mercoledì 1 luglio 2020

L'arte di saper parlare ai giovani | "Il lato oscuro della luna" di Fabio Geda e Marco Magnone, ed. Mondadori

Il ritorno della coppia di autori meglio assortita del momento: siete pronti?

Tutti noi sappiamo di avere una lista, più o meno breve, di elementi che ci attraggono particolarmente quando leggiamo la trama di un libro: per quanto mi riguarda, mi è bastato vedere Magnone e Geda tornare a parlare di Berlino per perdere definitivamente il controllo.

Prima di iniziare ringrazio come sempre Mondadori - Libri per Ragazzi per avermi dato la possibilità di leggere il libro fornendomene una copia.


«Non sai cosa significa non pensare ad altro che alla ragazza che ami e non sapere dov'è e quando lo scopri non poterla vedere, e quando inizi a vederla doverlo fare di nascosto, rischiando ogni volta. E intendo la pelle. Rischiando di essere ucciso, o peggio: che la uccidano...»

Berlino Ovest, è l'estate dei Mondiali del 1974. Dal tetto di casa di Sven si scorge, al di là del Muro, Berlino Est, lontana e indecifrabile come Chloe, la sfuggente e selvaggia ragazza che Sven conosce per caso, mentre è in giro con gli amici. Lui ha quindici anni e lei quattordici. Un attimo e non se la toglie più dalla testa. Ma Chloe è piena di misteri, proprio come Kurt, il venticinquenne amico di Sven, che per portare al di qua del Muro la ragazza di cui è innamorato è disposto a rischiare ogni cosa. Anche la vita...


Quello che secondo me trasmettono meglio i due autori è il sentimento che si prova quando niente, niente può impedirci di lottare con le unghie e con i denti per ciò che amiamo; i loro protagonisti, quelli de "Il lato oscuro della luna" così come quelli di "Berlin", sono accomunati da un grande coraggio, quello che permette loro di affrontare avventure incredibili e che fa capire ai giovani lettori che non bisogna mai avere paura, o pensare di non farcela. Come spesso ci diciamo da queste parti, chi scrive per i ragazzi ha una grande responsabilità in più, che trovo svolga un ruolo fondamentale all'interno del processo di educazione dei giovani.

Diversamente da quanto abbia visto leggendo la serie Berlin che, nel caso in cui non l'aveste fatto vi invito a recuperare, questa volta i personaggi si muovono in une Germania del passato, più precisamente quella degli anni '70: è incredibile quanto gli autori siano in grado di far percepire al lettore le sensazioni, i colori e gli odori di quel tempo, senza però essere prolissi o dilungarsi in lunghe descrizioni, penso proprio perché rivolgendosi ai ragazzi sia importante utilizzare uno stile impattante, diretto ed essenziale.

Uno dei grandi punti di forza del romanzo è, senza dubbio, la caratterizzazione dei personaggi, un elemento che ricopre un ruolo fondamentale per la riuscita di tutte le opere. Sven e Chloe, coloro che possiamo definire protagonisti, appartengono a due mondi differenti che finiscono inevitabilmente per incontrarsi, grazie ad una concatenazione di eventi davvero originale. I personaggi collaterali sono tutti ben studiati e totalmente all'altezza ognuno del proprio ruolo, completando un circolo che oso definire perfetto.

Ho trovato coraggiosa anche la scelta degli autori di far muovere i loro personaggi in un'avventura borderline, estremizzata ma comunque non irrealistica, permettendo così loro di manifestare tutti i lati del carattere che si formano e si affermano in un periodo delicato come quello dell'adolescenza. Penso sia molto importante far capire ai giovani lettori che i problemi, di qualsiasi entità, esistono nella vita di tutti e che, qualsiasi sia la situazione, c'è sempre un modo per affrontarli, per non diventarne schiavi.

Come qualcuno sicuramente già saprà, non amo rivelare nulla nelle mie recensioni, nemmeno avvisando con una evidente scritta "spoiler" in via preventiva ma, in questo caso, ci tengo a dirvi che il finale di questo romanzo è una vera e propria chicca: se siete alla ricerca di banali e risolutivi happy ending...no, non sarà questo il libro che fa al caso vostro. Chloe non mi ha delusa mai, in nessuno dei suoi comportamenti e credo di poterla eleggere mio personaggio preferito; ora non mi resta che chiedere a voi quale sia il vostro! Recuperate al più presto questa piccola perla e raccontatemi quali sensazioni vi ha suscitato, vi aspetto.

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