Siamo arrivati alla fine di questo viaggio straordinario...ripartirei ora, per rivivere tutto da capo!
Come sempre, prima di dedicarci alle emozioni vissute durante la lettura, ringrazio ancora una volta Beatrice ed Angela di Io resto qui a leggere e Mondadori, per aver permesso la realizzazione di questo evento.
I romanzi dedicati a Peter Pan e Wendy erano gli unici che non avevo mai letto prima d'ora ed ero estremamente curiosa di scoprire quali fossero le differenze tra i contenuti dei libri e il famosissimo classico Disney, che ha fatto sognare tutti i bambini di qualsiasi epoca...o quasi!
Come già ho osservato parlando dello stile di scrittura di Lewis Carroll, criptico e non certo di immediata comprensione, anche questa volta non mi sono trovata in sintonia istantanea con Barrie, per via della sua penna: non fraintendetemi, non ha niente a che vedere con quella del suo collega, in senso stretto, ma non mi è risultata particolarmente scorrevole. Ne ho sicuramente apprezzato la vena poetica, quel velo di romanticismo che accompagna le sue parole, ma sento di doverlo ancora "digerire" in un certo senso...
Il sapore tipico degli anni in cui sono stati scritti entrambi i romanzi mi ha fatto ri-aprire gli occhi sulle tante diversità che ci sono oggi, rispetto al passato, facendomi riflettere su quante cose siano cambiate non solo in letteratura ma anche nella vita reale, quella di tutti i giorni. Non è stato sicuramente facile realizzare che i personaggi letterari, che ho sempre conosciuto esclusivamente sotto le luci del cartone animato o di altri adattamenti cinematografici, sono in realtà molto meno fiabeschi e molto più "umani" in quanto pieni di difetti.
L'attenzione viene posta maggiormente su certi aspetti che risultano molto accentuati, come l'egoismo di fondo di Peter e la sudditanza di Wendy, e questo mi ha un po' disorientata: sono certa, però, che con il tempo riuscirò ad avere un parere più distaccato, in questo momento la mia lettura è ancora troppo fresca! Ho divorato i domani in meno di due giorni...
La riflessione che mi è saltata alla mente è legata a qualcosa che accade molto spesso: quando si decide di andare a leggere la fiaba originale, da cui è stato tratto un film o un cartone animato, il più delle volte ci si imbatte in qualcosa di molto diverso, molte crudo e un po' impietoso. Nel caso di Peter Pan non posso dire di aver trovato dettagli macabri o scene disturbanti, certo, ma ho percepito senza dubbio molta meno poesia.
Fortunatamente ho potuto apprezzare, anche se non in egual misura, alcuni dei personaggi che più amavo da bambina, primo fra tutti Spugna: è e resterà per sempre il mio preferito! Lo so, non ha certo un ruolo fondamentale, ma trovo che attribuisca quel quid in più che rende piacevole una storia nella sua totalità. Trilli resta un personaggio controverso, anche in questa sua versione, ma non posso certo dire di non averla apprezzata.
Insomma, la mia è stata un'esperienza variegata e piena di emozioni ma ora voglio sentire la vostra: avete mai letto queste storie? Lo avevate già fatto da bambini? Raccontatemi tutto.
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