Siamo a metà di una settimana carica di nuove uscite e piena di libri bellissimi di cui parlare!
Come sempre ringrazio chi mi ha portata a leggere il bellissimo romanzo di cui parliamo oggi, Francesca del blog "The Library of Belle" per aver organizzato l'evento e Mondadori per la copia del romanzo.
Estate 1901. Un’antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto.
Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico”, e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta.
Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura. Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma.Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: LE DIECIM POR. Un libro che ha l’aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei.
Il mio rapporto con i romanzi Fantasy è sempre stato un po' altalenante: succede molto spesso che quelli che piacciono ai più non mi convincano o viceversa, e mi capita di innamorarmi di un titolo senza riuscirne a trovarne un altro alla pari addirittura per anni. La trama de "Le Diecimila Porte di January", però, mi ha attratta subito e mi ha parlato...posso fare un'affermazione così onirica solo dopo averlo letto, ovviamente, e sono molto contenta di averci visto giusto! In caso contrario sarei rimasta molto male.
Questo romanzo è strutturato molto bene sotto diversi aspetti, da quelli più importanti a quelli più "ludici", se così posso definirli: partendo proprio da questi ultimi, ho trovato perfetta la lunghezza non avendo né troppe pagine costellate di descrizioni superflue né, tanto meno, capitoli affrettati e poco approfonditi. La credibilità della storia, seppur possa sembrare un paradosso, ne ha guadagnato, risultando scorrevole e coinvolgente allo stesso modo e al livello giusto.
Mi ritrovo sempre, quasi inconsciamente, a fare dei paragoni con altri libri che ho letto in precedenza, è forse il libro stesso che me li suggerisce: nel nostro caso ho percepito per gran parte della lettura alcune atmosfere che mi hanno ricordato quelle del mio classico per ragazzi preferito di sempre, "Il giardino segreto": anche alcuni dettagli lo richiamano, anche se alla lontana, come gli elementi esotici e il destino delle due protagoniste.
Arriviamo ora alle caratteristiche fondamentali, quelle che fungono da pilastri per la buona riuscita di un libro: la trama è ben strutturata, gestita con le giuste dosi di avvenimenti e momenti di transizione, e collima in una risoluzione che non lascia sicuramente insoddisfatti. La caratterizzazione della protagonista è molto ben approfondita e la sua personalità non presenta particolari problemi di incoerenza, forzatura o esagerazione. Il mondo creato dall'autrice e tutti gli aspetti fantasy che ha inserito, in ultimo, sono assolutamente funzionanti, funzionali e soddisfacenti: trovo che l'idea di base svolga perfettamente il suo ruolo, con la giusta dose di originalità e il fascino che, da sempre, caratterizza i libri che parlano di libri.
Spero davvero che il mio entusiasmo possa risultarvi contagioso e aspetto come sempre i vostri pareri su questa lettura qui sotto nei commenti. Ci sentiamo alla prossima lettura!
Non sono ancora convinta al 100% ma son molto curiosa...
RispondiEliminaCredo sia stato uno dei fantasy più belli che ho letto negli ultimi 3/4 anni. Purtroppo non posso dire di leggerne tanti però questo mi ha davvero conquistata, come pochi altri hanno saputo fare :)
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