domenica 23 aprile 2017

Blogtour: La donna che cancellava i ricordi di Brian Freeman - 5 motivi per leggere il romanzo

Sono molto emozionata di poter annunciare la mia prima partecipazione ad Blogtour ufficiale!




Amici dei Libri, non perdetevi questo splendido psycho-thriller che mi ha davvero appassionata, e non dimenticate di scoprire tutte le altre tappe di questo viaggio nel romanzo, a partire da quella di Sandy di La Stamberga d'Inchiostro che ringrazio per avermi coinvolta <3 


Si chiama Frankie Stein. Lavora a San Francisco. Se credi ai miracoli, chiamala, e i brutti ricordi spariranno. Per alcuni è capace di pura magia. Per altri, si diverte un po' troppo a giocare a essere Dio. In ogni caso, che se ne pensi bene o male, la dottoressa Frankie Stein fa parlare di sé a San Francisco: ha sviluppato un controverso metodo di ipnosi in grado di cancellare il ricordo di eventi traumatici, ricostruendoli in modo da "diminuire" il coinvolgimento del soggetto. Non tutti ci credono; tra i più scettici il detective della Omicidi Frost Easton - che spesso si ritrova a dover collaborare con Frankie in tribunale. Frost è un uomo con un passato ingombrante, che ha imparato a sue spese che non esistono i miracoli. E nemmeno le coincidenze. E infatti, quando una serie di donne ritrovate morte in zone diverse della città vengono identificate tutte come ex pazienti della dottoressa Stein, Frost sa che dovrà partire da lei per capire chi si nasconde dietro gli omicidi. Se vogliono fermare il serial killer che sta terrorizzando la città del Golden Gate, Frankie e Frost dovranno così navigare, insieme, le acque burrascose di un'indagine sempre più intricata, imparando ad apprezzarsi a vicenda. Mentre il killer continua a colpire: chi sarà la prossima vittima?





1. Il genere: quest’ultima opera di Freeman fonde tutte le caratteristiche classiche del thriller psicologico, ottenendo un risultato esplosivo che cattura, stupisce, inquieta e appassiona. In un momento storico dove i generi sono usati e abusati, riuscire ad essere originali non è per nulla scontato.

2. Lo stile: la scorrevolezza è immediata, senza rendersene conto il lettore perde di vista lo spazio e il tempo. Il linguaggio è alto senza essere pretenzioso, estremamente capace di aiutare il lettore ad immedesimarsi e sentirsi parte degli avvenimenti.

3. L’intreccio dei personaggi: ogni pedina del gioco entra in relazione con le altre, creando un’unica, fitta rete che andrà a sciogliersi soltanto alla fine. È assolutamente impossibile non giocare all’investigatore durante la lettura 😊


4. Lo spunto: da grande appassionata di psicologia, l’idea da cui Freeman ha tratto la storia trovo goda di un’altissima attrattiva. Gli studi che l’autore ha compiuto, inoltre, avvalorano maggiormente il risultato ottenuto e accrescono la curiosità di tutti gli interessati all’argomento.

5. Ultimo ma non meno importante: Brian Freeman mantiene costante un bellissimo rapporto con i suoi lettori e follower, particolarità che credo renda ancora più completa l’esperienza di lettura dei suoi romanzi; poter interagire e, addirittura, confrontarsi con lui tramite i diversi canali social stimola l’approfondimento e aiuta al ricordo di quella determinata opera di fissarsi nella memoria, senza sparire come la maggior parte delle meteore letterarie a cui siamo abituati.



Per oggi è tutto Amici miei dei Libri <3 Spero che questa mia prima esperienza possa piacervi e coinvolgervi, fatemi sapere cosa ne pensate! 

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