giovedì 27 settembre 2018

Esperimenti: ho visto un film tratto da un libro prima di leggerlo! "Sei ancora qui"

Buongiorno Amici dei Libri e buon giovedì!

Oggi ci discostiamo leggermente dai temi che trattiamo di solito, tuffandoci in un focus on che ho la fortuna di poter fare, grazie alla Sperling&Kupfer, su un film che ho visto in anteprima, la scorsa settimana.

Si tratta di una pellicola che sarà da oggi in tutte le sale cinematografiche, intitolata "Sei ancora qui" e tratta dall'omonimo romanzo di Daniel Waters, che sarà in tutte le librerie di'Italia a partire dal 2 ottobre. 



Chi mi conosce di certo già saprà che sono una grandissima fan dei confronti tra libro e film e che, quando posso, cerco di non perdere mai l'occasione di farne uno. Questa volta, però, sono stata invitata all'anteprima del film molto prima dell'uscita del libro da cui è stato tratto, e ho deciso di fare un esperimento: leggerò il libro a qualche giorno di distanza così da scoprire se sono in grado di apprezzare il procedimento inverso. Se siete curiosi di sapere cosa ne avrò pensato, vi aspetto qui il 2 ottobre.

SINOSSI

Alla sedicenne Ronnie piace fare colazione ogni mattina con suo padre. Beh, più che altro con la reminiscenza spettrale, o "redivivo", di suo padre, che in realtà è stato ucciso dieci anni prima insieme a milioni di altri abitanti del nord degli Stati Uniti quando un esperimento scientifico top secret è finito catastroficamente in tragedia.

Quando un redivivo a lei sconosciuto inizia a seguirla – provocando effetti sul mondo reale del tutto insoliti per uno di loro – Ronnie cerca aiuto dal suo fidato insegnante Mr. Bittner (Dermot Mulroney). Non soddisfatta delle sue spiegazioni fa squadra con il suo compagno di classe Kirk (Richard Harman), un ragazzo solitario e dal passato misterioso, per capire cosa possa volere da lei il redivivo.

Le loro ricerche li portano nel laboratorio di Chicago dove avvenne l’incidente, e lì assistono alla messa in scena, da parte di un gruppo di redivivi, di un tremendo omicidio. Aiutata da queste nuove informazioni, Ronnie torna nella sua fredda casa di periferia per confrontarsi con il tormentato assassino, ormai deciso a volerla uccidere.

Non mi frenerò dal confessarvi di aver amato ogni singolo dettaglio della trama: nonostante io non sia solita leggere/guardare paranormal indirizzati ad un pubblico giovane, ho trascorso due ore piacevolissime, senza rendermi nemmeno conto del passare del tempo, caratteristica che solitamente ha un certo peso sul mio giudizio finale rispetto ad un'opera. La storia è stata scandita con un ritmo secondo me corretto, inserendo l'aumento o la diminuzione della tensione in maniera molto musicale e fluida.

Ho apprezzato anche la caratterizzazione dei personaggi e molto indovinate le assegnazioni delle parti al cast: non avevo mai visto recitare nessuno degli attori, compresa Bella Thorne che ho appreso essere spesso, di questi tempi, sul grande schermo, fatta eccezione per Dermot Milroney, co-protagonista con Julia Roberts in "Il matrimonio del mio migliore amico" negli anni '90. Posso svelarvi che l'unico dettaglio che non ho particolarmente apprezzato è relativo a questo personaggio, ma dovrete andare a vedere il film per capire a cosa mi riferisco. A lui è legata anche una curiosità che mi ha molto divertita quando l'ho scoperta ma vi svelerò anche questo nella recensione del libro che uscirà il due di ottobre.

Ho trovato il presupposto che sta alla base della trama molto originale e più profondo di quanto, forse, non dia a vedere: trattare il tema della morte è sempre complesso, qualsiasi sia il mezzo tramite cui si decide di farlo, ma credo che mettere in gioco i sentimenti "di chi resta" utilizzando un espediente paranormale sia stata una scelta coraggiosa da parte dell'autore del libro, e anche da parte di chi ha deciso di trarne un film.

Ci tengo a menzionare anche la colonna sonora, ad opera del compositore vincitore agli Emmy Bear McCreary, che ho giudicato molto appropriata e magistralmente realizzata, sempre in funzione della profondità delle tematiche trattate in questa storia. 
Devo dirvi che non disdegno gli horror e penso che la percentuale del film che si possa definire tale, spaventi tremendi (che hanno anche un nome tecnico ma io non lo ricordo) e simili, sia riuscitissima e credibile.

Sono uscita dal cinema con la sensazione di essere stata davvero colpita e con la voglia imminente di rientrare e vederlo un'altra volta. Ho deciso di usare come scusa, per tornare nuovamente uno di questi giorni, il fatto di averlo visto in lingua originale e di essere curiosa di sentire il doppiaggio...alla fine, è una mezza verità. 

Vi consiglio quindi caldamente di andare al cinema a vedere "Sei ancora qui", in attesa di poter leggere anche il libro, dal due ottobre. 

Ora ho bisogno di voi, per una cosa importante e una un po' meno impegnativa: mi dareste un vostro sincero feedback sulla mia prima recensione totalmente dedicata ad un film? Non l'ho mai fatto e tengo davvero tanto a sapere come l'avete trovata e se vi fa piacere che porti anche questo tipo di contenuto sul blog. 
La seconda questione riguarda l'aver usato due font diversi in due precisi punti di questo post: ve ne siete accorti? Vi ha infastidito? Vi piace? Io ci sto ancora riflettendo...
 

2 commenti:

  1. Ho visto la pubblicità del film ieri e mi ero proprio chiesta se fosse tratto da un libro oppure no. Grazie per aver posto fine ai miei dubbi.
    La trama sembra interessante.
    Per rispondere alle tue domande, i due font non mi hanno infastidito e neanche la recensione dedicata al film.
    Quindi sei promossa ^-^

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    1. Ma grazie cara! E' molto importante <3 Fammi sapere se andrai a vederlo, io tornerò questa settimana :)

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