giovedì 6 aprile 2017

La Gemella Sbagliata: Un libro per due #1

Come saprete, questo è per me un periodo colmo di novità ❤ 

Tra tutte, oggi vi porto la mia prima lettura condivisa, e non con una blogger a caso! Bensì con Sandy della Stamberga d’Inchiostro…per saperne di più passate a trovarla ;)  

Per il primo esperimento di quella che speriamo possa diventare una rubrica fissa, abbiamo deciso di leggere un thriller, essendo questo il genere che appassiona di più entrambe. Aspettavo di leggere questo romanzo da quando ho cominciato a veder comparire la campagna promozionale e posso finalmente dire di non esserne rimasta delusa…del tutto (wink!)


La gemella sbagliata di Ann Morgan – Piemme 2017 – 19,50€ per 396 pagine

Hai mai avuto paura di restare intrappolata nella vita di un'altra?
Helen ed Ellie sono gemelle. Identiche. Almeno così le vedono gli altri. Ma le due bambine sanno che non è così: Helen è la leader, Ellie la spalla. Helen decide, Ellie obbedisce. Helen pretende, Ellie accetta. Helen inventa i giochi, Ellie partecipa. Finché Helen ne inventa uno un po' troppo pericoloso: scambiarsi le parti. Solo per un giorno. Dai vestiti alla pettinatura ai modi di fare. Ed ecco che Ellie, con la treccia di Helen, comincia a spadroneggiare, mentre Helen si finge la sottomessa e spaventata Ellie. È divertente, le due bambine ridono da matte. Ci cascano tutti, perfino la mamma. Ma, alla sera, quando il gioco dovrebbe essere finito, e Helen pretende di tornare a essere se stessa, Ellie per la prima volta dice di no. Ormai è lei la leader. E non tornerà indietro. Da questo momento, per la vera Helen comincia l'incubo... Un capolavoro di suspense e inquietudine, che riesce a raccontare in modo straordinario la discesa agli inferi della protagonista, nonché la facilità con cui si possono manipolare le persone e distorcere la realtà. Perché non tutto è come sembra, anche nelle migliori famiglie, e in quella di Helen ed Ellie ci sono molti più segreti di quanti le bambine stesse possano immaginare. Al punto che un gioco innocente, forse, non è mai stato solo un gioco.

Cercando informazioni su questo libro, mi ha colpita particolarmente un’affermazione firmata Booklist, che recita: Impossibile non paragonarlo alla “Ragazza del treno”. E mi verrebbe da rispondere: "Io questo non credo"
Ho letto il libro della Hawkins ormai due anni fa e non mi ha impresso nella memoria ricordi particolarmente vividi ma ho dei seri dubbi sulla veridicità di questo paragone. 


La storia ho trovato fosse molto originale: entriamo da subito nel vivo della questione e gli avvenimenti sono molteplici, quasi per tutta la durata della narrazione.


Certamente l’aspetto che mi ha lasciato perplessa è lo stile dell’autrice: la Morgan scrive bene, su questo non ci piove, ma ha adottato una serie di escamotage letterari che ha richiesto un po’ di tempo prima che io riuscissi ad abituarmi e, alla fine, apprezzarne la scelta. 
L’intero romanzo è suddiviso in capitoli che si alternano in un rapporto di 1a1: partiamo al tempo in cui le gemelle protagoniste della storia hanno circa 7 anni, periodo durante il quale tutto ha inizio, e ci alterniamo con le protagoniste adulte, le cui azioni vengono raccontate dal punto di vista di solo una delle due. 

Tutto risulta molto naturale e non pesante, almeno fino a che non ci si rende conto che quando è Ellie a parlare, l’autrice decide di utilizzare la seconda persona, scelta stilistica che non mi è mai andata del tutto a genio. Devo ammettere, però, di aver provato disappunto solo per i primi 6/7 capitoli; dopo di questi ho finito per abituarmi e non disdegnare questo particolare.

I personaggi rappresentano sicuramente l’aspetto più “altisonante” tra gli altri:
le gemelle vengono caratterizzate nei minimi dettagli, con il risultato che il lettore riesce a conoscerne le sfaccettature dei rispettivi caratteri in pochissime pagine. Credo che questo possa essere stato pensato in funzione del fatto che non debba esserci nessun dubbio, da subito, su dove stia realmente la verità. 
Per questo motivo, secondo me, non ci troviamo davanti ad un “giallo” dove ci possiamo divertire a investigare o a capire quale sia il mistero da risolvere, quanto ad una profonda e accurata analisi della psicologia umana, che ha lo scopo di farci riflettere su quanto anche un piccolo avvenimento, stupido e innocuo all’apparenza, possa trasformarsi nell’incipit della distruzione di una vita.

Sapete che non amo gli spoiler quindi non ne farò nemmeno in questo caso 


MEZZO SPOILER

MEZZO SPOILER

MEZZO SPOILER

MEZZO SPOILER

MEZZO SPOILER

ma non posso esimermi dal dirvi che il finale riveste, ahimè, il ruolo infelice della sintesi dell’esperienza di lettura. Per quanto io non mi aspettassi un determinato risvolto della questione, che mi ha quindi sorpresa e appagata leggendo le ultime 30 pagine circa, non ho trovato geniale né, tanto meno, accattivante l’epilogo della vicenda. Mi aspettavo molto di più dalla mente che ha creato una storia così intricata e ben riuscita. 


Vi dirò di più: in libreria, ad attendermi, ho due volumi che ho il sospetto trattino storie simili a questa…mi viene da supporre che se avessi letto quelli, prima di affrontare La gemella sbagliata, avrei potuto trovarlo meno godibile nell’arco dello svolgimento. I due libri di cui parlo sono La gemella silenziosa di S. K. Tremayne, edito Garzanti, e Le sorelle di Claire Douglas, edito Nord. Voi li conoscete? Li avete letti? Fatemelo sapere qui sotto nei commenti, io curiosa ❤ 

Tirando le somme? Ve lo consiglio, certo. 
Vale la pena spendere 19,50€ per leggerlo in cartaceo? Non del tutto.

Il mio voto? #permeèsì
(scopri la legenda dei voti)

4 commenti: