Amici dei Libri, oggi ospitiamo, con mia immensa gioia, sul blog una tappa del blogtour dedicato a “Noi siamo tutto” di Nicola Yoon, young adult che la casa editrice Sperling&Kupfer ha tradotto e portato in Italia; entro la fine dell’anno uscirà il film tratto da questo romanzo e non cedo già l’ora di catapultarmi al cinema!
Noi siamo tutto
Nicola Yoon
Sperling & Kupfer - Pandora
2017 rilegato
307 pagine, 17,90€
TRAMA:
Madeline Whittier è allergica al mondo. Soffre infatti di una patologia tanto rara quanto nota, che non le permette di entrare in contatto con il mondo esterno. Per questo non esce di casa, non l'ha mai fatto in diciassette anni. Mai un respiro d'aria fresca, né un raggio di sole caldo sul viso. Le uniche persone che può frequentare sono sua madre e la sua infermiera, Carla. Finché, un giorno, un camion di una ditta di traslochi si ferma nella sua via. Madeline è alla finestra quando vede... lui. Il nuovo vicino. Alto, magro e vestito di nero dalla testa ai piedi: maglietta nera, jeans neri, scarpe da ginnastica nere e un berretto nero di maglia che gli nasconde completamente i capelli.
Il suo nome è Olly. I loro sguardi si incrociano per un secondo. E anche se nella vita è impossibile prevedere sempre tutto, in quel secondo Madeline prevede che si innamorerà di lui. Anzi, ne è sicura. Come è quasi sicura che sarà un disastro. Perché, per la prima volta, quello che ha non le basta più. E per vivere anche solo un giorno perfetto è pronta a rischiare tutto. Tutto. Bestseller n°1 del New York Times, e tuttora ai vertici delle classifiche negli Stati Uniti a oltre un anno di distanza dall'uscita, lo struggente e romantico romanzo d'esordio di Nicola Yoon è in corso di pubblicazione in 38 Paesi, e presto arriverà nelle sale cinematografiche l'omonimo film. Noi siamo tutto è una storia dolce e commovente, un libro destinato a diventare un cult.
Ho pensato e ripensato a quale fosse la forma migliore da utilizzare per la struttura di questa tappa, arrivando alla conclusione che le emozioni che questo libro mi ha lasciato sono troppe per riuscire a schematizzarle o ordinarle.
Quella nata dalla penna della Yoon è una storia, innanzitutto, di formazione: il primo motivo per cui tutti dovrebbero leggerlo è perché in ogni singola frase, di ogni singola pagina, permette al lettore di ricordarsi quanto sia fondamentale vivere propria vita a pieno, non solo perché al mondo esiste chi non ha la possibilità di farlo, ma anche perché nessuno di noi può prevedere ciò che può accadere…un giorno, senza preavviso, potremmo ritrovarci a non poter più fare anche il più semplice dei gesti, e tutto, in un solo istante, cambierebbe.
Il secondo grosso insegnamento che ho trovato riguarda il modo in cui si può decidere di affrontare e risolvere le situazioni: il protagonista del romanzo non ha una malattia incurabile, non è bloccato su una sedia a rotelle, ma ha un padre violento; così depresso e infelice che ha ormai come unico scopo nella vita quello di trascinare tutta la sua famiglia nel buco nero di depressione e infelicità in cui lui ha deciso di rifugiarsi. Olly, però, non ci sta. Seppur giovane e inesperto, non necessita nemmeno di un secondo per decidere che proteggerà sua madre e sua sorella, cosi quel che costi, perché quella è la cosa giusta da fare.
Queste due prima riflessioni mi hanno portata a ragionare sull’uso che, nella vita di tutti i giorni, facciamo della “lamentela” e del “confronto”: non è detto che il problema che affligge un individuo sia identificabile come più o meno grave di un altro, la differenza fondamentale la fa il modo in cui si decide di reagire.
Credo che il fine ultimo di questo romanzo sia quello di stimolare il lettore a provare empatia, verso ognuno dei personaggi, e provare ad immedesimarsi al punto da poter arrivare a capire il punto di vista che spinge un individuo ad agire in una determinata maniera: mi sono trovata a pensare a cosa avrei provato nella posizione di Maddy, costretta in una prigione bianca senza via d’uscita, obbligata a guardare fuori vedendo le vite di tutti scorrere come è giusto che sia, sapendo di non poter avere la stessa fortuna; ho sentito addosso tutta la rabbia di Olly, mentre affronta il padre ingiusto e pericoloso, accusando colpi per proteggere ciò che di più caro ha al mondo.
E ho cercato, ho provato in tutti i modi ad immedesimarmi nella mamma di Maddy, una donna privata di suo marito e del suo primogenito, che le sono stati strappati da un incidente mortale tanti anni prima. No, non penso di essere riuscita nel mio intento, non potrò mai nemmeno avvicinarmi al capire come ci si possa sentire o come si arrivi a prendere determinate decisioni. Quel che è certo, è che l’autrice è riuscita a farmi tentennare, a innescarmi un forte dubbio nella mente, che mi ha portato a chiedermi: “Che cosa avrei fatto io?”
Dovreste leggere questo libro anche per conoscere i personaggi secondari di questa storia, non solo i protagonisti, Carla in modo particolare.
Dovreste leggere questo libro perché nonostante possa ricordarvi qualcosa di già letto, magari di vissuto, avrà la capacità di colpirvi dritto al cuore in una maniera che penso sia estremamente personale, diversa per ognuno di voi. Come, d’altronde, la buona lettura fa con ogni suo amante.
Spero di avervi incuriositi e di avervi fornito dei buoni motivi per non farvi scappare questo libro <3 Vi incuriosisce? Andrete a vedere il film? Fatemelo sapere nei commenti :)
Ringrazio infinitamente la Sperling&Kupfer per l’opportunità di leggere questo libro e ancor di più la mia amata Sara di Bookspedia, che mi ha coinvolta in questo bel progetto.
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