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martedì 4 febbraio 2020

Review Party | "Non devi dirlo a nessuno" di Karen McManus, ed. Mondadori

Ciao a tutti Amici dei Libri e buon martedì!
Come state?

Ci risentiamo oggi per parlare di un thriller per ragazzi che ho divorato, e per cui devo ringraziare Silvia del blog Hook a Book e Mondadori, che mi hanno permesso di leggerlo. Grazie anche a Sara del Club delle Lettrici Compulsive per il bellissimo banner.



Ellery non è mai stata a Echo Ridge, ma ne ha sempre sentito parlare, e molto. Qui viveva la zia Sarah, gemella di sua madre, scomparsa nel nulla all'età di diciassette anni. Qui viveva anche Lacey, la reginetta del ballo scolastico, trovata strangolata cinque anni prima sotto la ruota panoramica del parco divertimenti della città. E ora che la madre di Ellery è entrata in una clinica di riabilitazione, è proprio qui che lei ed Ezra, il suo gemello, sono costretti a trasferirsi, per vivere con una nonna che conoscono a malapena. Malcolm è cresciuto con un gran peso sulle spalle. Suo fratello, infatti, è stato il principale sospettato della morte di Lacey, ancora senza colpevole, e per questo ha lasciato Echo Ridge, abbandonando lui e la madre. E ora che il ragazzo si è rifatto vivo, neanche a farlo apposta, iniziano a comparire strani e minacciosi messaggi in città: a quanto pare un killer è intenzionato a colpire, di nuovo. Di lì a poco, poi, quasi a provarlo, un'altra ragazza sparisce.
Spinti da motivazioni diverse, Ellery e Malcolm uniscono gli sforzi per scoprire se esista un collegamento tra le tre ragazze scomparse a distanza di anni l'una dall'altra, e, a mano a mano che si avvicinano alla verità, realizzano che tutti in città nascondono qualcosa, che i segreti sono pericolosi e che per questo, a Echo Ridge, i segreti è molto più sicuro tenerli per sé.

Non è stato il mio primo incontro con Karen McManus, l'avevo già "conosciuta" con "Uno di noi sta mentendo", uscito nel 2018. Questa seconda volta è stata nettamente più positiva rispetto alla prima, seppur si sia trattato di una lettura non esattamente diretta ad un target della mia età; stiamo parlando di un romanzo ambientato al liceo, che ha come protagonisti degli adolescenti che si trovano invischiati in una faccenda più grande di loro ma, nonostante questa premessa possa sembrare poco allettante e originale, posso dirmi molto soddisfatta dell'esperienza. 

Mi sono divertita ad accompagnare i protagonisti della storia nella loro sequela di eventi misteriosi e discretamente inquietanti in cui si imbattono, partecipando quasi attivamente alle loro riflessioni. In particolare, ho instaurato una sorta di legame con Ellery, una delle protagoniste, per via della nostra "passione" comune per i casi di cronaca nera; il punto in cui è scattata l'empatia è stato molto preciso, ovvero durante una discussione tra lei e la nonna, la quale dice alla nipote che si sarebbe occupata lei della sua istruzione, per permetterle di inseguire il suo sogno e la sua passione. Quanto avrei voluto sentirmi dire la stessa cosa!

Spero mi perdoniate la divagazione ma ci tenevo a specificare questa cosa, perché trovo sia bello trovare un punto in comune con un personaggio così "formalmente" diverso da sé. Arriviamo così a parlare di un aspetto tecnico: lo stile di scrittura mi è piaciuto, nonostante lo abbia trovato a tratti eccessivamente semplificato; ho riflettuto sul fatto che questo potesse derivare dalla giovane età dei protagonisti, che parlano sempre in prima persona e sono quindi riuscita a comprendere meglio le scelte stilistiche, nonostante abbia comunque trovato qualche errore di battitura e qualche svista qui e là.

Come sapete non mi sbilancio mai sui finali dei libri, specialmente se si tratta di romanzi thriller, perché non tollero gli spoiler sotto nessuna forma: vi basti sapere che sono stata soddisfatta dalla risoluzione dei vari misteri e che per la maggior parte della lettura non sono riuscita a recuperare il bandolo della matassa, prerogativa imprescindibile per me quando faccio una lettura di suspance come questa. 

Ho trovato infine la costruzione dell'ambientazione molto ben studiata e pienamente riuscita, e ho particolarmente apprezzato (pur rischiando di sembrare un po' sciroccata) la coerenza che ho trovato nella trama del libro con la parte estetica, dell'oggetto vero e proprio: i colori utilizzati nella copertina sono perfettamente riconducibili alle atmosfere di cui si legge all'interno e la cura che è stata riservata al volume mi è saltata subito all'occhio. 

Siamo giunti anche oggi al termine del mio racconto di questa nuova esperienza di lettura: spero di essere riuscita ad incuriosirvi e a trasferire tutti i punti positivi che ho trovato in questo libro, che sono stati nettamente superiori rispetto a quelli negativi. Vi consiglio, se vi piace il genere, di recuperarlo, così potrete dirmi anche voi che cosa ne avete pensato. Vi aspetto alla prossima recensione!

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