Lingerie | Demetra Kanakis | Le Mezzelane | aprile 2018 | 126 pagine | 7,90€ (2,99€ eBook)
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Laura è innamorata di Manuel, che l’ha coinvolta in un intrigante gioco erotico: provarsi biancheria sexy nei camerini dei negozi, fotografarsi e mandargli le foto, poi raggiungerlo indossandoli e fare l’amore. Man mano lui la spinge in situazioni sempre più estreme: travestimenti, voyeurismo, scambi di coppie; tutto ciò turba Laura, che però vuole accontentarlo a tutti i costi. Un giorno viene scoperta mentre, filmando un video nel camerino, geme di piacere. Mandata dal Direttore, egli le ingiunge di non farsi più vedere in quel negozio. Dopo questa figuraccia, perso lo smartphone e non potendo comunicare con Manuel, Laura sconvolta arriva da lui con diverse ore di ritardo e scopre una dura realtà. Capisce di aver idealizzato la loro storia e disperata e umiliata, dopo una scenata, scappa via.
In seguito, parlando con la sua migliore amica Serena, capisce di essere stata ingenua: alcuni particolari mostravano le vere intenzioni dell’uomo.
Settimane dopo, recandosi nel solito negozio con Serena, rincontra il Direttore che la caccia in malo modo, ma l’indomani la chiama per scusarsi e la invita ad un aperitivo, cui Laura va, spinta dal desiderio di rivincita dopo l’umiliazione subita. Iniziano a frequentarsi, interessati l’uno all’altra e lui, convinto che la biancheria intima sia una fissazione della ragazza, le regala capi pregiati e sexy, ma lei è infastidita e sebbene coinvolta, tentenna.
Dopo molti dubbi ed equivoci i due trascorrono un fine settimana sul Lago maggiore: è l’ultima occasione per capire se la loro storia ha un futuro.
Demetra Kanakis scrive da tempo sotto altra identità e questo è il nome che ha scelto per scrivere di amore e di piacere, di emozioni e di erotismo. Ama molto viaggiare, soprattutto verso località marine, vivendo in una città lontana dalla costa. E’ fermamente convinta che la vita abbia molta più fantasia delle storie che si raccontano e che il limite tra realtà e finzione sia incerto e spesso superfluo.
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