Buongiorno Amici dei Libri e ben ritrovati!
Il libro di cui parliamo oggi è perfetto per accompagnarci nella transizione tra inverno e primavera, e devo ringraziare come sempre Mondadori per avermelo inviato e per avermi invitata a leggerlo.
Avete ragione, per la primavera forse è ancora presto ma qui da me cominciano già ad esserci giornate che intiepidiscono il cuore: questo è solo il primo motivo per cui mi sento di consigliarvi più che calorosamente la lettura di "Nimiko e i giardini di Kyoto".
Chi mi conosce da tempo sa che non sono una grande esperta di cultura e letteratura orientale in generale, giapponese in particolare, ma questa storia mia ha, come si dice, "chiamata" con argomentazioni davvero convincenti; la brevità del romanzo mi ha fatto pensare subito a quelle favole tramandate di bocca in bocca, dandomi l'idea di potermi aspettare un racconto poetico e profondo, come poi effettivamente si è rivelato essere.
L'unica nota dolente o, per meglio dire, il risvolto della medaglia, è che una volta girata l'ultima pagina vi ritroverete a volerne ancora, come se non foste pronti a lasciare andare né la storia né tantomeno i personaggi che stavate imparando a conoscere e ad amare.
La grande capacità dell'autore trovo che stia nel riuscire a mettere insieme una vasta quantità di elementi senza che nessuno di essi appesantisca mai la storia: ho letteralmente adorato i momenti in cui Namiko dona al suo innamorato piccole perle sul suo Paese, sulla sua lingua e sulle tradizioni che la accompagnano da sempre, rendendo ancora più romantica la loro tenerissima storia.
Voi sapete certamente due cose, se non è la prima volta che passate da queste parti: io non faccio spoiler, mai, e non vi dico bugie. Fossi in voi, insieme all'acquisto del romanzo preventiverei anche quello di una bella scorta di fazzoletti e anche di qualcosa di vagamente consolatorio, come del cioccolato, oppure assicuratevi di avere vicino il vostro amico a quattro zampe da abbracciare una volta terminata la storia. Il tutto vi tornerà sicuramente utile!
Concludo con una piccola nota sulla narrazione, che ho apprezzato, ma che avrei voluto di dilungasse maggiormente sulla descrizione di coloro che, a tutti gli effetti, fanno parte del cast dei personaggi, i Giardini di Kyoto. Da grande fan delle descrizioni naturalistiche, ne ho sicuramente percepito l'atmosfera ma avrei voluto leggerne ancora, e ancora...parecchio di più.
Io spero che vogliate accogliere questo mio consiglio di lettura e, altrettanto, mi auguro di rivedervi da queste parti per sapere se lo abbiate apprezzato quanto me.
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