlando degli avvenimenti che li coinvolgeranno. Come detto, l'introspezione non è così approfondita sul singolo protagonista ma, quasi giunto allo snodo cruciale della trama, il lettore verrà messo a conoscenza del più grande segreto di ognuno dei presenti dell'albergo e ho trovato questo espediente insolito e molto azzeccato.

Lo stile di Shari Lapena è piuttosto diretto e privo di artifizi, sembra quasi dire "non siamo qui a raccontarcela, ragazzi, il mondo è cattivo e quella notte è successo questo.". Ho notato con piacere che questa sua caratteristica non ha privato il romanzo della giusta dose di tensione che ci vuole per affrontare una storia simile, e l'ha arricchito rendendolo estremamente scorrevole e piacevole. La storia di legge in un lampo e, probabilmente, questi tempi così stretti contribuiscono ad aumentare l'effetto sorpresa del finale.

Mi arrischierò a fare un paragone azzardato: la costruzione del romanzo mi ha vagamente ricordato quella di alcuni romanzi di Agatha Christie, come i classicissimi "Dieci Piccoli Indiani" o addirittura "Assassinio sull'Orient Express", ma mi ha rievocato anche le tinte e le atmosfere del "Natale di Poirot"; questa mia affermazione vuole darvi un indizio sul tipo di storia che troverete se deciderete di leggere questo libro, senza però rischiare di cadere del pericolo SPOILER, che è sempre in agguato soprattutto quando si tratta di mystery e thriller.

In conclusione vi consiglio di approcciarvi a questa autrice, che ritengo svolga il suo lavoro in maniera più che riuscita e spero possa regalare anche a voi le stesse ore di intrattenimento che ha donato a me, specialmente in questo preciso periodo dell'anno in cui le atmosfere inquietanti sono aiutate dalle condizioni atmosferiche. Visto il periodo in cui è ambientata la storia, però, fate un pensierino anche sul conservarlo per il gelido inverno (wink!). 

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