lunedì 9 ottobre 2017

Recensione "Dieci piccoli passi" di Francesco Pierucci

Buongiorno Amici dei Libri e buon inizio settimana!

Oggi devo necessariamente iniziare con il parlarvi di un libro che ha toccata profondamente, che è riuscito ad arrivare con estrema facilità al mio cuore per farmelo inesorabilmente a pezzi (wink!)

Titolo: Dieci piccoli passi
Autore: Francesco Pierucci
Editore: La Gru
Pagine: 104
Prezzo: 14,00€
Anno di pubblicazione: 2011

Trama: In fondo che cos'è la vita? Solo grande buio bianco. Dall'inchiostro dello scrittore partenopeo Francesco Pierucci emergono dieci racconti che possono condurci lontano dalla paura di rimanere cristallizzati in ciò che siamo, dieci piccoli passi verso il più alto potenziale che vive dentro ciascuno di noi, un viaggio attraverso una letteratura viva, cosciente, purificatrice, in cui la fine è un inizio. Davanti a noi ci sono dieci persone, ognuna delle quali desidera raccontarci una storia. Obbligate ad affrontare ogni giorno la propria solitudine, sono giunte sin qui per condividerla con gli altri affinché, accolta dal lettore, la soma che trasportano da sempre possa dissolversi. Sembrano felici dopo tanto tempo: possono finalmente raggiungere la liberazione dello spirito, la catarsi.

Il testo in questione è opera di Francesco Pierucci, autore di cui vi ho già parlato spesso, che ho scoperto quest'anno ed è entrato velocemente a far parte della rosa dei miei preferiti. Avendo già affrontato la lettura de “Il passo in più”, romanzo di viaggio e di formazione personale, sapevo di andare incontro ad un'opera che mi sarebbe piaciuta e che, con ogni probabilità, avrebbe toccato le corde della mia sensibilità, ma mai mi sarei aspettata mi dilaniasse così tanto.

I “Dieci piccoli passi” altro non sono che dieci racconti, alcuni molto brevi altri più articolati, in cui a farla da padrone è un grande tema centrale, la prevaricazione sull'ingiustizia e sulla malvagità umana, costellato di un milione di più sottili sfaccettature che donano particolarità alle singole storie.

Come spesso accade con le raccolte di racconti, alcuni mi hanno colpita più di altri ma mai come in questo caso mi sono sentita di poter dire di averli apprezzati tutti, nessuno escluso. La capacità narrativa di Pierucci è encomiabile: pur non utilizzando espedienti letterari particolarmente raffinati o un lessico ricercato più del dovuto, tutto ciò che nasce dalla sua penna finisce irrimediabilmente per catturarti e portarti con sé, stimolando una fortissima empatia che rimarrà invariata fino al termine della lettura...e forse anche oltre.

Ciò che più mi ha colpito, oltre alla scelta di raccontare ciò che di più meschino e doloroso c'è al mondo, è il fatto che tale scelta sia appartenuta ad un ragazzo di 21 anni; quando ho saputo che era questa l'età in cui Francesco ha partorito quest'opera sono rimasta più che sbalordita. Ciò che colpisce in questa vicenda, è scoprire di quanta maturità e profondità intellettuale possano ancora essere capaci i giovani, gli umani.

Sono questi i libri che mi regalano una “tacca” di speranza in più in questa vita perché, lasciatemelo dire, più passa il tempo e più cerco di lavorare ad un piano di fuga verso la mia vita da eremita, lontano dallo schifo che ci circonda. Queste sono le persone che dovrebbero avere voce in capitolo, quelle che hanno il coraggio di sbatterti in faccia la realtà, di raccontare che i ragazzi affetti da sindrome di down sono maltrattati, che donne e bambini vengono massacrati di botte in casa propria e che, a volte, la perdita di un amore ci può portare a smettere di lottare.

Io ho la necessità di parlare dei libri di Pierucci perché ho la necessità di diffondere ciò in cui credo, ciò che Pierucci sa raccontare e trasmettere nella maniera più bella e diretta di tutte. Vorrei che riuscisse ad entrare nelle scuole, dove i ragazzi non solo potrebbero leggere i suoi libri ma riuscirebbero anche a confrontarsi con qualcuno che del mondo, della vita e della crescita, ha capito tutto, o quasi.

Preparatevi a ricevere dei cazzotti nello stomaco: forse, sarebbe opportuno consigliarvi di non leggere tutti e dieci i piccoli passi in una volta, così a evitare di soffrire troppo ma, se succederà a voi ciò che è successo a me, sarà totalmente impossibile staccarsene.

L'unica nota dolente di tutta questa splendida faccenda è che, al momento, non ci sono copie disponibili di questo libro. Cosa dite, facciamo scattare la rivoluzione? Intanto, per chiunque fosse interessato ad acquistarlo (augurandomi che siate in molti) può contattare direttamente l'autore tramite i social:



#pazzagioia  


1 commento:

  1. Sono colpita da quanto ti abbia colpito questo libro XD
    Segnato in wish list, spero di leggerlo al più presto, anche perché adoro i racconti! Grazie della bella dritta :)

    RispondiElimina