Sto avendo qualche piccolo intoppo e non riesco a postare frequentemente come vorrei ma…giungeranno tempi migliori 😉
Oggi, con davvero molto entusiasmo, vi racconto di un libro a cui difficilmente mi sarei avvicinata, non fosse stato per le mitiche Debora (Debora Libardi) e Martina (Ima AndtheBooks) che mi hanno coinvolta in una lettura di gruppo ❤
La voce delle onde di Yukio Mishima – Feltrinelli 2016 – 9,00€ per 176 pagine
Senza mai chetarsi, ora infuriata ora implacabile, la voce delle onde ci accompagna durante tutta la lettura di questo romanzo. Si tratta di una storia d'amore che sulla sponda del mare nasce e si sviluppa, raggiungendo apici di toccante e poetica spontaneità e semplicità. La vita, fatta di coraggio e di sacrificio, di un povero villaggio di pescatori giapponesi è lo sfondo per le uscite sul mare in tempesta, la pesca delle perle e i convegni d'amore di due giovani protagonisti, Shinji e Hatsue, su al tempio di Yashiro, che dall'alto del monte domina l'Isola del canto - Uta-jima - come armoniosamente la chiamano i suoi abitanti.
Questa è una storia d’amore. Di odio, vendetta, invidia, felicità, sofferenza, coraggio, avventura, riflessione…e d’amore. Racchiuse in un racconto lungo che non raggiunge le 200 pagine, tutte le emozioni che costellano la vita piena di un essere umano vengono prese in esame e approfondite, talvolta a fondo e talvolta no.
Mishima è un autore di cui ho sempre sentito parlare ma che, in quanto osannato e criticato al tempo stesso, mi suscitava quel senso di soggezione mista a sfiducia. Oggi ringrazio davvero di averlo scoperto; di aver potuto imparare a conoscere ed apprezzare quel suo stile di scrittura non propriamente moderno ma capace di catturare il lettore in una morsa, impedendogli quasi di respirare durante le scene maggiormente cariche di sentimento. Più di una volta ho desiderato di potermi trasformare in parte attiva della vicenda, di poter respirare l’aria proveniente dal mare e, addirittura, affrontare la pesca delle perle insieme ai personaggi femminili del racconto.
Non che quelli maschili fossero da meno: il protagonista trovo sia assolutamente carico di trasporto emotivo, così completo sotto il punto di vista della personalità da non destare nel lettore la classica domanda sulla sua età. Ho amato molto anche il fratello minore di Shinji, per quanto sia una figura solo lievemente approfondita. Non posso dire lo stesso per quel che riguarda il padre di Hatsue, la protagonista femminile, essendo perfettamente consapevole del fatto che, con ogni probabilità, l’intento di Mishima fosse proprio questo 😊
L’ambientazione descritta in questo libro è curata e fondamentale ai fini dello svolgimento del plot: il piccolo villaggio e la modalità di vita che vi si conduce, le abitudini marittime, gli usi propri del periodo e del luogo sono elementi fondamentali alla caratterizzazione di ogni cosa; privandone il testo, l’autore avrebbe peccato irrimediabilmente.
Voglio focalizzarmi ora su un aspetto che avrebbe avuto tutte le probabilità di essere criticato e incompreso: il modo in cui Mishima ha trattato la carica erotica trasmessa in alcune delle scene salienti, credo rasenti la perfezione. Tutti noi possiamo immaginare quanto poco basti per cadere nello scontato o nel volgare con tutte le scarpe, flagellandosi poi in un’ardua risalita, nel tentativo di salvare qualche cosa dalla bocciatura assicurata della critica; ebbene qui non c’è pericolo, non temete 😊
Mai, o per lo meno non negli ultimi dieci anni, ho trovato delle descrizioni passionali che si possano paragonare a quelle che delineano l’amore tra Shinji e Hatsue, così giovani e già tanto maturi da comprendere e apprezzare l’enormità del sentimento che li lega.
Aveva proprio ragione il caro Ruby (Il Piccolo Ruby): Mishima ha regalato alla letteratura giapponese e a quella mondiale, delle piccole perle che vanno custodite accuratamente, come se venissero faticosamente pescate a mani nude dagli impervi fondali sotto le agitate onde del mare ❤
Dall’alto di tutta questa poeticità che oggi mi ha pervasa vi saluto e vi abbraccio…
Ricordatevi, se vi va, di segnarvi come lettori fissi nella mascherina alla vostra sinistra.
Vi si ama sempre molto ❤
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