Buona Pasquetta miei Amici dei Libri!
Nonostante le fastidiose complicazioni date dall’attuale assenza totale della mia rete wifi, con le unghie e con i denti giungo a pubblicarvi la recensione del lunedì ;)
La casa dei sette ponti di Mauro Corona – Feltrinelli 2012 – 6,00€ per 63 pagine
È la prima volta che affronto un testo opera di Mauro Corona, nonostante lo conosca, approssimativamente, per via dei temi che tratta e grazie a qualche comparsata in tv; di origini trentine, trasferito quasi subito in Friuli, l’autore narra da sempre della sua terra, della Madre Montagna, che lo ispira e lo protegge da che lui ne abbia memoria, ed è proprio da questo che sono sempre stata attratta: come lui, o quasi, io sono cresciuta protetta dai monti, dove trascorrevo quasi la metà della mia vita di bambina, sentendomi a tutti gli effetti “nel mio elemento”.
Corona ha attirato per la prima volta la mia attenzione quando è approdato in libreria con un altro titolo, “La fine del mondo storto”; ad aver frenato il mio entusiasmo sono state le molteplici e impietose recensioni che ho scovato in giro, responsabili di un mio repentino allontanamento da tutta la produzione.
Oggi però, forte del pretesto di aver inserito il racconto in una maratona letteraria (lascio qui il post in cui ve ne parlo), ho preso in mano “La casa dei sette ponti”, volumetto che ho acquistato poco tempo fa, in offerta. Non provo neanche a negare che l’impulso dell’acquista sia stato generato unicamente dalla vista della copertina, non trovate anche voi sia splendida? Sarà che mi ricorda le abitazioni di montagna che mi fanno sentire a casa, sarà invece la mia da poco scoperta passione per le illustrazioni…tant’è che siamo qui :)
Come si fa a raccontare una storia con un minimo di “polpa” in 60 pagine? Non credevo fosse possibile, il mio livello di scetticismo era alle stelle…è stato tale, in realtà, anche a lettura iniziata, finché non ho preso coscienza dell’essere stata catturata dalla vicenda e di essermela proprio goduta!
Penso che, in questo caso, parlare di trama non sia appropriato, ma mi trovo ora a consigliarvi questa lettura, senza in realtà sapere propriamente come motivare il mio slancio…è davvero una curiosa situazione.
Quel che è certo è che queste 60 famose pagine mi stanno dando da pensare a distanza di ore e, pur poche che siano, mi ronzano in testa come tante altre opere non hanno saputo fare.
In quale caso questa storia può fare al caso vostro? Se amate la montagna, le atmosfere oniriche, le leggende e anche un pizzico di nonsense…è un affare-da-fare.
Mi rendo conto di quanto questa recensione possa risultare sconclusionata ma tengo molto a parlare dei libri che mi destabilizzano, più che di quelli a cui siamo tutti abituati ;)
La votazione per questo libro è altrettanto inusuale, in quanto sta esattamente a metà tra il #permeèsì e il #potrebbefaredipiùmanons’impegna ihihih
Vi aspetto quindi domani con il focus on a proposito di una pietra ormai miliare della fumettistica italiana…sapete già a chi alludo, no?
Anche a me piace tantissimo la copertina, e anche io sono un po' scettica verso i libri così brevi, preferisco di gran lunga dei bei tomi da 600 e più pagine!
RispondiEliminaSecondo me tutto ruota attorno alla grande domanda: perché?
EliminaSe c'è risposta, vuol dire che ne vale la pena :)
Non ne avevo mai sentito parlare. È una storia particolare, non so se la leggerei. Forse un giorno.
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