venerdì 20 novembre 2020

Review Party | "Assassinio sul Nilo" di Agatha Christie | Ed. Mondadori

Non c'è niente di meglio di un bel libro della Regina del giallo per dare il benvenuto all'inverno!

Grazie alla nostra affezionata pifferaia di fiducia, Raffaella del blog The Reading's Love, io e le colleghe blogger abbiamo potuto dare vita ad un evento dedicato a due classici intramontabili di Agatha Christie, in occasione dell'uscita di una nuova trasposizione cinematografica e della riedizione delle due opere. Grazie mille a Mondadori, come sempre, per le copie, e a Sara del blog Il Club delle Lettrici Compulsive per il banner (ma avete visto quanto è carino il mini-Poirot? Parliamone.).


Un lussuoso battello, il Karnak, naviga sul Nilo. A bordo, riunito dal destino e dalla curiosità per il paesaggio esotico delle Piramidi, un eterogeneo insieme di viaggiatori. Linnet Ridgeway, la personalità che domina il gruppo, è la ragazza più ricca d'Inghilterra, in viaggio di nozze con il marito Simon Doyle: una donna di grande fascino, abituata a essere sempre al centro dell'attenzione. Chi non la perde mai d'occhio è Jacqueline de Bellefort, ex migliore amica di Linnet ed ex fidanzata di Simon, di cui è ancora "fin troppo innamorata", che ha seguito la coppia per tormentarne la luna di miele. Attorno a questo esplosivo trio gravitano altri passeggeri: un giovane rivoluzionario, l'amministratore dei beni di Linnet, una scrittrice con la figlia, un colonnello britannico all'inseguimento di una spia, un archeologo italiano. Ciascuno ha una storia e un segreto da custodire, accuratamente nascosto dietro una facciata di rispettabilità e perbenismo. E poi c'è lui, il principe degli investigatori, il celebre Hercule Poirot, per una volta tanto in vacanza. Ma come in altre occasioni il suo ozio non dura molto: nel giro di poche ore, infatti, a bordo del Karnak si consumano due delitti, e la tranquilla crociera si trasforma nella disperata caccia a un assassino diabolicamente astuto.


Dall'entusiasmo iniziale penso si possa intuire quanto io possa essere stata contenta di rituffarmi nelle magiche avventure di Hercule Poirot e di provare (senza riuscirci, as usual) a dipanare con lui le matasse fatte di intrighi e dettagli, che contraddistinguono tutte le storie che lo vedono come protagonista. "Assassinio sul Nilo" (ex Poirot sul Nilo) era tra i titoli che ancora non mi era capitato di affrontare e non ha certo disatteso le mie aspettative, regalandomi atmosfere e situazioni abituali unite a novità assolute.

I presupposti su cui si basa il romanzo sono ben riconoscibili e facilmente attribuibili allo stile intramontabile dell'autrice: un gruppo molto eterogeneo di personaggi che si trovano ad affrontare una "convivenza forzata", eventi omicidiari misteriosi e, all'apparenza, insensati e il nostro investigatore che, come spesso accade, avrebbe voluto affrontare in pace un viaggio e che invece si troverà a dover lavorare, per risolvere l'arcano.

Sarò, come sempre, molto sincera: pur non avendo letto milioni di romanzi della Christie, mi sento di dire che questo non si sia inserito tra i miei preferiti ma, d'altronde, state parlando con una che non ha particolarmente amato "Dieci piccoli indiani", perciò si può dire che io sia un po' strana...
Non ci sono dei motivi evidenti per cui non mi sono sentita coinvolta come con altre storie, penso sia legato ad una causa prettamente stilistica: ho trovato lo stile di scrittura leggermente più scarico del solito, come se si fosse perso in divagazioni qualche volta di troppo.

Al contrario, però, ho trovato molto ben approfondita la presentazione e la caratterizzazione dei personaggi, coadiuvata come sempre da dialoghi strutturati magistralmente, come solo la Christie sa fare. E che dire di Poirot? Lui è senza dubbio la mia garanzia: non c'è ancora stata una sola volta in cui abbia delusa.

A contrasto con il corpo della storia che, come vi dicevo, ho trovato leggermente scarico, il finale ricopre il ruolo esplosivo della vicenda, come è giusto che sia in un romanzo mistery. La Regina del giallo ha colpito ancora, regalandoci colpi di scena perfettamente architettati che, personalmente, non indovino MAI. Sapete quante volte, parlando con altri lettori, li sento dire che spesso e volentieri risolvono il caso prima di arrivare al finale? Ecco...io mai. Eppure sono un'appassionata! *Leggere frustrazione tra le righe*

Tutto sommato, pensandoci, è proprio questo il bello, non trovate anche voi?

Non mi resta che chiedere a voi quasi siano le vostre impressioni e, soprattutto, se siate emozionati quanto me per l'uscita del film...? Chi mi conosce sa perfettamente quanto ami guardare una trasposizione cinematografica subito dopo aver letto un libro. Non so in quanto si potrà tradurre questo "subito", visti i tempi che corrono e le difficoltà nel distribuire le pellicole nei cinema, ma noi non smettiamo di sperare in bene. Finger crossed!



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