martedì 8 settembre 2020

Review Party | "I giorni del panda" di James Gould-Bourn, ed. Mondadori

 A volte, un silenzio vale più di mille parole.

La storia di cui parliamo oggi mi è rimasta davvero nel cuore e devo ringraziare Raffaella di The Reading's Love per avermela fatta scoprire, e a Mondadori per la copia del romanzo. Grazie anche a Sara del Club delle lettrici compulsive per il bellissimo banner.


La vita di Danny sta andando a rotoli. Da che la moglie è morta in un incidente stradale, suo figlio Will, undici anni, non spiccica più parola. E a scuola è diventato facile preda dei bulli. Quando perde il lavoro per essere arrivato in ritardo, Danny è colto dal panico. Deve trovare una soluzione alla svelta per non finire in mezzo a una strada, come ha già pronosticato più volte il suo rude proprietario di casa. Un giorno, vagando senza meta in un parco nelle vicinanze, si ferma a osservare alcuni artisti di strada e con gli ultimi spicci che possiede decide di acquistare un improbabile costume da panda e inizia a ballare nel parco. Krystal, abile ballerina di pole dance dai modi ruvidi ma di buon cuore, prima lo prende in giro, poi però lo incoraggia a insistere. E Danny non molla. Finché un giorno, mentre si esibisce senza racimolare un centesimo, vede suo figlio insieme ad alcuni ragazzi che lo deridono pesantemente. Nel suo goffo costume da panda Danny scatta in difesa di Will che, per la prima volta dopo un anno, parla. Senza rivelare la propria identità per paura che il figlio si rifugi nuovamente nel mutismo, Danny inizia una bellissima conversazione con lui scrivendogli frasi su un blocchetto e tra i due nasce un'amicizia che permette a Will di sciogliere a poco a poco il suo dolore. Ma cosa succederà quando il ragazzo scoprirà che il panda è suo padre? E ce la farà Danny a venir fuori dal pantano in cui si è cacciato?

I romanzi che trattano storie verosimili, prendendo in esame problematiche in cui ognuno di noi potrebbe imbattersi nell'arco della propria vita, sono sempre i miei preferiti. In questo caso, i protagonisti sono un padre e un figlio che, inevitabilmente, mi hanno ricordato subito mio marito e il mio figliastro, portandomi così a provare empatia verso di loro ancor prima di iniziare a leggere la storia. La delicatezza di quanto scritto e romanzato da James Gould-Bourn è infinita e disarmante, una favola moderna che porta con sé e trasmette al lettore quei valori che dovrebbero trainare il mondo.

Lo stile di scrittura dell'autore mi ha convinta da subito: fin dalle primissime righe ho sentito innescarsi un feeling tra me e le parole, la lettura è proseguita in modo scorrevole e appassionante, e non posso negare che mi abbia coinvolta tanto da strapparmi addirittura qualche lacrima. La narrazione è in terza persona ma trattata così bene e con attenzione da fare in modo che non conferisca nemmeno per un minuto quel minimo di distacco che, normalmente, si percepisce.

La caratterizzazione dei personaggi è molto accurata, per quanto lineare, e permette al lettore di affezionarsi subito ai personaggi che incontra. Ognuno di loro, anche se collaterale o secondario, ha delle caratteristiche precise e tutte sue, che lo rendono speciale e subito riconoscibile; pensiamo all'amichetto di Will, Mo, che conosciamo fin dalle prime pagine: è un dodicenne indiano nato in america, un po' cicciottello e appassionato di documentari, specialmente di quelli sulla natura che, nonostante gli attacchi dei bulli, non si perde d'animo e lotta per quel che è giusto. Chi non rimarrebbe colpito da un personaggio così ben delineato?

Seppur i presupposti su cui si basa la storia possano far pensare di imbattersi in una narrazione malinconica e atta a scatenare sentimenti di compassione, la realtà mostra qualcosa di completamente diverso: quella di Danny e Will è una storia di rinascita, che parla di coraggio e della forza dell'amore, che permette di restare uniti davanti ad ogni difficoltà, costi quel che costi. Danny potrebbe rappresentare una Mrs. Doubtfire dei giorni nostri: sono certa che chiunque abbia almeno la mia età sappia perfettamente di cosa sto parlando.

Spero davvero di essere riuscita ad incuriosirvi tanto da portarvi nella libreria più vicina: è una storia che saprà conquistarvi senza dubbio, date retta alla zia.

Aspetto, come sempre, i vostri pensieri qui sotto; nel frattempo provo a scovare qualcosa che si meriti di diventare il prossimo consiglio!

Nessun commento:

Posta un commento