lunedì 12 marzo 2018

Recensione "Petrademone, il libro delle porte" di Manlio Castagna

Buongiorno Amici dei Libri e buon lunedì!

Sono profondamente malinconica per la fine di Tempo di Libri che, come l'anno scorso, si è rivelato essere una splendida occasione per conoscere persone, scoprire libri nuovi e acquistarne di desiderati. 

Una delle esperienze più belle di questi giorni consiste, senza ombra di dubbio, nell'aver incontrato Manlio Castagna, autore del meraviglioso fantasy-noir per ragazzi di cui parliamo oggi, che ci ha regalato un'ora di chiacchiere più uniche che rare.

Non sarà mai abbastanza grata a Libri Mondadori Ragazzi che mi ha permesso di leggere questo romanzo.


Petrademone. Il libro delle porte | Manlio Castagna | Mondadori | 2018 | 264 pagine | Cartonato con sovracoperta | 17,00€

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Petrademone: quattro ragazzi, una missione che stravolgerà per sempre le loro vite per proteggere l’umanità da un mondo oscuro e parallelo.

Petrademone è romanzo che evoca atmosfere cinematografiche di ieri e di oggi da leggere tutto d’un fiato.
Frida, giunta a Petrademone dopo aver perso entrambi i genitori, si troverà insieme ai suoi amici e ad altri improbabili alleati dovrà indagare su un misterioso Libro delle Porte. La nebbia si alza densa a Petrademone, e per Frida, Tommy, Gerico e Miriam comincerà l’Avventura quella che cambierà le loro vite per sempre.
Petrademone è un romanzo di Manlio Castagna, e Il Libro delle Porte è il primo volume di una serie.

«Per scrivere un romanzo come questo non basta aver trascorso una vita a leggere, vedere e amare romanzi, film e serie televisive che raccontano il fantastico mondo dell’adolescenza.

Per scrivere un romanzo come questo, così avvincente e ricco, così magico, ci vuole un grande talento da narratore. E Manlio Castagna dimostra di averlo sin dalla prima pagina di questa saga. »

IVAN COTRONEO

Quello di Manlio Castagna è un romanzo indirizzato ai ragazzi? Assolutamente sì.
Si limita a svolgere il suo sporco mestiere?
No, signori. 

Petrademone è innanzitutto un luogo, un piccolo universo quasi parallelo che realmente esiste e che altrettanto realmente ha ottenuto un posto speciale nel cuore dell'autore che, a distanza di anni dalla prima visita, ancora oggi ci si reca quasi fosse legato alla tenuta da un indissolubile filo invisibile; qui, insieme a Roberto e Cristina, vivono tanti, sani e felici Border Collie, intelligentissimi cani protagonisti dell'immaginazione di Manlio e, di conseguenza, della sua storia. 

Poter rivolgere tutti gli interrogativi che un romanzo ti lascia direttamente a chi lo ha ideato, composto e realizzato credo sia una delle esperienze più arricchenti di sempre: scoprire tanti piccoli dettagli che hanno contribuito alla nascita del libro, venire a conoscenza dei retroscena e, ad esempio, di quanto ci sia nei personaggi delle persone che permeano la vita di chi li ha delineati è affascinante e ha la capacità di completare un percorso che, altrimenti, resterebbe avvolto in una sottile foschia. 

Sempre più spesso, fortunatamente, ci troviamo a parlare di romanzi per ragazzi, di quella fetta di letteratura che si sta via via facendo sempre più vasta, indirizzata ad un pubblico in età formativa, composto per lo più da neo-adolescenti che si accingono ad intraprendere il tortuoso sentiero della crescita; questa è una grande responsabilità e chi, come Manlio, ci mette il cuore, non la vive certo in maniera leggera. Fortunatamente la bellezza di queste persone li porta a tramutare questo gravoso compito in un'esplosione di passione, arrivando a realizzare opere che io sarei fiera di affidare alle mani dei miei figli. 

Lungi da me l'abbassare drasticamente il tono che sto cercando di attribuire a questa recensione ma non posso sottovalutare una questione centrale in ambito narrativo: ho letteralmente divorato questo libro; oltre ad essere palesemente fuori target, non mi trovavo catturata dal ritmo incalzante di un primo capitolo di una saga da tempi ben più che sospetti! Ma Frida, i Gemelli, i cani e persino gli antagonisti di questa storia son ostati in grado di condurmi per mano in un mondo fantastico da cui, francamente, avrei fatto volentieri a meno di tornare. 

Oltre ad adempiere alla perfezione a tutti i suoi compiti, Petrademone porta con sé un carico emotivo che lo rende unico nel suo genere. Se qualcuno proprio non potesse fare a meno di sapere quale sia l'unico difetto, farò presto a svelarlo: è troppo breve! Bramo spasmodicamente i seguiti, desidero ardentemente sapere come prosegue l'avventura e, soprattutto, ho bisogno di sapere che presto potrò rituffarmi a Petrademone, prendendomi una piccola ma meritata pausa dal mondo reale. 

Arriva ora il momento in cui devo ricompormi, e fornire a chi giustamente se lo aspetta qualche dettaglio che io amo definire pratico: Petrademone è perfetto per ragazzi e ragazze, particolarmente indicato per una fascia che oscilla tra gli otto (lettori accaniti) e i dodici anni (neofiti) ma vi prego, vi scongiuro di non fare l'errore di limitare a questa informazione il peso sulla bilancia della della vostra decisione; quello di Castagna è un libro dedicato a chi vuole sognare, estraniarsi, sentire l'adrenalina. A chi ama l'avventura e a chi, talvolta, sente di non saper affrontare i propri demoni interiori. Questo è un romanzo dedicato a chi guarda oltre, perché vuole vedere di più. 





1 commento:

  1. Bellissima recensione!
    Sono curiosa di leggerlo. Infatti non l'ho acquistato solo perché, sapendo che si tratta di una saga, ho preferito lasciar perdere per ora. Magari con l'uscita dei prossimi volumi lo recupererò.

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