venerdì 22 settembre 2017

Recensione: "Sacred Heart" di Liz Suburbia

Buonasera Amici dei Libri!

Per quanto ad un orario inconsueto per il blog, sono pronta a raccontarvi di questa nuovissima uscita edita Eris edizioni che, come sapere, per costituisce sempre una grande garanzia.

Titolo: Sacred Heart
Autore: Liz Suburbia
Editore: Eris Edizioni
Collana: Kina – Fumetto
Pagine: 312 (bianco e nero)
Formato: Brossura
Prezzo: 19,00 €

Trama: Ad Alexandria non ci sono adulti. Se ne sono andati e non sono ancora tornati. Così Ben, sua sorella Empathy e i loro amici si trascinano giorno dopo giorno nella più totale assenza di autorità.
Ma se le loro notti esplodono al ritmo dei concerti punk rock della band locale, l’atmosfera in cui vivono si fa sempre più pesante: degli studenti della loro scuola vengono trovati misteriosamente uccisi uno alla volta, senza che nessuno possa farci niente.
Quella di Liz Suburbia non è un semplice graphic novel sull’adolescenza, nella sua narrazione c’è molto di più: Sacred Heart affronta la demarcazione tra fede e religione, tra sesso e amore, tra infanzia ed età adulta. L’autrice esplora l’alienazione, le questioni di genere, la sessualità, gli eventi traumatici, la voglia di rivincita e la rabbia di chi non può che vivere la situazione assurda in cui si trova in solitudine, con una colonna sonora punk e il realismo magico dei fratelli Hernandez di Love and Rockets a cui la critica statunitense l’ha subito paragonata.



La collaborazione che ho con Eris Edizioni è senza dubbio una di quelle che mi regala più emozioni: le opere cui questo editore dà vita sono profonde e importanti, a volte disturbanti, come nel caso di Sacred Heart di Liz Suburbia, che ho divorato in un’ora non appena l’ho avuto tra le mani.

Quella di Ben è una storia come tante ma, contemporaneamente, resa unica nel suo genere grazie alla caratterizzazione dei dettagli, quasi come se a scriverla possa essere stata lei in prima persona nonostante io sappia che si tratti di un personaggio di fantasia.

Il linguaggio e soprattutto lo stile narrativo utilizzato dall’autrice sono carichi di emozioni, portano il lettore ad empatizzare inevitabilmente con ciò che legge e ad immedesimarsi nelle vicende, come se le stesse vivendo sulla propria pelle. Ritengo estremamente azzeccato il paragone che viene fatto tra questo volume e l’opera di William Golding “Il Signore delle mosche”, uno dei miei romanzi preferiti di sempre, in quanto le atmosfere che si respirano, soprattutto relativamente al finale, si assomigliano notevolmente. 

L’adolescenza è la fase più delicata dello sviluppo di un essere umano; costellata di scoperte, dubbi, sofferenze e novità, è un periodo che, se non ci si presta attenzione, rischi di diventare addirittura pericoloso. Trovarsi faccia a faccia con una serie di omicidi, che coinvolgono coetanei della nostra protagonista, sembra quasi non portarle nessuna emozione o meglio, ciò che prova in questo frangente non è visibile e percepibile se non osservato attentamente. 

Credo che questo tipo di messaggio sia tanto forte quanto importante, specialmente se chi lo passa decide di rivolgersi ad un pubblico non ancora adulto. Ho trovato anche che la scelta di raccontare vicende atroci come il susseguirsi di brutali omicidi affiancandoli a momenti di vita quotidiana, come la relazione che Ben vive con il suo amico di sempre, accrescesse il profondo senso di disagio che si prova nello scoprire gli sviluppi della storia. 

Niente di sovrannaturale, nessun mostro a parte l’essere umano e il suo lato più oscuro. Quello di Liz Suburbia è un lavoro magistrale, fatto di sentimenti che partono intangibili per poi trasformarsi in parole e illustrazioni, così da poter essere spiegati e compresi; così da poter smettere di averne paura. 

Ci sarebbero davvero molti spunti da approfondire, come il modo schietto e diretto di affrontare ciò che è l'ipocrisia della religione durante questa nostra epoca, o il dibattito che abitualmente si tiene sull'importanza che ha la presenza di adulti, di genitori nella vita di una ragazzo o di una ragazza che sta attraversando un evoluzione sia fisica che mentale nella sua vita. Non sono certa, però, di avere gli strumenti per sviscerare temi di tale importanza, che sono così articolati e su cui, penso, si potrebbe disquisire a oltranza. Ritengo opportuno che ognuno di voi affronti la lettura di questo testo vergine di ogni giudizio altrui, così da poter elaborare pensieri nitidi e indipendenti che scateneranno certamente anche in voi le mille riflessioni che ancora adesso sto facendo tra me e me.


Consiglio la lettura a chiunque sia amante del romanzo grafico, delle tematiche crude e reali e a chi non abbia paura di soffrire durante un percorso da cui, però, uscirà notevolmente arricchito.

#permeèsì


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