venerdì 22 maggio 2020

Review Party | "The Loop" di Ben Oliver, ed. Rizzoli

Che bello iniziare e finire una stessa settimana parlando di libri, non trovi?

Eccoci insieme, alle porte di quello che spero sarà un rilassante week end, per parlare di un libro appena sfornato da Rizzoli, che ringrazio per la disponibilità del file. Il grazie più grande, però, va come sempre a chi mi permette di leggere tante belle storie in anteprima, e in questo caso si tratta di Silvia del blog Hook a book.



Il Loop è una prigione perfetta, gestita da Happy, l'intelligenza artificiale che si occupa di ogni aspetto della vita dei detenuti. Nel Loop ogni giorno è uguale al precedente. Ogni giorno è un tormento. Ma qualcosa comincia a cambiare.
Circolano voci di una guerra. Strane cose accadono ai prigionieri. E la guardiana, l'unica che gli abbia mai dimostrato un minimo di umanità da quando è stato imprigionato, gli consegna un messaggio: Luka, devi fuggire... Ora Luka deve decidere se evadere dal Loop è davvero la sua unica possibilità di sopravvivenza, e soprattutto deve trovare un modo per salvare le persone che ama, dentro e fuori la prigione. Ma ben presto scopre che all'esterno la vita è di gran lunga più terrificante di quanto avesse mai potuto immaginare. E se vuole salvare coloro a cui tiene, Luka deve scoprire chi è il responsabile del caos in cui è sprofondato il mondo intorno a lui.


Chi mi conosce sa che non disdegno mai la lettura di un buon libro per ragazzi, nonostante io non sia esattamente di "primo pelo"; è anche vero che tendo ad essere particolarmente critica verso le opere appartenenti a questo genere, perché credo abbiano un ruolo importante nei confronti del pubblico cui si rivolgono, forse maggiore rispetto ai loro cugini che parlando agli adulti.

"The Loop" non ha certo la pretesa di essere un romanzo di formazione o lo scopo di risultare educativo, si tratta invece del primo volume di una trilogia in via di pubblicazione, a scopo puramente intrattenitivo. Non voglio con questo far pensare che sia diseducativo, anzi: i messaggi che passano sono di coesione, si parla dell'importanza dell'amicizia e del non arrendersi mai davanti alle difficoltà, anche le peggiori. 

La storia è ambientata in un futuro distopico dove, come avrete sicuramente letto nella trama, è stato indetto un sistema penitenziario particolarmente feroce, anche quando si tratta di prigionieri molto giovani. L'innovazione penso stia proprio nell'aver deciso di far svolgere una vicenda partendo da un carcere di massima sicurezza, dove la violenza non viene risparmiata in nessun caso, dove quelli che dovrebbero essere identificati come delinquenti finiscono per essere gli eroi.

Se avessi letto questo libro da ragazzina me ne sarei innamorata, e non vi nascondo di esserci andata vicina anche da grande: la narrazione è incalzante, i personaggi sono ben delineati e adeguatamente dinamici e la dose di tensione e di avventura è sempre ben bilanciata e alternata con sentimenti opposti, sia positivi che negativi. Ho trovato particolarmente riuscita la gestione delle emozioni che si scatenano nel lettore, nonostante sia ovviamente un giudizio soggettivo.

Non vi nego che per favorire la spettacolarità del racconto, alcune scelte fatte dall'autore risultano eccessivamente irreali ed esagerate ma è vero anche che si sta parlando di adolescenti in una situazione estrema e, quindi, trovo sia perdonabile. 

So che è già stato dato il via ai lavori per trarne una trasposizione cinematografica (non so dirvi se per un film o per una serie televisiva) e la notizia mi ha resa ancora più curiosa di proseguire con la storia: la narrazione di Oliver mi ha completamente catturata, portandomi a terminare il romanzo diversi giorni prima rispetto a quanto mi fossi prefissata. Il linguaggio è molto semplice e ben adattato all'età dei personaggi e i colpi di scena non si fanno certo attendere.

Tirando le somme: è un romanzo adatto a tutti? No. Lo consiglio agli amanti del genere? Sì, verso l'infinito e oltre.

Anche per oggi abbiamo finito ma non passerà molto prima che mi si riveda su questi schermi: la quarantena ha portato tante cose non belle a tutti noi ma anche qualcuna positiva...sto leggendo un sacco! 

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