Buon venerdì a tutti e benvenuti nel post dedicato ad un romanzo che mi ha letteralmente conquistata!
Prima di cominciare ringrazio Tiziana del Blog The Mad Otter per avermi coinvolta nell'evento e Mondadori per la copia del romanzo. Per il banner ringrazio, come sempre, la mitica Sara del Blog Il club delle lettrici compulsive.
Non dimenticate di passare da tutte le mie colleghe per vedere se i nostri pareri sono concordi o se abbiamo giudicato la lettura in modi diversi, trovate qui sotto i nomi dei blog partecipanti.
Questo romanzo ha fatto una cosa, fin da subito: mi ha completamente stregata!
Già con le primissime righe, l'autrice è stata in grado di farmi capire che sarei entrata nella storia con tutte le scarpe, come si suol dire, e che avrei adorato ogni passaggio, ogni luogo, ogni personaggio. Come è normale che sia, una volta presa questa consapevolezza ho cominciato a temere che la mia ormai altissima aspettativa potesse essere disattesa dalla risoluzione del caso, o da qualche altro elemento imprevisto. Sono stata estasiata dal constatare che no, ciò non è accaduto.
Cercando notizie su Becky Sharp, mi sono imbattuta in un'affermazione che secondo me racchiude il segreto che le permette di ambientare i romanzi in modo così magistrale: "vive e lavora dove le capita". Non posso immaginare un modo migliore per entrare in contatto profondo con i luoghi, con la natura e con le sensazioni che essa può trasmettere. Il modo in cui poi trasferisce tutto ciò al lettore è sconvolgente.
Chiunque sia alla ricerca di un thriller originale, studiato nei minimi dettagli e circondato da un'atmosfera tanto onirica quanto inquietante, con "Cuore di Lupo" non rimarrà deluso; le atmosfere sono incredibilmente sensoriali, il presupposto su cui si basa l'intera vicenda è particolare e ogni singolo elemento inserito tra le righe non è mai, mai casuale.
Sicuramente parte del mio entusiasmo è dovuto al fatto che sono un'appassionata di romanzi ambientati tra le montagne, specialmente se simili a quelle tra cui sono cresciuta e si sono formati quasi tutti i tratti della mia personalità. Insieme alla frizzante protagonista e alla meravigliosa Numa ho provato sensazioni, percepito odori e temperature, e mi sono chiesta più volte che cosa avrei fatto al posto loro, come mi sarei comportata. Anche il fatto che si sia deciso di affidare ad un animale un ruolo così centrale fa capire quanto l'autrice abbia voluto dare importanza al lato più ancestrale di una storia e di chi la legge.
L'attenzione per i dettagli mi ha del tutto conquistata ma non è certo stata l'unica cosa: lo stile di scrittura di Becky Sharp è capace di rimescolare le situazioni, di farti dubitare di te e di quello che stai leggendo, trasportandoti in uno stato di perenne attenzione, come se da quella dipendessero anche le tue sorti. La storia è trascinante, quando ne emergi (se riesci a farlo) ti senti quasi disorientato e non ti va mai di chiudere il libro.
Certamente è stata una grande sorpresa, che consiglio ad ognuno di voi! Consiglio solo di fare attenzione perché, come spesso accade nei thriller psicologici, poco dei fatti cruenti è lasciato all'immaginazione.
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