giovedì 25 agosto 2022

"Creature luminose" di Shelby Van Pelt | Ed. Mondadori

Ben ritrovati a tutti Amci dei Libri, siete tornati dalle vacanze? 

Il mio rientro è stato più traumatico del solito ma, per fortuna, ci sono dei libri belli di cui parlare: per quello di oggi devo ringraziare tantissimo Mondadori, che mi ha donato una copia cartacea che è stata mia compagna di viaggio sia tra le montagne che al mare.

Un esordio folgorante e commovente, che insegna come a volte guardare al passato possa aiutarci a costruire un futuro diverso. Un'amicizia capace di spezzare la più dura delle solitudini. La corrispondenza misteriosa di due anime speciali, creature imperfette e per questo incredibilmente luminose.

Tova Sullivan lavora per l'Acquario di Sowell Bay, una tranquilla cittadina nei pressi di Seattle: pulire i pavimenti durante le ore serali in compagnia delle creature che si muovono silenziose nelle vasche la aiuta a combattere la solitudine dopo la scomparsa di suo figlio Erik, quando era solo un ragazzo. La principale attrazione dell'acquario è Marcellus, un polpo gigante del Pacifico, che dalla sua vasca sembra osservare attento ogni mossa di Tova. Una sera, mentre sta passando lo straccio nell'ufficio del personale, Tova scorge Marcellus impigliato nei fili della corrente e delicatamente cerca di liberarlo. Mentre si domanda come abbia fatto a uscire dalla teca, il polpo stende un tentacolo verso di lei, come per abbracciarla. In quella creatura dotata di tre cuori e di un'eccezionale intelligenza, la donna trova inaspettatamente qualcuno che le assomiglia e la comprende: i due stringono una bizzarra amicizia fatta di complicità e gesti silenziosi. Le cose cambiano quando Tova per un infortunio viene sostituita da Cameron, un giovane appena giunto in città alla ricerca del padre biologico. Marcellus non tarda a capire che i due sono legati da qualcosa, e il suo straordinario intuito lo spinge a intervenire. Un esordio folgorante e commovente, che insegna come a volte guardare al passato possa aiutarci a costruire un futuro diverso. Un'amicizia capace di spezzare la più dura delle solitudini. La corrispondenza misteriosa di due anime speciali, creature imperfette e per questo incredibilmente luminose.

Questa è una storia che, al di là dei gusti di ogni lettore, non può che colpire dritta al cuore, raccontata in un modo tanto magico quanto umano, e che è stata capace di rievocare in me sensazioni particolarmente esclusive, simili a quelle che provo quando leggo il mio amatissimo Fredrik Backman; è stata la prima volta in assoluto, nella mia vita di lettrice, in cui un autore mi abbia riportata proprio lì. 

Uno dei punti di forza del romanzo riguarda sicuramente la scelta di suddividere i punti di vista: le voci narranti sono due, una classica terza persona che racconta i personaggi visti da molto vicino e una seconda, davvero speciale, che è una prima "persona" singolare...animale! Perché il protagonista indiscusso, una delle "Creature Luminose", è Marcellus, un intelligentissimo polpo che vive in un acquario e che si avvicina inesorabilmente al giorno della sua dipartita.

Ammetto di essere rimasta leggermente spiazzata, almeno inizialmente, appena mi sono resa conto di cosa stessi leggendo. Lo straniamento, però, è durato ben poco: l'amore incondizionato per Marcellus ha preso immediatamente il sopravvento e mi ha fatto scattare un imprinting, se così posso definirlo, che non si è più affievolito per tutta la durata della lettura.

Lui, però, non è l'unica "Creatura Luminosa" che incontrerete e penso sia proprio questo il secondo, grande punto di forza: l'ideazione e la caratterizzazione dei personaggi di questo romanzo sono davvero peculiari, profonde e così umane...da rendere indimenticabili le loro avventure! Il risultato è una poetica storia sui rapporti familiari e sulla loro importanza, sul coraggio che ci vuole per rincorrere le proprie origini e, a volte, per scoprirle da zero; un romanzo ricco di buoni sentimenti che riesce a non cadere mai nella banalità, grazie soprattutto a quel tocco di "irrealtà", rappresentato specialmente da Marcellus.

Lo stile di scrittura dell'autrice, come d'altronde quello del mio amato Fredrik Backman, è semplice e lineare, non pretenzioso a livello velleitario ma particolarmente attento ai dettagli, specialmente per quanto riguarda i discorsi diretti. Le peculiarità di ogni personaggio, anche di quelli secondari, emergono con grande delicatezza e personalità.

Ho amato molto leggere questa storia in presenza di acqua: che io fossi in montagna, andavo a cercare un posticino sulla sponda del fiume, o che fossi al mare, che potevo vedere direttamente dalla terrazza di casa, è stato un elemento che ha arricchito molto la mia esperienza che, come avrete compreso, è stata più che positiva. Per questo ci tengo a consigliarvi di farla, a prescindere dal fatto che la descrizione possa sembrarvi adatta o meno ai vostri gusti: la dolcezza che vi troverete saprà conquistarvi!

Ci vorrebbe un Marcellus nella vita di ognuno di noi <3

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