mercoledì 24 ottobre 2018

Il Re è tornato, ed è più in forma che mai: “The Outsider” di Stephen King, ed. Sperling&Kupfer

Buongiorno Amici dei Libri e buon mercoledì!


Questa giornata non sarà dedicata solo all’aggiornamento settimanale delle letture ma anche ad un evento che in tanti stavamo aspettando: l’uscita dell’ultimo romanzo del Re.
Ringrazio calorosamente Sperling&Kupfer per avermi permesso di leggere in anteprima questo libro e comincio subito a raccontarvi tutto ciò che ha costellato questa mia esperienza di lettura.

La sera del 10 luglio, davanti al poliziotto che lo interroga, il signor Ritz è visibilmente scosso. Poche ore prima, nel piccolo parco della sua città, Flint City, mentre portava a spasso il cane, si è imbattuto nel cadavere martoriato di un bambino.

Un bambino di undici anni. A Flint City ci si conosce tutti e certe cose sono semplicemente impensabili. Così la testimonianza del signor Ritz è solo la prima di molte, che la polizia raccoglie in pochissimo tempo, perché non si può lasciare libero il mostro che ha commesso un delitto tanto orribile. E le indagini scivolano rapidamente verso un uomo e uno solo: Terry Maitland. Testimoni oculari, impronte digitali, gruppo sanguigno, persino il DNA puntano su Terry, il più insospettabile dei cittadini, il gentile professore di inglese, allenatore di baseball dei pulcini, marito e padre esemplare.
Ma proprio per questo il detective Ralph Anderson decide di sottoporlo alla gogna pubblica. Il suo arresto spettacolare, allo stadio durante la partita e davanti a tutti, fa notizia e il caso sembra risolto. Solo che Terry Maitland, il 10 luglio, non era in città. E il suo alibi è inoppugnabile: testimoni oculari, impronte, tutto dimostra che il brav'uomo non può essere l'assassino.

Per stabilire quale versione della storia sia quella vera non può bastare la ragione. Perché il male ha molte facce. E King le conosce tutte.


Partendo dal presupposto che Stephen King, dal primo momento in cui ho iniziato a leggere i suoi romanzi, mi ha deluso raramente, non posso negare di essere stata quasi preoccupata prima di affrontare questa nuova opera, con il timore di non trovarla alla sua altezza; in occasione delle ultime e recenti uscite, ho sentito spesso dire, dalle voci di chi lo conosce e lo stima da sempre, di non averle trovate del tutto soddisfacenti. Personalmente per me non vale la stessa cosa e, per mia immensa gioia, è stato così per “The Ousider” che, nonostante le sue abbondanti cinquecento pagine, ho divorato in quarantotto ore.

La trama si sviluppa intorno ad un macabro avvenimento, l’omicidio violento e spietato di un ragazzino di undici anni, seviziato e addirittura addentato dall’assassino. L’espediente che King ha trovato, e che credo sia ciò che ha reso particolare il libro sin dall’inizio, vuole che venga accusato e dichiarato colpevole un uomo, già dalle prime pagine. Non tarderanno ad arrivare evidenti indizi della non veridicità dell’accusa, che permetteranno al mistero di infittirsi.

Ho apprezzato molto che l’autore abbia voluto intervallare la narrazione di tutta la prima parte del libro con numerosi “documenti”, ben caratterizzati e distinti graficamente con un font diverso, quali deposizioni, interrogatori e rapporti redatti dalle varie figure professionali che indagano sul delitto. La lettura scorre velocemente ed è stata resa molto più accattivante, oltre a far sentire più partecipe il lettore, come se stesse ripercorrendo ogni passo precedentemente effettuato dagli inquirenti, che hanno portato all’arresto dell’accusato.

Lo stile di scrittura del Re ha subito una mutazione o, per meglio dire, si è evoluto: le descrizioni sono sempre più essenziali e utili ai fini dello svolgimento, e mi è sembrato di percepire quasi un distacco, simile a quello che avevo trovato durante la lettura di Carrie. Mi è stato congeniale questo metodo ibrido che King ha utilizzato, facendomi sentire come all’interno di un romanzo nato da una commistione di Misery, per via della crudeltà dei fatti, e Mr. Mercedes con il suo ritmo incalzante e la dipendenza che crea. 
Credo che essere in grado di scrivere un romanzo di tale lunghezza, e riuscire a tenere il lettore incollato alle pagine, sia una caratteristica che possano vantare Stephen King e solo pochissimi altri autori contemporanei. 

Nonostante, come detto precedentemente, la maggior parte delle “divagazioni” che contraddistinguono i libri di King siano state eliminate, non si può certo dire che i personaggi non siano ben caratterizzati e che non ci sia introspezione degli stessi: nell’arco della storia vengono indagati gli animi di ogni individuo che sia rimasto coinvolto, direttamente o marginalmente, nell’orribile vicenda, facendo immergere il lettore in ogni sensazione si stia provando. 

Posso sicuramente ritenermi più che soddisfatta di questa lettura e consigliarvela calorosamente, sono sicura che non vi deluderà! 





9 commenti:

  1. Da fan sfegatata di Stephen King posso soltantanto essere orgogliosa di questo suo ennesimo capolavoro dove, nuovamente, ci dimostra la sua irraggiungibile genialità.

    Bella recensione,
    concordo con ogni tua parola!

    Eleonora C
    ELEONORA'S READING ROOM

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  2. E' vero... leggetelo che neanche questo libro vi deluderà!! Bravissima la pensi proprio come me e King... è semplicemente GENIALE!

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  3. Ottima recensione, sei riuscita a toccare tutti i punti salienti del romanzo e soprattutto ad incuriosire ulteriormente *-*

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  4. Leggetelo! Finalmente, dopo essersi fatto attendere, il Re e tornato quello di una volta.

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  5. Io l'ho trovato perfetto in ogni pagina, in ogni dettaglio e descrizione... Era da tempo che non leggevo un romanzo così completo in ogni suo aspetto!

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  6. E' vero il Re è tornato e lo fa alla grande, portandoci davanti ad una storia che non ci lascia andare nemmeno dopo aver superato la parola fine.

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  7. Anche io avevo il timore potesse deludermi... ma il Re è tornato!

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  8. Comunque su The Outsider finora ho letto solo cose bellissime, anche dai detrattori delle ultime uscite

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  9. L'ennesima incredibile lettura dell'anno, tutto grazie a Stephen King!

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