lunedì 28 maggio 2018

Rainbow Book Club: recensione di "Twizel. L'altra parte" di Francesca Caldiani ed. La Corte Editore

Buonasera Amici dei Libri e buon inizio settimana!

Oggi sono dispiaciuta per ben due motivi, il primo dei quali è legato alla mia incostanza sul blog: mi sto impegnando per tornare al più presto all'usuale costanza!
L'altro motivo riguarda il libro di cui parliamo oggi che, ahimè, non ho apprezzato per nulla. 



Twizel. L'altra parte | Francesca Caldiani | La Corte Editore | ottobre 2017 | 283 pagine
| 16,90€

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Twizel, Nuova Zelanda.
Tutti si conoscono sin dalla nascita. Per Carly Brooks, sedici anni, il villaggio rappresenta l’inferno in cui è costretta a vivere, vittima del bullismo dei compagni. Eppure ha un segreto: la sua migliore amica è stata Lauren Brydon, ragazza molto popolare morta misteriosamente due anni prima in un incidente sul lago Pukaki. Da allora Carly progetta di risolvere il mistero, ma per farlo è costretta a coinvolgere il fratello gemello di Lauren, Bentley e Oliver Riley, da sempre suo carnefice. La ricerca della verità porta i tre ragazzi sulle sponde del lago, dove tutto è cominciato, che farà loro scoprire che dietro a quelle acque cristalline è nascosta un’altra dimensione, un’altra Twizel. Scopriranno inoltre che la loro vita non è quella che ricordano, che la loro memoria è stata in realtà inculcata da qualcun altro e che ci sono più segreti di quanti ne avrebbero mai immaginati.

Tengo a ribadire quanto io sia dispiaciuta di essere qui a manifestare un giudizio quasi esclusivamente negativo, ad eccezione del presupposto su cui si basa la trama. Per quanto io sia ampiamente fuori target rispetto al pubblico cui sono indirizzati gli young adult e la maggior parte dei fantasy contemporanei, sono stata inizialmente molto attratta dall'idea di un mondo speculare, al quale si accede attraverso un lago e che nasconde molti segreti e pericoli. 

Fin da subito ho avuto difficoltà ad entrare in empatia con i personaggi principale, sia per il motivo accennato prima, sia perché li ho trovati come "schermati" da un velo di finzione, non li ho percepiti "umani"; credo che ciò sia dipeso anche dallo stile di scrittura dell'autrice, che non è stato in grado di ammaliarmi.

Non mi sento di descrivere la penna della Caldiani come pessima ma, allo stesso tempo, l'ho trovata eccessivamente basilare: privo di qualsiasi sfumatura emotiva, lo stile è asettico e quasi tendente alla cronaca, non è reso sufficientemente accattivante da un lessico originale o da costruzioni grammaticali ardite o distintive, tanto da portarmi a perdere il filo del discorso spesso e volentieri.

In più, parlando di basilare sviluppo di trama, ho percepito che tutti gli avvenimenti "salienti" siano stati stipati ad un terzo circa del romanzo, facendo così calare drasticamente l'attenzione proseguendo verso la fine. Personalmente terminarlo è stato faticoso e non ho alcun tipo di interesse a proseguire con la serie. 

Ho trovato piuttosto irritante l'utilizzo di descrizioni "tecniche" relative al funzionamento del mondo che sta dall'altra parte e sulle peculiarità di chi lo vive e lo abita: avrei preferito maggiore attenzione e cura su aspetti fondamentali quali la caratterizzazione dei personaggi o lo sviluppo della trama, piuttosto che scegliere di confondere chi legge, come se già non lo fosse abbastanza (wink)

Io chiedo scusa per il mio essere impietosa e anche per la moltitudine di "alias" ma questo romanzo mi ha lasciata piuttosto basita. 
Voi lo avete letto? Cosa ne avete pensato? Confrontiamoci, civilmente (wink, again) 

2 commenti:

  1. Personalmente ho avuto difficoltà solo all'inizio ma una volta iniziato a leggere è stato difficile fermarsi!

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  2. Ciao Ele! Mi dispiace non ti sia piaciuto il libro, a me è piaciuto proprio per l'originale trovata "scientifica" e per le spiegazioni tecniche, il contorno sfumato dell'ambientazione mi è sembrata voluta per accentuare personaggi e vicende. Ma in effetti non sono entrata troppo in sintonia con la protagonista, Carly, ho invece preferito le parti con Oliver al centro dell'azione.

    Spero che quando parteciperai nuovamente al GDL troverai una lettura più incline ai tuoi gusti! ❤

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