E' bello sentirvi anche nel week end, soprattutto se sono qui per parlarvi di un libro bello, per la cui lettura ringrazio DeA e Mariagrazia del blog Il confine dei libri.
Trama: Inghilterra, 1865. Rimasta vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte alla volta della tenuta del marito insieme alla zitellissima cugina di lui, Sarah. Ma in quell'angolo di campagna inglese remoto e inospitale, l'opportunità di trascorrere in pace il periodo del lutto diventa qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l'amato fratello Jolyon giunga da Londra a salvare Elsie dall'isolamento e dalla noia. A distrarre lei e Sarah dalla cupa atmosfera in cui sono sprofondate, solo l'intrigante diario di un'antenata dei Bainbridge, Anna, vissuta e tragicamente morta più di duecento anni prima; e la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti. Quegli "amici silenziosi" che Anna si procurò allo scopo di deliziare ospiti illustri, presto costretti a ripartire in circostanze mai del tutto chiarite.
Inizierei dicendovi che questo è proprio il mio genere di libro e che, quando ho letto la trama, non ho esitato un attimo nel propormi per questo review party! I presupposti che stanno alla base di questo romanzo sono il mistero, le atmosfere gotiche e inquietanti e le ambientazioni particolari di ogni sbalzo temporale. Non appena ho iniziato la lettura mi sono resa conto di trovarmi in un ospedale psichiatrico, dove una donna è stata rinchiusa in seguito ad un crimine da lei commesso...o almeno così tutti dicono.
L'investigazione prende subito piede, e l'autrice ci conduce attraverso i diversi avvenimenti partendo addirittura dalla seconda metà del 1800, presentandoci svariati personaggi che saranno coinvolti nella vicenda. Da questo momento gli eventi si susseguono, trascinandoci attraverso il tempo come se fossimo degli spettatori silenziosi, proprio come gli "Amici" di cui si parla nel romanzo.
Non ho riscontrato particolari buchi di trama e sono stata soddisfatta dall'inizio alla fine, sia dal punto di vista dell'intrattenimento che da quello delle risposte fornite.
Lo stile di scrittura dell'autrice è piuttosto semplice e lineare, gestisce molto bene le descrizioni senza risultare eccessivamente pesante, nonostante io non le abbia trovate particolarmente dettagliate. Nel complesso sono riuscita a visualizzare i luoghi di cui si parla e a percepire le sensazioni provate dai personaggi, e questo per me è il miglior pregio di un romanzo, soprattutto quando si tratta di generi horror o mystery.
Per quanto tutti noi sappiamo bene quanto "non si debba giudicare un libro dalla copertina", ci tengo a fare una piccola menzione speciale a quella in questione, poiché ritengo svolga alla perfezione il suo mestiere: accattivante, molto ricca e particolare, attrae l'attenzione quando ci si passa accanto in libreria, nonostante gli innumerevoli titoli posizionati intorno a lui. Un lavoro davvero ben realizzato.
Mi sento di consigliare questo romanzo ad un pubblico che desideri essere intrattenuto, passare qualche divertente ora in compagnia di Laura Purcell e dei suoi personaggi, e che desideri sentirsi coinvolto in un'inquietante investigazione carica di tensione e colpi di scena. Davvero molto divertente! Attendo con ansia l'uscita del seguito essendo questa, se ho ben capito, una serie in più volumi.
Nessun commento:
Posta un commento