Oggi vi porto la recensione di un libro imponente, che ho avuto l'occasione di leggere grazie a Libri Mondadori, che come sempre ringrazio calorosamente.
Titolo: Terremoto
Autore: Chiara Barzini
Traduttore: F. Pacifico
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Anno edizione: 2017
Pagine: 332
Formato: Rilegato
Prezzo: 19,00€
Pagine: 332
Formato: Rilegato
Prezzo: 19,00€
"Ci fu un silenzio e poi un alito caldo e costante contro la schiena, un vento forte e secco che soffiava dal deserto spingendomi verso la città e il suo oceano. Mi toccava, muovendosi in tante direzioni contemporaneamente, sfiorandomi le tempie. Avevo già sentito quella brezza, avevo visto quella luce e sapevo cos'era: il luminoso invisibile. Questa volta feci come aveva detto Max. Non cercai di afferrarlo, non mi concentrai né provai a capirlo. Lo lasciai splendere. Ecco poche righe che contengono tutte le parole del romanzo di Eugenia: cielo, luce, vento, città, oceano, splendore."
Trama: Mancano però le parole amore, rabbia, terremoto che costelleranno le avventure della nostra imprevedibile protagonista. Eugenia si catapulta, adolescente romana con la sua famiglia "che non fa mai le cose come si deve", in una zona decisamente ruvida di Los Angeles, agli inizi degli anni '90. Attraverso i suoi occhi stupefatti vediamo accumularsi l'amore, la droga e gli eccessi, le amicizie travolgenti e delicate, l'affiorare di una coscienza politica. E poi Los Angeles con una natura selvaggia che affiora dai marciapiedi, dalla terra che trema, dispersa e fluttuante in un disordine alieno di strade e persone. E come un rombo di un aereo intercontinentale lontano nel cielo, la coscienza di Eugenia, con il suo linguaggio emotivo e psichico unici, agisce e sgretola impietosamente il falso mito di un'America idealizzata, dove tutto è in vendita. Il primo ad accorgersi di questo libro è stato Gerry Howard, l'editore americano di David Forster Wallace: il primo a capirne la potenza innovativa definendolo "meravigliosamente vibrante", il primo che ha visto in questa storia il talento e l'accuratezza, la regola ferrea di un lavoro durato cinque anni. Un libro che l'autrice ha scritto prima in inglese e poi tradotto in italiano. Un'ispirazione severamente coltivata dunque, come un debutto deve essere.
Chiara Barzini, con questo libro, si è sicuramente fatta spazio nel panorama letterario italiano con una presenza imponente, sgomitando. Certamente ho apprezzato il particolare legato all'elemento autobiografico: l'autrice porta con sé un background esperienziale che ha alcuni punti in comune con quello della protagonista cui ha dato vita nel suo libro, e questo non può che essere un punto a favore dell'opera.
Devo ammetter, però, di aver avuto non poche difficoltà durante la lettura di questo libro. Non fraintendetemi, non sto per dirvi che spesso il linguaggio è scurrile, che tanti dei temi trattati sono forti ed esposti senza peli sulla lingua o che l'impatto per me è stato troppo forte, tutt'altro: non sono una persona né una lettrice particolarmente impressionabile e/o bigotta, non mi infastidisce il linguaggio volgare, quando contestualizzato e usato con cognizione di causa, e non mi tiro certo indietro dai temi crudi, chi mi legge da un po' di tempo lo sa bene.
Ciò che davvero mi ha messa in difficoltà è l'essere estremamente altalenante del racconto: quando si decide di sviscerare per iscritto questioni di grande rilevanza trovo corretto spezzare l'intensità della narrazione, così da non distruggere il lettore ancor prima che riesca a girare l'ultima pagina, ma il COME la si spezza è altrettanto importante; inserire avvenimenti poco pertinenti nel corso della vicenda non mi ha tenuta legata alla storia, già particolarmente complessa, ed è andato a minare ciò che invece per me è fondamentale: l'empatia.
Sicuramente Eugenia è una protagonista forte, a livello di caratterizzazione, quasi tagliente, e non credo sia possibile non affezionarcisi o, per lo meno, non soffrire con lei durante i racconti elle sue svariate sofferenze; resta il fatto però che il testo, a mio parere, è stato reso eccessivamente complesso, forse anche a causa di una scelta stilistica, e la mia lettura ha finito per risultare pesante.
Indubbiamente siamo davanti ad un romanzo di formazione, potente e di fortissima intensità, molto sincero e privo di preconcetti, motivo per cui ho apprezzato particolarmente le caratteristiche che mi ho elencato sopra. Non sono sicura di poterlo scegliere come lettura da consigliare a qualcuno che abbia voglia o necessità di approcciarsi ad un “Romanzo i formazione” con lo stesso senso che solitamente attribuisco.
La scrittura della Barzini è molto alta ed elegante, trafigge come una spada ed è una qualità che sempre noto, apprezzo e ammiro. È un'opera estremamente matura,, il che credo vada a cozzare con la narrazione in prima persona: ritengo che l'emblema della personalità di Eugenia sia quello di essere cresciuta troppo presto e in fretta, questo però non significa che la si debba far ragionare come una persona adulta e intellettualmente formata.
CI sono stati dei passaggi, principalmente contenuti nella prima parte del romanzo che è ambientata a Los Angeles e si svolge in un arco temporale di circa un anno, che mi hanno profondamente toccata e che penso mi poterò dietro a lungo, con gioia.
Bella recensione 😉 non so ancora se questo libro mi ispira fino in fondo😅♥
RispondiEliminaConcordo con diverse tue affermazioni, nonostante non abbia letto il libro, ma capisca fin troppo bene delle importanti accortezze per rendere un romanzo adatto al suo pubblico. Nonostante questo il libro mi è risultato interessante e chissà che prima o poi non lo legga! 😊
RispondiEliminaUn'autrice che sicuramente dovremo tenere d'occhio. Personalmente ho visto in libreria altri titoli "impegnati" che mi attirano più di questo al momento,ma ciò non toglie che possa decidere di leggerlo in futuro. Bellissima recensione ♥
RispondiEliminaDeve essere stata una lettura molto densa e particolare! Alcune cose che hai scritto del libro potrebbero farmelo amare alla follia :D Sicuramente ci farò un pensiero, magari in futuro... Complimenti per la bella recensione! Mi è piaciuto molto come sei riuscita a dire elegantemente ma senza troppi fronzoli ciò che ti ha lasciata perplessa!
RispondiEliminaRecensione davvero bella!❤ ci farò un pensiero... Ora comunque ho troppi arretrati!
RispondiEliminaCavoli, complimenti per la recensione! Molto bella! Non ho mai letto nulla di questa autrice, ma dopo aver letto la tua recensione devo recuperare qualcosa!
RispondiEliminaL'Angolo Dei Libri
Molto bella la tua recensione ma non penso che leggerò questo libro, non è molto il mio genere 😉
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