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lunedì 8 ottobre 2018

Esordi potenti: "Napoli mon amour" di Alessio Forgione, ed. NN Editore

Buongiorno Amici dei Libri e buon inizio settimana!

Oggi parliamo di un romanzo che ho divorato in un giorno e che ho avuto l'opportunità di commentare ed approfondire con l'autore e l'editore, la scorsa settimana. Ringrazio calorosamente NN Editore per questa occasione meravigliosa. 

Amoresano vive a Napoli, ha trent’anni e non ha ancora trovato il suo posto nel mondo. Le sue giornate passano lente, tra la vita con i genitori, le partite
del Napoli, le serate con l’amico Russo e la ricerca di un lavoro. Dopo l’ennesimo, grottesco colloquio, decide di dare fondo ai suoi risparmi e di farla finita. Un giorno, però, incontra una bellissima ragazza e se ne innamora. Questo incontro riaccende i suoi desideri e le sue speranze: vivere, essere felice, scrivere. E incontrare Raffaele La Capria, il suo mito letterario. Ma l’amore disperde ancora più velocemente energie e risorse, facendo scivolare via, un centesimo dopo l’altro, i desideri ritrovati e le speranze di una vita diversa.
Alessio Forgione racconta una Napoli afosa e livida di pioggia, cinerea come la Hiroshima del film. E con una lingua incalzante, sonora, intessuta di tenerezza, firma il suo esordio, un romanzo di formazione lucido e a tratti febbrile, che ha il ritmo di una corsa tra le leggi agrodolci della vita e i chiaroscuri dell’innocenza.


Questo libro è per chi ama l’odore dell’asfalto bagnato dalla pioggia, per chi si è tuffato nell’acqua di diamante del mare di Procida, per un primo bacio che suona come Brown sugar dei Rolling Stones, e per chi ha capito l’immensità blu di perdere tutto, in un solo momento, come lasciare un bagaglio su un treno in partenza.

NN Editore ha da poco inaugurato una nuova collana esclusivamente dedicata agli autori emergenti, idea che non posso che apprezzare e stimare; Forgione è il secondo autore pubblicato e credo di poterlo definire uno degli esordi più potenti che mi sia mai capitato tra le mani.

L'incontro con lui è stato illuminante sotto diversi punti di vista, ci ha permesso sia di approfondire diverse questioni legate strettamente al libro, che di discutere di argomenti più ampi quali la scrittura, la società in cui viviamo e le difficoltà che i giovani italiani devono affrontare di questi tempi per riuscire a costruirsi un futuro; non sono certo temi leggeri e spensierati come, d'altronde, non lo sono quelli toccati all'interno di "Napoli Mon Amour".

Come ho detto a Forgione, se dovessi inquadrare il suo romanzo all'interno di una definizione, sceglierei il romanzo di formazione: nonostante il protagonista sia vicino ai trent'anni e non sia quindi un adolescente, quella che percorriamo leggendo il libro è la storia della sua crescita, attraverso numerose difficoltà sia professionali che relazionali, che lo porteranno a dover prendere, come spesso accade ad ognuno di noi, una decisione a dir poco cruciale.

Lo stile di scrittura di Forgione costituisce, secondo me, gran parte dell'ottima riuscita del lavoro nella sua totalità; fresco, scorrevole ma sapiente e tetro allo stesso tempo, conduce chi legge attraverso le riflessioni intime del protagonista, nonché voce narrante, sottolineando ogni profonda venatura del suo stato d'animo. 
E' sorprendente che un autore così giovane riesca a trasmettere tanta profondità e, a tratti, una sofferenza pregna di significato. 

Come ormai saprete, nonostante io ami condividere le mie letture, detesto gli spoiler quindi non posso dirvi nulla del finale di questo libro, se non che mi ha soddisfatta in tutto e per tutto, creandomi un turbinio di emozioni davvero sconvolgente. Ho terminato la lettura prima di dormire e ho sognato Amoresano e la sua storia per tutta la notte.

Quella di "Napoli mon amour" è una lettura che vi consiglio assolutamente di fare, stando attenti allo stato d'animo in cui vi trovate poiché Forgione non le manda certo a dire; sarà senza dubbio fonte di arricchimento personale e potrebbe addirittura aprirvi gli occhi sull'importanza che hanno, nella nostra vita, le prese di coscienza.

In ultimo, ma non per importanza, se come me amate trovare all'interno di una storia riferimenti ad altre opere letterarie, per poi correre a recuperare qualcuno dei libri citati, sappiate che Forgione non si è risparmiato nemmeno in questo caso; ho terminato il libro venerdì e ieri, domenica, avevo tra le mani "Ferito a morte" di La Capria. 



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