Buon lunedì a tutti e benvenuti in una nuova puntata di "Eleonora trova libri meravigliosi ad anno quasi concluso"!
A parte l'insolito umore spassosissimo con cui mi sono svegliata oggi, ecco a chi vanno i ringraziamenti per la lettura di questo libro che ha conquistato un posto nel mio cuoricino: Raffaella del blog The Reading's Love per avermi coinvolta nell'evento e averlo organizzato, Mondadori per aver fornito la copia del libro e Sara del blog Il Club delle Lettrici Compulsive per aver realizzato il banner.
Non dimenticate di passare da tutte le mie colleghe, se ancora non lo aveste fatto, per scoprire tutti gli approfondimenti: ne vale davvero la pena!
5 MOTIVI PER LEGGERE "OGGI FACCIO AZZURRO"
1. Lo stile di scrittura: se non è la prima volta che vi trovate davanti ad un'opera di Daria Bignardi, saprete di certo che è un'autrice caratterizzata da uno stile molto particolare camuffato da stile semplice: intendo dire che se si vuole guardare un po' oltre alla forma e ci si chiede "come mai" una storia venga scritta in un determinato modo, si può arrivare a rispondersi che la Bignardi racconta sprazzi di vita vissuta come potrebbe farlo una nostra amica (molto dotata) davanti ad un caffè. Questo rende l'esperienza di lettura intima e molto personale, particolare che amo senza riserve.
2. I temi trattati: andando, ancora una volta, oltre le banalità, in questo breve romanzo vengono prese in analisi diverse situazioni relative a diversi personaggi, che collimano tutte in un unico contesto, ovvero il disagio psicologico. Penso che, nonostante i tempi che corrono, aleggi ancora un velo di soggezione nei confronti di chi intraprende un percorso di psicoterapia, per non parlare di circostanze più complesse; quello che penso è che la Bignardi abbia espresso alla perfezione, in modo conciso e privo di orpelli inutili, l'importanza dell'avere una mente aperta, nonostante tutte le difficoltà che ci si possano parare davanti nella vita.
3. Positività e ottimismo: come già precedentemente era accaduto, attribuisco all'autrice una grande capacità di trasmettere messaggi positivi senza far finta che le brutture della vita non esistano. Anche questa volta è partita raccontando il dolore ma utilizzandolo come tramite per veicolare positività ed ottimismo, quelli che derivano dall'affrontare le difficoltà con coraggio e determinazione.
4. Personaggi d'eccezione: lungi da me voler fare il minimo spoiler ma dovete sapere che, oltre ai personaggi principali, l'autrice ha reso partecipi degli eventi, direttamente o indirettamente, illustri figure appartenute alla storia mondiale, tra cui Vassilj Kandinskij e sua moglie (soprattutto sua moglie). Non voglio dirvi di più perché rischierei di rovinarvi il gusto della lettura ma vi garantisco che questo è l'aspetto più surreale e meraviglioso dell'intera storia!
5. L'aspetto istruttivo: dai libri s'impara, e questo lo sappiamo tutti. Il bello di questa storia è che insegna, senza avere la reale pretesa di farlo, sotto tantissimi, diversi punti di vista e aspetti: a livello nozionistico ho imparato a conoscere meglio alcune personalità storiche e alcuni fatti, essendo stata incuriosita dall'inserimento degli stessi nella trama. A livello personale ho imparato che, anche nelle situazioni più inaspettate, il pregiudizio è il vero nemico e, alla fine, chi si ferma è perduto. A livello "stilistico", se così lo posso chiamare, ho avuto la conferma del fatto che non servono necessariamente ottocento pagine per rendere profondo un romanzo o un racconto.
Io spero che questi miei cinque motivi vi convincano a scoprire questo bellissimo libro che, sono sicura, sarà capace di colpire al cuore anche voi!
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