lunedì 2 ottobre 2017

Recensione "La neve sotto la neve" di Alessandro Perissinotto

Buongiorno Amici dei Libri e buon lunedì!

Oggi chiacchieriamo di un autore che, ultimamente, è molto presente sul mio blog, specialmente con la sua ultima serie, poliziesca, pubblicata da Libri Mondadori.

Titolo: La neve sotto la neve
Autore: Alessandro Perissinotto, Arno Saar
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Anno edizione: 2017
Pagine:
250 
Formato:
Brossura
Prezzo: 17,00€  


A Tallinn lo sanno tutti, la zona dei vecchi baraccamenti di Kopli è terra di nessuno; spacciatori, squatter e delinquenti di ogni tipo ne hanno fatto il loro regno. È un brutto posto per vivere e ancor più brutto per morire e, se potesse ancora parlare, la ragazza lo confermerebbe. Ma la ragazza non parla, è morta; il suo cadavere è stato disteso su un vecchio divano abbandonato e, nella notte, la neve lo ha completamente sepolto. Al commissario Marko Kurismaa la neve piace, e molto, ma non quando nasconde ogni traccia, ogni indizio; gli piace la neve che scricchiola sotto i suoi sci da fondo, non quella che illividisce il corpo nudo di una giovane donna. E mentre la neve del gelido inverno estone continua a cadere inesorabile, Kurismaa inizia la sua caccia all'uomo, la sua corsa contro il tempo, perché per ogni ragazza uccisa ce ne possono essere altre dieci in pericolo. A condividere con lui l'indagine, e non solo l'indagine, c'è Kristina Lupp, che dirige la Sezione Crimini Domestici e Violenze sulle Donne; ma ad entrambi qualcosa sembra sfuggire: la pista che porta all'assassino o agli assassini scompare ogni volta che loro si avvicinano troppo alla verità. Fino a che Marko non capisce che la neve, oltre che nemica, può essere un'insospettabile alleata. Alessandro Perissinotto, dopo essersi nascosto dietro il misterioso Arno Saar per raccontare la prima indagine del commissario Kurismaa, in questo secondo volume della sua serie estone esce allo scoperto, accompagnandoci nell'intrico di un giallo ad alta tensione, ma anche nella complessa psicologia di un commissario brillante e ruvido, dall'animo gentile ma pieno di spigoli.

Personalmente, trovo che Perissinotto con questo secondo romanzo abbia fatto un ottimo lavoro: ho apprezzato anche il primo capitolo, di cui vi lascio la recensione qui, ma ho trovato questa secondo storia nettamente superiore a quella precedente sia per i temi trattati che per lo sviluppo della vicenda stessa. 

Lo stile di scrittura non è il più diretto in cui mi sia capitato di imbattermi, nonostante il libro abbia soltanto 250 pagine non l'ho letto velocemente come pensavo, ma devo riconoscere di essere rimasta strettamente legata all'evolversi della situazione fino all'ultima parola prima del punto finale. 

I protagonisti sono quelli che già abbiamo conosciuto durante la lettura di “Il treno per Tallinn”, ognuno con le sue caratteristiche e peculiarità che me li hanno resi familiari. Ritroviamo il commissario Marko Kurismaa, bello e tenebroso, ormai verso i cinquant'anni, con la passione per gli sport invernali e per la sua Kristina, ispettore di un altro dipartimento di polizia, donna forte e dai solidi ideali, che lotta ogni giorno con il compagno per convincerlo a tenere segreta la loro relazione.

La prima cosa che ho apprezzato durante la lettura di questa nuova storia è l'evoluzione di un personaggio secondario, Kaspar Mand, il braccio destro del commissario Kurismaa, un poliziotto che non brilla certo per astuzia ad una prima impressione, ma che sa dare il meglio di sé proprio quando ce n'è più bisogno, oltre ad essere un instancabile e solerte lavoratore. 

L'indagine che andremo a seguire vede al centro del mirino l'omicidio di una giovane donna: il femminicidio accompagna ormai la vita di ognuno di noi, toccandola appena da lontano o stravolgendola del tutto. Trovo che la scelta dell'autore di affrontare temi così caldi e rischiosi sia stata coraggiosa e rispettosa nei confronti di tutte quelle donne che, ancora non hanno ricevuto giustizia. Chiudendo il romanzo ho sentito un senso di appagamento come se, pur trattandosi di una storia di fantasia, il mondo fosse stato privato di un altro barbaro. 

Riconoscerete in “La neve sotto la neve” tutti i punti di forza del romanzo precedente ma sono sicura che, come me, resterete affascinati ancor di più nel seguire l'intricato sviluppo della trama, sballottati come se faceste parte della storia stessa. 

Ottima prova questa, per un autore che si è già egregiamente affermato nel panorama della narrativa di genere italiana; non ci resta che attendere con trepidazione una nuova avventura

Leggi qui l'intervista all'autore!

#permeèsi 


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