lunedì 1 gennaio 2018

Recensione "Il colore della neve" di Jodi Picolult

Buongiorno Amici dei Libri e buon anno nuovo!!!

Mi sono presa una piccola pausa per fare qualche giorno di riposo assoluto ma mi site mancati moltissimo <3
Per questo sono pronta e molto carica con tanti nuovi contenuti che ho preparato durante questa settimana.

Titolo: Il colore della neve
Autore: Jodi Picoult
Traduttore: C. Brovelli
Illustratore: D. Weaver
Editore: TEA
Collana: Teadue
Anno edizione: 2008
Formato: Tascabile
Pagine: 406
Formato: Ill., brossura


In un villaggio in Alaska, Daniel Stone è l'unico bambino bianco tra la popolazione eschimese, e la sua vita è un inferno in quanto "diverso". Per reazione, Daniel ruba, beve, rapina, imbroglia, fa di tutto per uscire da un isolamento sociale e geografico. Ma Daniel coltiva anche il suo talento artistico e si innamora. Allora getta via tutta la sua rabbia e si reinventa come marito e padre modello. Quindici anni più tardi, è un affermato artista di fumetti, che conduce una vita felice con la moglie e una figlia, Trixie. Tutto va a meraviglia, finché Trixie non viene stuprata e Daniel piomba di nuovo, impotente e furioso, in un inferno dal quale deve risalire per salvare se stesso, la sua famiglia e il loro futuro.

Ho scoperto questo libro grazie al Rainbow Book Club, un gruppo di lettura su Facebook che seguo da due mesi e in cui mi trovo davvero molto bene; l'autrice, invece, mi era già nota principalmente per aver scritto "La custode di mia sorella", opera da cui è stato tratto un film molti anni fa che non ho ancora visto per via della mia fissazione di leggere prima il libro (wink!)

Non appena ho letto la trama racchiusa tra queste pagine non ho avuto dubbi sul fatto che fosse un libro adatto a me: le storie incentrate su episodi traumatici accaduti nel corso della vita di un individuo attirano sempre la mia attenzione, accendendo la mia curiosità intrinseca relativamente alle relazioni interpersonali e alla sociologia in generale. 

Imparando a conoscere i personaggi, circa ad un terzo del libro, il lettore può facilmente rendersi conto di un velato tranello che la Picolult ha, secondo me intenzionalmente, ideato, persuadendo chi legge a credere che la protagonista della storia sia Trixie, una ragazzina adolescente che subisce uno stupro per mano del suo ex fidanzatino. In realtà, il vero protagonista della vicenda risulta successivamente essere Daniel, il padre di Trixie, un uomo che per amore della figlia non solo ha messo il suo bene prima di ogni altra cosa al mondo, ma ha anche operato su di sé un profondo e ragionato mutamento di abitudini, scegliendo per sé e per la sua famiglia uno stile di vita che si può definire esemplare. 

Da questo presupposto parte l'intricato reticolo di relazioni interpersonali che l'autrice ha tessuto, creando sostanzialmente un piccolo mondo racchiuso in una bolla per ogni personaggio presentato che, però, va ad intersecarsi con quello di ognuno degli altri, dando vita ad un complesso agglomerato di emozioni, azioni e reazioni che sono poi quelle che compongono la vita di qualsiasi essere umano. 

La capacità sopra descritta di Jodi Picoult è stata indubbiamente la caratteristica che mi ha fatta innamorare non solo del suo stile di scrittura ma, soprattutto, dei suoi contenuti; senza dare minor peso alla trama in sé che, a parer mio, è vincente. 
Non ho particolarmente apprezzato lo sviluppo dell'ultima parte del romanzo, quella che si può definire "risolutiva", per via di un repentino abbassamento del ritmo, fino a quel momento eccezionalmente incalzante non trattandosi di un thriller. Fortunatamente il contenuto non ha deluso le mie aspettative. 

In ultimo, quasi come fosse una piccola ciliegina con cui l'autrice ha deciso di decorare la sua torta, al termine di ogni (lungo, lunghissimo) capitolo, il lettore si trova davanti a poche ma incisive pagine a fumetti, disegnati da Daniel all'interno della storia, che gli permetteranno di seguire il filo della storia da un secondo punto di vista, quello dell'eroe nato dalle abili mani da disegnatore del nostro protagonista, che si trova a fronteggiare una situazione analoga vedendo la sua amata figlia in grave pericolo. 

Permettetemi di anticiparvi che, una volta arrivati ai ringraziamenti finali, scoprirete che l'autrice ha un'ultima sorpresa in serbo per chi legge la sua opera, starà a voi scoprire qual è (wink!)

Consiglio questo libro a chiunque abbia voglia di farsi stupire,di commuoversi e di addentrarsi nella dimensione più intima che appartiene ad ognuno di noi, l'anima. 

#permeèsì



2 commenti:

  1. Buon 2018 anche a te! Hai inaugurato bene il nuovo anno, con la recensione di un libro che anche io reputo molto bello. Leggerlo con il gruppo di lettura è stato interessante, ed è stato un libro che sicuramente mi ha tenuto compagnia.
    xoxo

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    1. Mi sto trovando davvero molto bene nel vostro gruppo di lettura❤️ Anche il libro di questo mese mi ha catturata un sacco e il confronto così frequente è molto bello😊

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