domenica 30 settembre 2018

Per la serie "young adult belli": "Mentre noi restiamo qui" di Patrick Ness, ed. Mondadori

Buonasera Amici dei Libri e buon sabato!

Ho deciso, seppur un po' in ritardo, di inaugurare la rubrica di cui abbiamo parlato a gennaio (lo so, i miei tempi di reazione sono imbarazzanti); e quale modo migliore di cominciare se non con Patrick Ness? 


"C'è un momento in cui la vita stessa viene invasa dalle storie degli altri, e non c'è nient'altro da fare che tener duro e sperare di ritrovarti ancora vivo alla fine, per poter riprendere il filo della tua storia. Ed è quel che abbiamo fatto."

Mentre i coraggiosi Prescelti – gli indie, con i capelli perfetti e i vestiti vintage – tentano di salvare il mondo dall'Apocalisse, in uno sperduto paesino di provincia Michael, un ragazzo normale che studia e che, al massimo, combatte contro la noia, ha desideri più semplici: per esempio riuscire a baciare Henna, di cui è innamorato da sempre, aiutare la sua problematica sorella Mel, e studiare per gli esami senza perdere l'amicizia con Jared, il migliore amico che sembra nascondergli più di un segreto.
Tra apparizioni di daini dagli occhi illuminati d'azzurro, attacchi di zombie e misteriose morti dei Prescelti, Michael scoprirà che, anche se tutto attorno a lui sembra avvicinarsi alla catastrofe, le vite ordinarie come la sua possono rivelarsi le più straordinarie di tutte.

Ho già avuto modo di conoscere Patrick Ness leggendo "Sette minuti dopo la mezzanotte", romanzo per ragazzi che tocca tematiche profonde e difficili, e che ho amato spassionatamente; perciò sono stata da subito incuriosita da questo nuovo romanzo, che ho recuperato e proposto di leggere con il Rainbow Book Club.  

Nonostante la sua brevità (il libro conta poco più di duecento pagine), la storia mi ha conquistata da subito, grazie specialmente alla vena di mistero che aleggia nell'aria durante tutta la lettura. Incontriamo un piccolo gruppo di amici, adolescenti, che si pongono molti quesiti, non solo sulla propria vita ma anche su ciò che sta accadendo all'interno della comunità degli Indie, degli strani individui di cui non ci viene spiegato molto se non che, misteriosamente, qualcuno li sta uccidendo, uno dopo l'altro.

E' proprio qui che si rivela quella che secondo me è l'originalità dell'idea di Ness: chiunque si sarebbe aspettato di avere, alla fine, risposte a tutte le domande che, come è giusto che sia, si formano nella mente del lettore a proposito degli eventi strani e inquietanti che si manifestano nella cittadina dei nostri protagonisti, legati agli Indie. 

Lo scopo dell'autore, invece, penso fosse quello di porre l'attenzione su ciò che avviene ai margini di un grande accadimento, "dietro le quinte" dello spettacolo vero e proprio; per questo motivo la storia degli Indie viene accennata soltanto all'inizio di ogni capitolo, come per aggiornarci su quello che accade..."mentre noi restiamo qui". Ho letteralmente adorato questo espediente.

Le tematiche trattate tramite i protagonisti non sono per niente scontate: come molte volte capita, si affrontano le difficoltà adolescenziali ma, se quella di Mel è più "comune" (passatemi il termine, lungi da me il voler trattare la cosa con leggerezza), ovvero un disturbo alimentare, il mostro contro cui si trova a combattere Mike è ben meno conosciuto, ovvero il disturbo ossessivo compulsivo. 

Mi sono molto emozionata nel vedere il rapporto di Mike con il suo migliore amico, Jared, che è incredibilmente protettivo con lui e, soprattutto, nei confronti del suo problema. Jared, però, non è solo questo: pur non spiegando ulteriori dettagli, ci verrà rivelata la natura divina di questo personaggio, che ci regalerà davvero molte emozioni. 

Infine, la storia d'amore, presente come da copione, è trattata anch'essa in maniera molto dolce e sensibile, cosa che non me l'ha resa per nulla fastidiosa o forzata. 

Che dirvi? Posso dire di aver apprezzato ogni dettaglio di questo romanzo, riconfermando l'opinione che già mi ero fatta di Patrick Ness. Spero di avere presto l'occasione di leggere qualcos'altro di questo autore.

Voi avete letto qualcosa di suo? Come lo avete trovato? Fatemi sapere tutto quanto!


  

2 commenti:

  1. mi è piaciuto molto il messaggio che lascia anche se ho avuto difficoltà con lo stile e con la parte più surreale

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  2. Io ho apprezzato tantissimo l'idea di dedicare la trama ai ragazzi "comuni" e di lasciare gli indie in secondo piano, però dopo aver creato aspettative e lasciato molte cose in sospeso riguardo a loro, non mi è proprio andata giù non aver ricevuto delle risposte sui tanti interrogativi che sono sorti! In generale comunque la lettura mi è piaciuta e l'ho trovata scorrevole, ho apprezzato anche lo stile particolare dell'autore (che non avevo mai letto), peccato per queste piccole delusioni!

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