mercoledì 11 ottobre 2017

Recensione "Storie fantastiche di gente comune" di Stefano Valente

Buon pomeriggio Amici dei Libri,

Oggi ci sentiamo due volte perché desidero parlarvi di un libro che ho terminato ieri sera, inviatomi dall’autore, un giovane emergente italiano che ha avuto un’idea molto originale.

Titolo: Storie fantastiche di gente comune
Autore: Stefano Valente
Editore: Self-publishing
Genere: Racconti
Pagine: 116
Pubblicazione: 2017


Trama: Tranquilli, non vi spaventate. Non è nulla di complicato o misterioso. Il significato si nasconde proprio lì, in quella frase, in quel titolo, con tutta la sua semplicità e trasparenza.
Un eroe non è un impavido guerriero, un martire o un conquistatore di consensi popolari. Un eroe è semplicemente una persona. Un eroe è il prescelto di se stesso, colui che compie una scelta per un bene a lui caro. Naturalmente, una scelta audace. Io, la Voce Narrante, canterò le gesta di tre eroi che hanno compiuto la loro scelta. Paolo, un militare devoto all'uniforme e fedele alla Patria, che ha rinunciato al suo status di militare per inseguire il suo bene. Il secondo eroe è Chiara, un'affascinante ragazza dall'intelligenza fuori dal comune che, attraverso la ragione, vi condurrà in un viaggio fantastico tra nozioni scientifiche e colpi di scena. Infine c'è Matteo, un brillante avvocato che dovrà rimediare ad un imperdonabile errore. Casi irrisolti, verità nascoste e false speranze comporranno la strada che Matteo dovrà percorrere fino all'attuazione della giustizia.

Non vi nasconderò che il libro di Valente è uno dei più particolari che mi sia capitato di leggere quest’anno. 

L’idea è quella di leggere una raccolta di racconti, che però è composta da tre storie soltanto, diversamente articolate.

Il filo conduttore è quello di analizzare la vita di chi conduce un’esistenza all’apparenza comune, come tutte le altre, ma che in realtà ha un peso più che importante per moltissimi, moltissimi individui.

Durante il racconto della prima storia facciamo la conoscenza di un giovane coraggioso e altruista che decide di scontrarsi con la propria famiglia pur di perseguire il proprio sogno di diventare un soldato dell’esercito, poiché proteggere il prossimo è la sua unica dotazione. Il presupposto è molto profondo e interessante. Mi sono immedesimata con il protagonista e ho empatizzato molto, in generale, nei confronti della sua storia e, soprattutto, delle sofferenze legate a ciò che gli accadrà.


Successivamente incontreremo Chiara, giovane donna forte e indipendente, che ha fatto del suo alto QI un vero e proprio tesoro, finendo a lavorare come ricercatrice farmaceutica. Quando però inizierà a venire a galla una verità scomoda quanto pericolosa, toccherà a lei lottare con le unghie e con i denti per riuscire ad evitare il peggio. Questa è la più lunga delle tre storie e, per quanto mi interessasse molto capire come si sarebbe conclusa la vicenda, ho trovato un po’ di difficoltà a procedere nella lettura, probabilmente a causa delle molteplici nozioni tecniche che vengono illustrate nell’arco di tutto lo sviluppo; certamente è un punto a favore dell’autore, che ha svolto un grande e approfondito lavoro di ricerca, ma credo che sia una scelta molto rischiosa, che potrebbe annoiare chi legge.


Il terzo e ultimo capitolo di vita su cui andremo ad indagare appartiene ad un avvocato penalista, Matteo, che si trova invischiato in un vero e proprio incubo: non solo il cliente che lui ha difeso e fatto scagionare da un’accusa di omicidio si è rivelato essere colpevole, ma viene a sua volta brutalmente assassinato. Da quel momento la sua vita non sarà mai più la stessa, tra indagini e terribili scoperte, dovrà preoccuparsi della propria incolumità. Delle tre storie quella di Matteo è senza dubbio quella che ho preferito, probabilmente per via delle sfumature thriller che ha preso la vicenda nel corso del suo sviluppo.


Per attribuire un giudizio finale al libro nella sua interezza lo consiglio spassionatamente per quel che riguarda l’idea che sta alla base e anche per i contenuti portati, ricchi di messaggi importanti e insegnamenti che condivido a pieno; mi trovo meno d’accordo con la scelta di utilizzare una voce narrante, o meglio, credo che questo ruolo vada studiato un po’ meglio. L’altro fattore che ha reso leggermente difficoltosa la mia lettura riguarda la scelta di cambiare formattazione al testo senza una logica particolarmente lineare: finché si tratta di attribuire il grassetto ad un personaggio e il corsivo alla voce narrante, mi trovo d’accordo, ma il fatto che invece sia tutto molto confusionario mi ha impedito di passare agevolmente da un punto di vista all’altro.

Tirando le mie solite somme, consiglio la lettura di questo libro a chi voglia prendersi un momento di svago dalla vita reale, senza tralasciare le morali importanti che vanno assimilate.



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