Pagine

mercoledì 18 novembre 2020

Review Party | "Alice, Dorothy e Wendy" di Lewis Carroll, L. Frank Baum e James Matthew Barrie | Ed. Mondadori

Ricordate: ogni certezza può essere sconvolta dalla lettura di un libro!

Cercherò di non essere prolissa e spiegarvi subito come mai ho deciso di sfoderare un incipit tanto pretenzioso ma prima, come di consueto, ringrazio Beatrice ed Angela di Io resto qui a leggere, per avermi coinvolta nell'evento di rilascio di questa splendida raccolta di romanzi, e Mondadori per averci permesso di leggerla in anteprima,



Una geniale fiaba dei tempi moderni.

"Non importa quanto triste e grigia sia la nostra casa, noi gente di carne e ossa preferiamo vivere lì piuttosto che in un altro Paese, per quanto bello possa essere. Non esiste al mondo posto migliore della propria casa."

Nelle grigie praterie del Kansas un potente tornado trascina via la casa di Dorothy e la lascia cadere nel misterioso Paese di Oz, un mondo fantastico popolato da strane creature: Biascichini, Scimmie Alate, Ammicchetti, Quadrotti... Attraverso il tema simbolico del viaggio, metafora della vita, Baum crea un'opera stupefacente. Dorothy, accompagnata dal Boscaiolo di Latta, dallo Spaventapasseri e dal Leone Codardo, parte alla ricerca del mago che potrà aiutare ognuno di loro. I quattro visiteranno luoghi incredibili, compiendo svariate esperienze in un Paese unico, pieno di colori, di atmosfere suggestive e di magia. Alla fine, dopo aver affrontato mille peripezie e avventure, ognuno dei protagonisti troverà quello che cerca. "Il meraviglioso mago di Oz" è una fiaba moderna che ci trasporta insieme a Dorothy in un luogo da sogno dove anche noi, camminando lungo la strada di mattoni gialli, partecipiamo a un viaggio indimenticabile. 

Quando ho deciso di affrontare (finalmente) questa lettura, ero già grande, più che grande a dire il vero...ho visto tante volte, negli anni, gli adattamenti cinematografici e quando ero bambina mia nonna mi raccontava spesso la storia quando mi insegnava l'inglese. Pensavo quindi di sapere tutto al riguardo, che leggere il libro avrebbe solo arricchito la mia esperienza in proposito, sicuramente senza aggiungere nozioni. Come immaginerete così non è stato perché ho avuto una grandissima sorpresa: le iconiche, famosissime scarpette rosse di Dorothy in realtà...sono bianche!

Passando ora alle caratteristiche più tecniche che ho potuto notare durante la lettura, sono stata felice di imbattermi in uno stile di scrittura decisamente lineare e fiabesco: questo ha reso la mia esperienza divertente e intrattenitiva, senza che venisse appesantita da una narrazione impegnativa.

I personaggi, fortunatamente, sono come li conoscevo, così carichi di insegnamenti così come lo è la storia in sé, con una bellissima morale che entra nel cuore. La perfida Strega dell'Ovest mi ha sempre messo una certa inquietudine da ragazzina, sensazione che sono stata felice di ritrovare anche in questo frangente.  

Mi è piaciuta molto l'attenzione che è stata data alle ambientazioni, così surreali quanto tutto il resto: è stata resa a tutti gli effetti parte integrante, come fosse un vero e proprio personaggio come gli altri; il finale resta la parte che amo di più in assoluto! Ogni volta mi fa provare delle emozioni forti, che solo chi conosce la sensazione di "ritorno a casa" può provare.

In generale posso definirmi pienamente soddisfatta dall'esperienza che mi ha regalato questa lettura, che mi ha fatta sognare ancora una volta e mi ha riportato a galla ricordi lontani, che è sempre piacevole rivivere. E voi lo avete letto? Da grandi o da piccini?


Nessun commento:

Posta un commento