lunedì 28 agosto 2017

Recensione “La rivincita di una libraia” di Cynthia Swanson

Buon lunedì Amici dei Libri!

Oggi vi racconto le mie impressioni relative ad un libro che ho molto amato, regalatomi dall’amorevole marito <3

Sinossi: Una libreria da salvare. Due vite tra cui scegliere. E la felicità come unico traguardo.
Si dice che la vita sia tutta una questione di scelte: si prende una strada, ma poi si vorrebbe tornare indietro, convinti che tutto avrebbe potuto essere diverso. È quello che sta capitando a Kitty che, a trentotto anni, delusa dall’uomo che credeva essere l’amore della sua vita, ha preferito restare sola e circondarsi di pochi affetti sicuri. La sua unica vera gioia è una piccola libreria che ha aperto insieme all’amica del cuore Frieda. Ora, però, è un momento difficile per gli affari. Kitty lo sa bene ma non ha intenzione di mollare, perché non riesce a immaginarsi una vita diversa da quella in cui si sente al sicuro. Eppure, proprio adesso inizia a sognare di essere la bella Katharyn, una donna che ha fatto altre scelte.
Accanto a lei un marito premuroso, tre splendidi figli, di cui fa la mamma a tempo pieno, e uno stuolo di amici che la ammirano e la fanno sentire amata. All’inizio Kitty sembra non dare troppo peso a questi sogni che la visitano quasi ogni notte. Ma più cresce l’incertezza su quel che sarà di lei, più si chiede se non sia arrivato il momento di una svolta. Forse non è un caso che la vita che sogna sia tanto diversa dalla sua. Adesso Kitty non dovrà far altro che ascoltare il suo cuore e capire quali sono i suoi veri desideri. Perché il confine tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere è molto sottile e quando sogno e realtà si mescolano, le conseguenze sono del tutto imprevedibili. Con La rivincita di una libraia, suo romanzo d’esordio, Cynthia Swanson ha subito scalato le classifiche grazie al passaparola entusiasta di lettori e librai. Il suo successo è stato tanto dirompente che ne verrà tratto un film prodotto e interpretato da Julia Roberts. Una storia sulle occasioni della vita e sulla forza di affrontare anche scelte scomode. Perché tutti abbiamo immaginato di vivere una vita diversa, ma non sempre i sogni sono meglio della realtà.

Comincio con l’ammettere di essere stata più volte delusa, negli ultimi anni, dai romanzi di Garzanti, editore che in passato mi ha regalato delle grandi soddisfazioni e che continua a farlo pubblicando alcuni autori tra cui la mia venerata Ruta Sepetys.
Ero quindi discretamente in apprensione all’idea di affrontare questa lettura che, alla fine, si è fortunatamente rivelata estremamente piacevole e meno leggera di quanto potessi immaginare.

La protagonista, Kitty, è una donna come tante di noi: si occupa di sé, del proprio lavoro e di un simpatico gatto, supportata e molto amata da due dolci genitori e in costante compagnia della sua migliore amica, nonché socia della libreria che gestiscono. Ciò che le manca è soltanto una nuova famiglia, composta da lei e un bel marito, premuroso e attraente, con cui condividere la gioia di tre splendidi bambini. Per questo motivo è così che si compone un sogno ricorrente che la donna si ritrova a fare notte dopo notte.

Non posso svelare molto più di questo a proposito della trama, poiché rischierei di rovinare a chi legge il gusto della storia; mi limiterò quindi ad approfondire gli elementi che ne compongono la struttura e che mi hanno fatto apprezzare questo romanzo.

La caratterizzazione dei personaggi è senza dubbio un aspetto vincente: non solo la protagonista, ma tutti i componenti attivi nella vicenda, compresi coloro che “agiscono” in sogno sono accuratamente delineati, ognuno con le proprie caratteristiche e particolari tratti distintivi. Ciò contribuisce a tenere in piedi l’intera struttura narrativa, basata su un confuso gioco di ruoli tra chi è reale e chi, invece, non lo è.

Lo spunto narrativo è certamente originale e meno scontato di quanto si possa pensare: la dimensione onirica in cui Kitty viene catapultata ogni quasi ogni qual volta prenda sonno, dà vita e sfogo ai suoi desideri sopiti, regalandole molti momenti colmi di gioia ma, a dispetto di ogni aspettativa, anche svariati eventi traumatici e disarmati che la nostra protagonista non affronterà certo con semplicità e spensieratezza. Kitty sente un legame con questo mondo, per quanto fittizio, e non riesce in nessun modo ad affrontare con leggerezza tutto ciò che le accade.

Devo ammettere di essermi aspettata un coinvolgimento più ampio dell’attività della protagonista, la libreria aperta e gestita con la sua migliore amica che, per gran parte del romanzo funge quasi solo da sfondo apparendo a spot. Fortunatamente le è stato un importante ruolo proprio al momento della conclusione, che mi ha lasciata più che soddisfatta.

L’unica nota negativa? Una parte centrale tirata leggermente per le lunghe che, per qualche capitolo, mi ha fatto sorgere spontanea la domanda “dove stiamo andando a parare?”.

#permeèsì


Per oggi è tutto, ci troviamo tutti qui domani mattina per un nuovo appuntamento con il teaser tuseday!

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