mercoledì 29 agosto 2018

Finally: un distopico che mi è piaciuto. "Darkest minds" di Alexandra Bracken

Buonasera Amici dei Libri e buon mercoledì!

Ho volutamente evitato di portarvi il w.w.w. wednesday di questa settimana poiché le letture, come la vita d'altronde, sono state particolarmente confusionarie -.-

Per questo motivo ho pensato, invece, di raccontarvi cos'ho pensato di uno degli young adult distopici più chiacchierati del momento.

Ruby ha sedici anni. È pericolosa. E viva. Per ora.

Quando Ruby si sveglia il giorno del suo decimo compleanno, qualcosa in lei è cambiato. Qualcosa di abbastanza preoccupante da costringere i genitori a mandarla a Thurmond, un brutale campo di riabilitazione gestito dal governo dove sono rinchiusi i giovani come lei. Ovvero, i giovani che sono riusciti a sopravvivere alla misteriosa malattia che ha decimato la popolazione e che da allora sembrano aver acquisito poteri speciali. Ci sono i Verdi, dotati di un'intelligenza eccezionale; i Blu, di telecinesi; i Gialli, che controllano l'elettricità; i Rossi il fuoco e gli Arancioni, come Ruby, la mente umana. Ora Ruby ha sedici anni ed è riuscita a scappare da quell'inferno, ma per lei l'incubo non è ancora finito. Durante la sua fuga, però, incontra un gruppo di ragazzini evasi come lei: Zu, Ciccio e Liam, carisma da leader e decisamente carino. Ma Ruby non può rischiare di avvicinarsi a lui. Sarebbe troppo pericoloso. E, in viaggio verso l'unico rifugio sicuro, ci sono già fin troppi pericoli da affrontare...


Questa seconda serie ad opera di Alexandra Bracken, tradotta da Sperling&Kupfer in seguito alla duologia composta da "Passenger" e "Traveller", mi ha incuriosita da subito, addirittura diversi mesi prima della sua uscita. Posso affermare di non esserne rimasta delusa.

Per quanto il mondo della distopia, specialmente negli ultimi anni, sia stato letteralmente spremuto come un limone al fine di dare vita a romanzi che potessero eguagliare ed eventualmente superare il successo del fortunato "Divergent", secondo solo al colosso "Hunger Games", la Bracken ha svolto un lavoro soddisfacente dando vita ad una storia che mi sento di definire "al cardiopalma".

I colpi di scena non si fanno desiderare e l'attenzione viene mantenuta costantemente alta. A contribuire, svolgono bene il proprio la trama ricca di risvolti misteriosi, ben costruita e originale, e la caratterizzazione dei personaggi che, a mio parere, la fa da padrona su tutti gli altri elementi.

Gli adolescenti che incontriamo in questo libro sono, come tanti altri, nati in un mondo complesso e pericoloso, costretti a sfoderare un coraggio che, normalmente, un ragazzino non sarebbe tenuto a possedere; ciò che li rende unici e speciali sono i tratti distintivi dei loro caratteri e i ruoli molto precisi e per niente casuali che ognuno di loro svolge all'interno del piccolo eco-sistema familiare che si creano nel tempo. Le relazioni che si instaurano tra loro stimolano facilmente una forte empatia ed immedesimazione.

Purtroppo ho trovato che non tutte le idee di base su cui si appoggia la trama siano state sviluppate a sufficienza: trattandosi di una trilogia è molto probabile che le risposte alle mie molteplici domande si trovino all'interno dei libri successivi ma non posso negare di essere rimasta con un poco di amaro in bocca, alla fine della lettura. 

Infine, l'autrice ha deciso di concludere questo primo volume con un evento destabilizzante in grande stile, proprio come è giusto che sia. Non sto letteralmente già più nella pelle all'idea di scoprire come prosegue la vicenda e spero davvero che l'Editore decida di pubblicare i libri successivi senza farci attendere troppo ;) 


4 commenti:

  1. Bellissima recensione che mi fatto venire ancora più voglia di leggere questo libro :)

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    1. Grazie amica <3 Non vedo l'ora di poter sclerare con te ahahahha

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  2. Il secondo dovrebbe uscire il 16 di ottobre e non vedo l'ora di leggerlo perché ho adorato il primo!

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