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lunedì 19 febbraio 2018

Recensione "Ricordi dei tempi d'alloro" di Collettivo Dafne

Buongiorno Amici dei Libri e buon lunedì!

La spinta giusta per iniziare questa nuova settimana ci arriva da un progetto molto particolare, che ho piacevolmente scoperto su Instagram.

Ricordi dei tempi d'alloro | Collettivo Dafne | L'Erudita | gennaio 2018 | 110 pagine | 19,00€


Trama: Quattro scrittori, otto mani, infinite storie. Questa raccolta di racconti nasce quasi come un gioco, un incontro di idee, una prova delle capacità creative, per poi diventare qualcosa di più, un’architettura narrativa che ha la presunzione o l’incoscienza di aspirare a superare i limiti biologici imposti dal tempo. Parlare della morte per sconfiggere la morte, questo è lo scopo. Ed è dunque l’alloro, e il suo ricordo mitopoietico, il simbolo che fa da cornice al tutto. Raccontando far venir voglia di raccontare, questa è la speranza.
Il lettore è partecipe quanto l’autore. in questa raccolta ne è richiesto l’apporto, più che altrove. Chi legge potrà scegliere nei diversi racconti i finali, gli inizi, i punti di vista che più lo hanno colpito, soddisfatto, emozionato, o magari immaginarne di altri e, felice augurio, scriverli. E che sia eterna questa voglia di narrare, che vada oltre la nostra morte, che, come sempre è stata prima di noi, sempre sia dopo di noi, questo è l’ambizioso fine. Il Collettivo Dafne si diletta in questa raccolta a costruire narrazioni stilisticamente contaminate, nella forma e nel contenuto, per poi de-costruirle con altrettanta creatività attraverso un gioco prospettico al confine tra il virtuosismo e il surrealismo.

Andrea, Lorenzo, Antonio e Luca si sono conosciuti all'Università la Sapienza, alla Facoltà di Lettere, grazie alle lezioni in comune. Da qui sono nati l'idea e il desiderio di dar vita ad un progetto insieme, guidati dal volere comune di qualcosa che li "testasse", che permettesse loro di confrontarsi e crescere; qualcosa di estremamente dinamico che avrebbe dovuto incarnare sia un impegno che un divertimento.
Un gioco, quindi, tanto impegnativo quanto interessante. 

La struttura dell'Opera è estremamente innovativa ed articolata:

- Nella prima sezione ogni autore ha scritto l'inizio di un racconto e gli altri tre lo hanno terminato, liberamente. 

- Nella seconda sezione ogni autore ha scritto la fine di un racconto e gli altri tre lo hanno iniziato, dandogli anche un titolo, anche qui senza farsi influenzare. 

- Nella terza sezione ognuno ha scritto un racconto per intero e gli altri hanno scritto il punto di vista di un personaggio presente.

Il lettore potrà, dunque, scegliere i suoi spunti preferiti o, magari, pensare di scrivere qualcosa a sua volta, ispirandosi liberamente.

Sono rimasta molto colpita dalla capacità narrativa e dalla proprietà di linguaggio di tutti e quattro gli autori: in qualità di laureati in lettere non hanno deluso le mie aspettative, seppur io abbia avuto qualche difficoltà nell'identificare dei tratti distintivi che li differenziassero. 

La struttura arzigogolata dell'opera cattura la concentrazione del lettore in maniera particolare, richiedendo probabilmente uno sforzo maggiore rispetto ad una lettura che faccia parte della propria zona di confort, ma non c'è alcun dubbio sul fatto che l'intrattenimento sia stato totale. 

Inoltre, ritrovare numerosi elementi caratteristici della quotidianità metropolitana, mi ha permesso di empatizzare maggiormente in alcune occasioni, sentendomi in tutto e per tutto "parte" del racconto. E' stato sensazionale trovarmi davanti prima a più tipologie di conclusioni e, successivamente, a diversi incipit. 

Trattandosi di una raccolta di racconti, per di più così articolata, ho le mani piuttosto legate: non desidero entrare nel merito delle singole storie e di quelle che sono state le alternative che ho preferito poiché ritengo sia un'esperienza di lettura da vivere, più che mai, personalmente; mi limito a consigliarvi di fare la conoscenza di questi giovani impazienti di raccontare al mondo tutta la loro meravigliosa inventiva, entrando a far parte a vostra volta della visione innovativa che hanno della letteratura. 



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