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giovedì 27 agosto 2020

Blog Tour | La storia del rapimento in letteratura | "Piani inclinati" di Eleonora Carta

 "A chi si è perso e sta cercando la strada per tornare."


Si apre così il romanzo di cui parliamo oggi: Eleonora Carta ci accompagna nella risoluzione di un mistero che riguarda le sparizioni di alcuni bambini nel cuore della Sardegna e io ringrazio moltissimo Piemme per avermi permesso di leggere il libro in anteprima e realizzare l'evento in corso in questi giorni. Non dimenticate di passare dalle mie colleghe che hanno pubblicato le altre tappe!


Ho pensato di approfondire il tema principe di questo bellissimo thriller psicologico, il rapimento, poiché mi è saltata subito all'occhio l'evoluzione che lo stesso ha avuto, nel tempo, per quanto riguarda la letteratura e, nello specifico, la narrativa. 

Facendo un lungo salto indietro nel tempo, non posso fare a meno di pensare ad alcuni rapimenti molto famosi, oserei dire classici, come ad esempio quello di Elena di Troia nell'Iliade o quello di Persefone nel celebre mito, per mano di Ade; la mi riflessione si concentra sulle vittime di queste crudeli azioni, facendomi notare che nella letteratura classica era molto comune che fossero delle donne. 

In quanto categorizzato come "sesso debole" penso si prestassero (metaforicamente) alla perfezione per la costruzione di storie dove era abitudine identificare come "eroi" uomini forti e coraggiosi, senza macchia e senza paura. Fortunatamente, al giorno d'oggi sono stati creati numerosi personaggi femminili che lacerano ogni forma di stereotipo e ancor più degna di nota è la riscoperta di personaggi esistenti da migliaia di anni ma che non avevano ricevuto il giusto riconoscimento per via dei tempi che correvano allora.

Non mancano certo gli esempi di celebri rapimenti di bambini che, però, secondo le mie ricerche sono molto più comuni e frequenti quando si parla di narrativa horror o di leggende popolari specifiche di vari luoghi. Pensate al mito della Strega di Blair...

Ciò che è accaduto negli anni trascorsi fino ai giorni nostri è secondo me una fusione tra le storie narrate e quelle che, purtroppo, accadono quotidianamente nel cosiddetto mondo reale, e che popolano tristemente i telegiornali e i quotidiani: la vicenda narrata da Eleonora Carta non ha potuto evitare di ricordarmi un buio periodo del nostro Paese, iniziato con la sparizione di una giovane ragazzina pugliese, ritrovata poi senza vita, cui sono susseguiti numerosi altri episodi analoghi.

Lo svolgimento di "Piani inclinati" prende poi tutta un'altra piega, che vi invito ad approfondire il prossimo martedì sul blog The Reading's Love, ma io non ho potuto fare a meno di pensarci.

Eleonora Carta è stata in grado di costruire un thriller capace di intrattenere, appassionare e coinvolgere il lettore, attribuendo anche una più che velata atmosfera di suspance e leggera inquietudine per via del realismo degli avvenimenti narrati: l'esperienza di lettura risulta così davvero emozionante ed è in grado di lasciare il segno.

Non mancano, all'interno del romanzo, alcuni riferimenti al folklore e alle leggende tipiche della terra Sarda, protagonista insieme agli altri personaggi, che scoprirete domani sul blog Un libro e una tazza di té grazie all'approfondimento che ne farà.

Spero davvero che decidiate di fare la conoscenza di questa talentuosa autrice, che mi ha sicuramente conquistata e incuriosita: sto già provvedendo a recuperarne la bibliografia perché sono certa che abbia davvero tanto da dire. E voi cosa aspettate? "Piani inclinati" vi attende in libreria e su tutti gli store online, anche in digitale!




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