Ben ritrovati a tutti, Amici dei Libri!
Cominciamo alla grande questa nuova settimana parlando di un romanzo molto toccante, che ho avuto l'opportunità di leggere grazie a Giunti e a Chiara del blog Libri e Segreti. Il bellissimo banner di questo evento è stato realizzato da Sara del blog Il club delle lettrici compulsive.
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Mettere al mondo un figlio, tutti prima o poi ci pensano. E le risposte, le età, le modalità variano con le persone, con le loro esperienze, con i loro corpi. Ma che succede per una donna alla soglia dei quarant’anni, che ha un grande desiderio di maternità e nessuna prospettiva immediata di realizzarlo? O, forse, una possibilità c’è? Gaia è stata appena mollata dopo una storia di dodici anni da quello che è stato ironicamente ribattezzato Capitan Schettino. Bea passa invece da un uomo all’altro e comincia a essere disillusa all’idea di trovare quello “giusto”. Le due sono legate da un profondo rapporto di amicizia e dalla stessa visione del futuro. Così, in un pomeriggio di lacrime condivise, nasce l’audace proposta: «E se lo facessimo insieme?». Se entrambe si sottoponessero alla procedura di procreazione assistita, mettessero al mondo un bambino e poi li crescessero insieme? Perché esistono tante forme di amore e tanti modi di diventare mamma e, in fondo, la famiglia è soprattutto quella che ci costruiamo. Un atto di puro egoismo? Una straordinaria pazzia? Sono molti i dubbi, le domande e le paure alle quali dovranno trovare una risposta le protagoniste di questa meravigliosa storia. Con una penna delicata e attenta, Surina dà vita a un romanzo toccante, che ragiona su temi brucianti ed estremamente attuali come la maternità e l’identità familiare.
Un esordio che vuole accendere la luce su una pratica – la pma – che è ancora un tabù nella nostra società ma che è più diffusa di quanto si pensi e la cui strada è lastricata di gioie, dolori ed emozioni tutte da raccontare.
Partirei mettendo subito in luce quella che ritengo sia la caratteristica principale su cui si posano le basi di questo romanzo, la scelta dell'autrice di raccontare una storia che tocca un tema complesso, delicato e anche molto doloroso. La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è uno degli elementi che si inserisce nella vita di tutte quelle donne che, per svariati motivi, non possono avere figli senza aiuti medici esterni, che arriva però soltanto in seguito ad una serie di passaggi che rendono lungo e complicato l'intero processo.
Dobbiamo quindi pensare che coloro che giungono a questo snodo fondamentale del percorso possono arrivarci già molto provate, portano sulle spalle un bagaglio di esperienze e, soprattutto, emozioni e sentimenti davvero impegnativo da sorreggere sulle proprie spalle. Immaginiamo ora che queste donne non possano contare nemmeno sull'appoggio di una seconda persona, del secondo elemento della coppia che, "normalmente", si presuppone ci sia; è da qui che Giorgia Surina è partita per imbastire la storia che leggerete tra le pagine di "In due sarà più facile restare svegli".
Sono molto contenta di poter dire che questo è un esordio ben calibrato e, per questo, riuscito: nonostante la tematica sia impegnativa, il lavoro svolto sul testo ha portato ad un risultato fluido e capace di intrattenere, che permette sicuramente al lettore di provare ad immedesimarsi nelle protagoniste senza però necessariamente patire la pesantezza di un tema tanto importante. Sono stati inseriti elementi più leggeri e sbarazzini appositamente per spezzare la tensione e, secondo me, avvicinare maggiormente i personaggi a chiunque ne approcci la storia.
Ho percepito la scrittura dell'autrice leggermente acerba ma non per questo non godibile: personalmente, avrei soltanto limitato le digressioni di uno dei personaggi principali che, in proporzione, tolgono attenzione agli avvenimenti ma mi riferisco ovviamente ad un gusto personale. Riesco ad empatizzare maggiormente con i personaggi quando la narrazione è in terza persona, nonostante io sia consapevole che sia molto più comune che avvenga il contrario. Dipende sempre e comunque dal singolo caso.
Quello che è molto importante che sappiate è che all'interno di questo romanzo non ci si concentra unicamente sul fondamentale tema della PMA ma si toccano argomenti più "comuni" ma altrettanto fondamentali per la vita di ognuno di noi, come la separazione, la malattia terminale e il lutto. Tutto questo contribuisce a creare un'atmosfera davvero ricca di emozioni e permette di vivere l'esperienza di lettura con particolare trasporto, a prescindere dal livello di conoscenza degli argomenti che ognuno di noi può avere.
Sono quindi davvero felice di consigliarvi di leggere questo romanzo, che sono sicura possa sussurrarvi dritto al cuore come ha fatto con me!
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