martedì 14 marzo 2017

Vampiro in pigiama

Avete presente la sensazione di gioioso entusiasmo che si prova quando si scopre che uscirà il nuovo libro di un autore che amate? Non è nemmeno paragonabile a quella che si prova quando la suddetta novità vi si palesa su uno scaffale, totalmente a sorpresa!



Vampiro in pigiama di Mathias Malzieu – Feltrinelli 2017 – 15,00€ per 176 pagine

"Un autentico inno alla vita, vibrante di sincera riconoscenza verso l'umanità."
La scoperta di avere una grave malattia del sangue sconvolge la vita di Mathias Malzieu. Un anno intero in bilico fra la vita e la morte è raccontato in un intenso diario in cui l'autore segue le tappe di questa esperienza, che lo porta a subire un trapianto. Con la stessa leggerezza e ironia di Jack e Tom Cloudman, gli eroi dei suoi romanzi precedenti, l'autore narra in prima persona le cure mediche ricevute, le degenze negli ospedali, gli incontri di grande impatto emotivo in quei luoghi freddi e asettici, ma soprattutto mette a nudo i sentimenti provati, dal dolore fisico alla rabbiosa gioia di vivere, dall'amore per i cari e per l'adorabile Rosy al piacere di assaporare le piccole cose quotidiane: il sole, il vento, una Coca-Cola ghiacciata, la visione di un film, il gusto di un bacio. Il desiderio di creare, di fare musica, di promuovere la sua pellicola "Jack e la meccanica del cuore", che uscirà a ridosso della diagnosi, terranno accesa la straordinaria vitalità di questo eterno bambino, che non rinuncia alle sue galoppate in skateboard né ai suoi sogni. Stoico e coraggioso come un cavaliere Jedi, affronterà questa battaglia, rinascendo per una seconda volta, grazie al sangue di un cordone ombelicale.

Malzieu per me è una garanzia: non leggo più le sinossi prima di comprare i suoi libri da quando ho terminato la sua prima opera edita in Italia. Frontman di una rock-band, musicista e scrittore, il nostro amico Mathias è poliedrico e curiosamente affascinante, in tutte le sue sfaccettature.
Aspettavo un nuovo scritto da tempo, ormai un paio d’anni, e mi sono chiesta spesso che cosa lo tenesse lontano dalle scene; la risposta è racchiusa tra le pagine di “Vampiro in pigiama”.

Leggendo le prime righe, non ho saputo scegliere se ridere o piangere; la notizia che non solo il protagonista sarebbe stato lo stesso autore, ma soprattutto che la storia narrata avrebbe trattato della malattia che ha dovuto affrontare, mi ha destabilizzata. 


Completamente all’oscuro di quale potesse essere l’epilogo della vicenda, vacillando persino sulla sicurezza che ce l’avesse fatta a sconfiggere il male, mi sono tuffata nel suo calvario, rimanendo del tutto estasiata da come quest’uomo dalle mille risorse sia riuscito ad inventarsi un elemento fantastico, caratteristica immancabile della sua penna, nonostante l’argomento non si prestasse di certo ai voli dell’immaginazione. 
Nell’arco della lettura, veniamo omaggiati di una serie di aneddoti interessanti sui libri che precedono questo; da amante dell’intera bibliografia, ho adorato scoprire da dove sia nata l’idea per la stesura di “Il bacio più breve della storia” e, se possibile, ancor di più mi sono emozionata trovando un paragone che Malzieu fa tra il sé stesso malato e il protagonista del suo secondo romanzo “L’uomo delle nuvole”. Tom Cloudman, infatti, è un uomo incredibilmente vitale e amante dell’avventura, che si ritrova costretto in un ospedale poiché aggredito da un terribile cancro. 

Come accennato sopra, la presenza di Miss Damocle ha dato un’impronta inconfondibile a questa storia: con la sua spada perennemente separata dalla testa di Mathas solo da un sottile filo invisibile, è onnipresente durante tutto il decorso delle terapie con lo scopo di ricordare la morte imminente…o forse no? (wink!)

Degna di nota è sicuramente la conclusione, di cui non vi parlerò, se non definendola perfetta (quasi da favola 😉) nel suo ruolo.

Gli affetti più cari di Malzieu si sono rivelati dei meravigliosi personaggi secondari, insieme alla gran parte del personale medico, attribuendo ulteriore pathos al racconto che, ripeto, non sempre era chiaro fosse realmente accaduto. 

Non è mai facile parlare di ciò che ci piace a tal punto da lasciarci senza fiato, ma spero in ogni caso di essere riuscita a trasmettere qualcuna delle mille emozioni che queste storie mi regalano, e magari di essere riuscita ad invogliarvi ad immergervi in questo piccolo mondo magico ❤
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Vi aspetto domani con un nuovo appuntamento e, se vi va, vi ricordo di segnarvi come lettori fissi per non perdere nessuno dei miei sproloqui (Wink!)

1 commento:

  1. Lo vedevo da un sacco di tempo in libreria ma lo evitavo sempre e invece pare che sia stata stupida a lasciarmelo scappare. Complimenti per la recensione! Tornerò spesso, sentiti spiata. Ha ha!

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