martedì 27 novembre 2018

Rainbow Book Club | "La casa" di Natasha Preston ed. Piemme | Recensione

Buongiorno Amici dei Libri e buon martedì!

Oggi parliamo del romanzo che è stato protagonista del Rainbow Book Club durante il mese di novembre, e se non sapete di che cosa sto parlando vi invito a scoprirne di più cliccando sul nome del gruppo.


Sette ragazzi, un solo assassino, nessuno davvero innocente.

"Entrai in cucina, mi girava la testa. Un mare rosso mi apparve davanti agli occhi. Il cuore mi prese a battere a mille. Il pavimento era inondato di sangue. Stavo impazzendo?"

Mackenzie non è molto entusiasta del fine settimana in montagna con i suoi amici. La casa è bellissima, la compagnia però non la convince: dopo tutto quello che è successo con Josh, non ha voglia di rimanere chiusa con lui tra quattro mura, e la presenza di suo fratello, affascinante ma non particolarmente simpatico, non migliora la situazione.
Ma al risveglio dopo la prima notte tutti insieme, i peggiori film di Mackenzie sembrano soltanto fiabe per bambini: due suoi amici sono morti, uccisi in un lago di sangue in cucina, e diventa chiaro che tra di loro è nascosto un assassino. Mentre la polizia porta avanti l'inchiesta, anche Mackenzie inizia a indagare il passato del suo gruppo di amici per scoprire cosa sia davvero successo. L'assassino è ancora libero, ognuno di loro è un sospettato. E forse nessuno è veramente innocente.

"La casa" è un thriller psicologico indirizzato ad un pubblico di giovani adulti, ma non per questo non può essere apprezzato da chi è leggermente fuori target, come me. Il mistero da svelare vede due ragazzi brutalmente assassinati in primo piano, e i loro amici tra cui, inevitabilmente visto che erano gli unici presenti in quel momento, si nasconde un assassino. Mackenzie, la protagonista, non si darà per vinta finché non avrà scoperto tutta la verità e, per sua fortuna, Blake non ha nessuna intenzione di lasciarla sola.

Blake è, o meglio era, il fratello di una delle due vittime, Josh, per cui accadrà di frequente che non riesca a far prevalere la razionalità durante la loro indagine casalinga. Courtney, la seconda vittima, era la migliore amica di Mackenzie, e fidanzata con Josh. Cosa si nasconde dietro a questo mistero all'apparenza indistricabile?

La risposta a questa domanda credo possa essere: dolore. 
In ogni senso e da ogni punto di vista, il dolore è il filo conduttore che lega tutti i personaggi che gravitano attorno all'accadimento di base, ognuno con le sue debolezze, fragilità e peculiarità caratteriali. 

Natasha Preston ha svolto un buon lavoro per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, la concatenazione degli eventi e, sicuramente, la tessitura della trama di base; alla fine del libro mi ha proprio fregata, strutturando un finale che ad un primo sguardo sembra il più banale della storia del thriller mondiale, ma che non è nulla di tutto questo. Durante tutta la lettura sono stata catturata come piace a me, restando sempre con una fortissima voglia di proseguire e scoprire tutti i segreti che la storia cela. 

L'unica pecca che posso menzionare riguarda l'immancabile storia d'amore che, pur sapendo io trattarsi di un rapporto tra due poco più che adolescenti, ho trovato un po' immatura e forzata, ma che in ogni caso ha attribuito carattere e motivazione all'intera vicenda. Ho particolarmente apprezzato invece che ogni singolo protagonista sia risultato avere dei sordidi segreti, celati fino a quel momento: ho trovato che fosse un espediente congeniale e ben riuscito per dare vita all'intrigo. Un tantino troppo in disparte la figura del poliziotto incaricato delle indagini, avrei voluto sentirlo più presente e riuscire a definire se stesse dalla parte dei buoni o meno.

Belle anche le figure di alcuni dei genitori dei protagonisti, delineati coerentemente rispetto alle personalità dei propri figli, come se la Preston volesse porre l'accento sull'importanza dell'educazione dei genitori per la vita futura dei figli, molto ben pensata. Il finale mi ha soddisfatta, caratteristica immancabile per un libro di questo genere, ma...devo assolutamente scoprire se è previsto o meno un seguito di questa storia! In caso contrario, beh...cara Natasha, non puoi farmi questo.


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