Ho deciso di iniziare la settimana parlandovi di un libro che ho divorato, amato e che ancora oggi, nonostante siano passati diversi giorni, occupa gran parte dei miei pensieri durante la giornata. Ho fatto questa scoperta grazie al gruppo di lettura di Jo Reads che trovate su Facebook come Jo Reader’s Squad.
Titolo: Follia
Autore: Patrick McGrath
Traduttore: M. Codignola
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Anno edizione: 2012
Formato: Tascabile, brossura
Pagine: 296
Prezzo: 12,00€
Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.
Questo volume attendeva da tempo di essere letto, confesso di averlo lasciato sullo scaffale della libreria per diversi anni; quando mio padre mi regalò un altro titolo dell’autore, “L’estranea, mi accinsi a leggerlo subito ma non mi conquistò affatto. Per questo motivo procrastinai la lettura di “Follia”, totalmente ignara e un po’ spaventata da cosa potesse aspettarmi.
Sono stata più che entusiasta di scoprire, finalmente, il contenuto di un libro che mi ha profondamente segnata e che, penso, mi resterà conficcato nell’anima come una spina impossibile da rimuovere; non pensate, però, che questa metafora abbia un’accezione negativa, è tutto il contrario.
Quando una vicenda è ambientata in un ospedale psichiatrico, attira la mia attenzione maggiormente rispetto ad altri, per quanto ritengo sia davvero complicato ottenere un risultato ben riuscito, vista la complessità e la delicatezza dei temi che necessariamente si devono affrontare. Patrick McGrath ha proprio questo talento, figlio di uno psichiatra, inglese trapiantato nel Stati Uniti, quest’uomo ha maturato la capacità incredibile di raccontare l’animo umano, trascinando il lettore nello stesso vortice in cui si sente intrappolato un individuo affetto da patologie che colpiscono la mente.
Quella di “Follia” è una storia totalmente borderline, il racconto di un amore profondamente malato, nato dalle ceneri generate da rapporti umani precedentemente bruciati seppur in sordina, e che monopolizza senza possibilità di scampo il corpo e la mente di una giovane donna che metterà in gioco ciò che di più caro ha al mondo, pur di non rischiare di perdersi le emozioni che il suo innamorato è in grado di trasmetterle.
Sempre di più, ahimè, la nostra quotidianità è costellata di tragedie che spesso avvengono in ambienti familiari: la storia raccontata in questo libro è facilmente riconducibile a quelle che dobbiamo ascoltare abitualmente dalle voci dei telegiornali e dalla cronaca, in generale. Credo che questa sia la perfetta occasione da cogliere per lanciare l’importante messaggio che mi sento di passarvi: ci sono poche armi contro le malattie e la violenza, a volte non ne esistono del tutto, ma ciò di cui potremo sempre avvalerci è la conoscenza, e più ci informiamo più saremo preparati ad affrontare al meglio le calamità che la vita ci prospetta.
È doveroso spendere alcune parole per lo stile meravigliosamente incisivo di Patrick McGrath, che ho avuto il piacere di incontrare mentre leggevo il suo libro: non è semplice mettere per iscritto verità scomode, sentimenti profondi e immense crudeltà, e lo è ancora meno farlo riuscendo a coinvolgere chi legge in maniera così totalitaria. La scelta di narrare la vicenda in prima persona, mostrandocela attraverso gli occhi di un personaggio coinvolto seppur non costantemente partecipe, attribuisce senza dubbio pathos e aumenta sensibilmente il livello di empatia che il lettore instaurerà con i protagonisti.
I personaggi, così destabilizzanti e spesso capaci di azioni deplorevoli, sono caratterizzati egregiamente: ci viene fornito un insieme di dettagli che vanno a formare un cerchio che si chiude alla perfezione soltanto nel momento in cui McGrath decide che abbiamo elementi sufficienti per sapere tutta la verità.
È un libro disturbante, che racconta una fetta della vita umana che, certamente, sarebbe più comodo far finta di non vedere, che non esistesse, ed è secondo me consigliabile a chiunque ami, come me, sguazzare nei meandri della psiche umana, consapevole del fatto che non sempre si può avere la garanzia di uscirne indenni (wink!)
#pazzagioia
Wow wow wow wow wow!
RispondiEliminaDevo decidermi a leggerlo il prima possibile, ma dopo questa recensione splendida non so cosa sto aspettando xD
Esatto amica! Su su, acchiappare ahahahha
EliminaSono sempre stata interessata a iniziare questo romanzo e la guancia recensione non ha fatto altre che accrescere questa voglia! 😘
RispondiEliminaNe sono felicissima! CI tengo molto, amo profondamente questo libro <3
EliminaGià solo alla parola Stark era entrato in lista (😂🙈), ma dopo la recensione ancora di più ❤ un bacione cara!
RispondiEliminaAhahahahah fammi sapere quando lo leggi!!
EliminaÈ nella mia WL da una vita, dovrò recuperarlo prima o poi 😘
RispondiEliminaAssolutamente! E' davvero un capolavoro <3
EliminaBellissima recensione! Non vedo l'ora di leggerlo 😍
RispondiElimina<3 <3 <3 grazie mille!
EliminaBellissima recensione! Devo ammettere che questo libro non mi ispirava molto, ma dopo aver letto la recensione devi dire di aver cambiato idea 😌
RispondiEliminaL'Angolo Dei Libri
Che bello leggere questo commento <3 <3 Ne sono troppo felice!
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