Vi annuncio che ho deciso di sospendere, almeno per il momento, la rubrica W.W.W. Wednesday per due motivi: ho constatato che non riesco quasi mai a rispettare ciò che mi prefiggo e non sono nemmeno troppo sicura che vi piaccia particolarmente come rubrica; mi fate sapere cosa ne pensate? Nel frattempo oggi vi porto i PIU’ del mese di agosto 😊
• Libro più bello
Questo mese ho fortunatamente letto svariate cose che mi sono parecchio piaciute ma scelgo di nominare per questa categoria “Le siamesi” di Alessandro Berselli, di cui troverete online giovedì la recensione.
• Libro più brutto
Il libro che ho amato meno, come avrete notato dalla recensione che vi lascio qui, è “Prima di domani” di Lauren Oliver…non c’è nulla da fare, non ho più l’età (wink!)
• Libro più corto
Credo che per questa categoria se la giochino “In ognuno di noi” di Chiara Donà, di cui vi lascio qui la recensione, e nuovamente “Le siamesi” di Alessandro Berselli.
• Libro più lungo
Interminabilmente noioso, il libro più lungo è stato “Prima di domani” di Lauren Oliver.
• Graphic Novel più bella
Durante il mese di agosto o letto due graphic novel, entrambe ai limiti della perfezione (ed è questo il motivo per cui non troverete la categoria Graphic Novel più brutta) ovvero il sesto volume di Saga, capolavoro scritto da B.K. Vaughan e illustrato da Fiona Staples, e il secondo volume di “Odio favolandia” di Skottie Young.
• Copertina più bella
Questo “premio” se lo contendono “La rivincita di una libraia” di Cynthia Swanson, amorevolmente regalatomi da mio marito, e “Nel guscio” di Ian McEwan.
• Copertina più brutta
Questa etichetta che assegno è data solo e unicamente dal mio gusto personale che mi porta a rispondere con il sesto volume di Saga.
• Acquisto più bello
Ammetto di aver acquistato (stranamente! -.-) molto più di quanto avrei dovuto e questo rende più ardua la mia scelta: vince “Ogni nostra caduta” di Dennis Lehane, aiutato dall’essere uno dei miei autori preferiti.
• Uscita più attesa
Attendo con estrema curiosità “La narratrice sconosciuta” di Brunonia Barry.
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