venerdì 29 ottobre 2021

Review Party | "Cemetery Boys" di Aiden Thomas | Ed. Mondadori

Buongiorno a tutti e benvenuti in una nuova recensione del venerdì, giorno di grande gioia e grande gaudio.

Per la lettura di cui parliamo oggi devo ringraziare Martina del blog Lettrice di Sogni, che mi ha coinvolta in questo evento, e Libri Mondadori per aver fornito la copia digitale del romanzo.


Yadriel ha evocato uno spirito, e ora non riesce più a liberarsene.

Yadriel è un ragazzo trans, ma i suoi – una famiglia latinx molto tradizionalista – faticano ad accettarlo. Lui, però, è determinato a dimostrare loro di essere un vero brujo e con l'aiuto di Maritza, sua cugina­ nonché migliore amica, decide di celebrare da solo il rituale dei quinces, ritrovare il fantasma di suo cugino Miguel, morto assassinato, e liberarlo nell'aldilà. Ma il fantasma che evoca è quello di Julian Diaz, il bello e dannato della scuola, il quale non ha alcuna intenzione di tornarsene buono buono tra i morti. Anzi è ben deciso a scoprire cosa gli è successo e a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso. Yadriel, che d'altronde non ha molta scelta, accetta di aiutare Julian, in modo che entrambi possano ottenere ciò che desiderano. Solo che, più tempo passa con lui, meno ha voglia di lasciarlo andare…

Partiamo da un presupposto banale ma inerente: sono una grandissima fan di Coco, film d'animazione Disney che ho visto molto in ritardo ma che è stato capace di entrarmi nel cuore, scalando rapidamente la classifica dei miei preferiti di sempre. Quella storia ha svegliato in me una grandissima curiosità nei confronti della cultura messicana e delle sue usanze, portandomi ad interessarmi a libri che ne parlassero. Per questo, quando è stato annunciato "Cemetery Boys" non ho esitato a lungo prima di decidere di leggerlo.

Vi risparmio i preamboli e vi dico subito di esserne rimasta molto soddisfatta, sotto diversi punti di vista tranne uno, di cui parliamo subito: mi sarebbe piaciuto trovare una rilevanza maggiore dell'elemento misterioso, quello che riguarda le morti e le dinamiche legate ai fantasmi. Non mi soffermo ulteriormente perché, come sapete, non amo rivelare troppo delle trame dei libri di cui parlo, ma mi sento di dire che sia stato davvero l'unico aspetto su cui ho avuto "da ridire".

Ciò che deve avere maggior risalto, secondo me, è l'importanza del poter ascoltare la voce di un autore appartenente alla comunità LGBTQ+, che ha avuto il coraggio di comprendere moltissimo di sé all'interno della sua storia, elaborando però il tutto in maniera davvero originale e, soprattutto, non retorica.

La sua grande capacità di descrivere le sensazioni e le emozioni provate da un personaggio che si trova a scontrarsi con i suoi affetti più cari per via di ciò che sente di essere è da lodare, senza indugi. Ho trovato commovente la caratterizzazione del protagonista, nonostante abbia leggermente finito per monopolizzare l'attenzione del lettore. I personaggi collaterali restano comunque ottimi attori della vicenda, anche loro con personalità ben definite e, in qualche caso più che in altri, con tratti umoristici e molto umani decisamente ben riusciti. 

Ho trovato geniale l'espediente che vede il protagonista relazionarsi con un personaggio che ricopre il ruolo dell'antagonista, inizialmente, come base su cui poggia le fondamenta la grande storia d'amore che scoprirete pagina dopo pagina; è proprio lei l'altra grande protagonista della storia, la relazione inaspettata quanto trascinante che farà vivere a Yadriel la più grande avventura che potesse mai immaginare.

Neanche a dirlo, l'ambientazione ha dato un tocco magico e peculiare all'intero romanzo: ho adorato ritrovare moltissime esclamazioni e alcuni modi di dire tipici del sudamerica, cosa che mi ha riportata immediatamente al mio adorato "Nocturna" di Maya Montayne. In più, ho ottenuto quello che andavo cercando, ho scoperto qualche particolare in più sulle credenze popolari messicane e sul ruolo che esse svolgono all'interno di questa incredibile cultura.

Vi dico la verità, pur trattandosi di un libro per ragazzi caratterizzato da uno stile di scrittura semplice e lineare, ricco di dialoghi spesso anche molto divertenti, ho trovato davvero troppo lunghi i capitoli; questa, ovviamente, è una mia preferenza stilistica da lettrice, con cui non dovrei influenzarvi troppo.

Sono quindi molto contenta di potervi consigliare questa lettura, che ho trovato intrigante ma soprattutto spassosa e originale, un modo diverso di sognare e scoprire tante, tantissime cose su cui, ahimè, non concentriamo abbastanza le nostre attenzioni nella vita quotidiana.

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