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martedì 28 settembre 2021

Review Party | "Tunnel di ossa" di Victoria Schwab | Ed. Mondadori

Buongiorno a tutti e ben tornati da queste parti!

Oggi devo ringraziare Carlotta del blog The Carly Library per avermi coinvolta nell'evento relativo al secondo libro di una serie che, vi confesso, ho aspettato a lungo qui in Italia! Parliamo infatti di "Tunnel di Ossa" di Victoria Schwab, secondo volume della trilogia degli spettri, edita da Mondadori e in uscita oggi, in tutte le librerie e gli store online.


ATTENZIONE: trattandosi del secondo volume di una serie, la recensione potrebbe contenere spoiler o, comunque, informazioni che avresti preferito non sapere prima di leggere. Approccia le righe seguenti con cautela!

L'autrice bestseller Victoria Schwab torna al mondo di Città di spettri, regalandoci nuove emozionanti avventure e un'indimenticabile lezione sull'amicizia (perché, a volte, anche i migliori amici fantasma hanno segreti...).

Cass è nei guai. Ancora più del solito. Insieme a Jacob, il suo migliore amico fantasma, Cass si trova a Parigi, dove i suoi genitori stanno girando il loro programma televisivo sulle città più infestate del mondo. Certo, mangiare croissant e visitare la Tour Eiffel è un vero spasso, ma sotto Parigi, nelle raccapriccianti Catacombe, c'è in agguato un pericolo spettrale. Quando Cass risveglia un poltergeist terribilmente potente, deve affidarsi alle sue abilità di cacciatrice di spettri, ancora tutte da dimostrare, e chiedere l'aiuto di amici vecchi e nuovi per svelare un mistero. Se fallirà, le forze che ha ridestato potrebbero rimanere a infestare la città per sempre.

Credo sia doveroso iniziare con una premessa: qualche anno fa ho approcciato lo stile di scrittura di Victoria Schwab leggendo "Magic", primo volume di una duologia fantasy per adulti. Purtroppo non mi sono trovata in sintonia con la struttura del romanzo, con la narrazione e nemmeno con i personaggi, concludendo questa esperienza con una grande domanda: come mai è piaciuto a tutti tranne che a me?
Ho fatto quindi qualche ricerca sulle altre opere di questa autrice, così chiacchierata all'estero e in Italia, e ho scoperto l'esistenza di una trilogia con una trama davvero accattivante. Seppur definita "per un target giovane" o "middlegrade", era senza dubbio quella che davvero avrebbe potuto riconquistarmi e così ho atteso con ansia la pubblicazione dei libri nella mia lingua.

Il preambolo ha lo scopo di aggiungere ulteriore valore alla mia esperienza di lettura che, fino a questo secondo volume, ha soddisfatto a pieno le mie aspettative.

Con "Città di Spettri" avevo imparato ad amare dei personaggi originali e molto ben caratterizzati, che ho ritrovato in "Tunnel di Ossa" cresciuti e sviluppati esattamente come mi sarei aspettata, con un ottimo equilibrio e perfetta coerenza rispetto a quanto costruito nel volume precedente. Amo follemente il rapporto puro e sfaccettato di amicizia che lega la protagonista a Jacob, lo spettro che le ha salvato la vita e che, da quel momento, le è rimasto accanto nel bene e nel male. 

La mia curiosità era stata ben stimolata e lo sviluppo della nuova vicenda ha tenuto vivo questo sentimento, nonostante il mistero che ne sta alla base sia di stampo molto semplice e lineare. Trovo che il vero valore aggiunto sia la personalità di ognuno dei personaggi, vecchi e nuovi, che riesce a rendere caratteristico tutto il mondo e permette il lettore di affezionarsi e divertirsi allo stesso tempo. 

L'ambientazione parigina mi ha lasciata un po' indifferente, non mentirò, ma non posso certo attribuire la colpa ad altri che non siano me stessa, per due motivi: non ho mai provato una particolare attrazione verso questa città, senza un apparente motivo, ma non attira di conseguenza il mio trasporto emotivo. Non dimentichiamo poi che la prima ambientazione, Edimburgo, aveva un fascino particolare e molto realistico, che mi ha portata a viaggiare con la fantasia tra le sue strade e i suoi misteri. Questione di gusto...del macabro ;)

A tal proposito, non posso tralasciare un aspetto per me molto importante, ovvero la scelta di donare tinte horror ad una storia rivolta principalmente ai ragazzi: quando fatto bene, il binomio rappresenta una delle costruzioni letterarie che preferisco, poiché mi permette di mantenere alta la tensione e, al contempo, di divertirmi, senza dover fare sforzi di comprensione, che mi appesantiscono molto quando si tratta di letture d'intrattenimento.

Lo stile di scrittura di Victoria Schwab, che tanto mi era sembrato inutilmente dispersivo con la lettura di "Magic", questa volta mi ha permesso di divorare entrambi i romanzi, senza che mi perdessi nei meandri di mondi costruiti in modo arzigogolato e in dialoghi al limite del surreale. Lungi da me il voler essere ripetitiva ma sono stata davvero entusiasta della voce che l'autrice ha donato a Cass, così sagace e sarcastica, senza che perdesse le caratteristiche principali di un'adolescente comune, come lo siamo stati tutti.

In ultimo, penso sia inevitabile notare che ci sia stato un buonissimo lavoro generale di costruzione e suddivisione della storia, che ha dato vita ad un inizio atto a presentare il mondo, i personaggi e i presupposti, poi sviluppati egregiamente nel seguito, grazie all'utilizzo di una serie di espedienti che hanno reso la narrazione più incalzante e la trama ricca di avvenimenti. 

A questo punto io non posso far altro che attendere impazientemente il terzo e ultimo volume della serie, che spero non tardi ad arrivare, per poter incastonare questo gioiellino di lettura nella mia libreria e riservargli un posticino nel mio cuore. 

Ora aspetto di sapere da voi se abbiate letto i primi due libri o se ne siate incuriositi, non vedo l'ora che mi raccontiate tutto!

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