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giovedì 25 gennaio 2018

Recensione: "Nei miei occhi il tuo cielo" di Danielle Younge-Ullman

Buonasera Amici dei Libri e buon giovedì, anche se la giornata sta ormai volgendo al termine.

Questa complicata settimana lavorativa sta per concludersi e oggi, seppur in ritardo, vi racconto di un romanzo per ragazzi che ho avuto il piacere di leggere grazie a Edizioni Piemme e che ho particolarmente amato, per diversi motivi.

Nei miei occhi il tuo cielo | Danielle Younge-Ullman | Piemme | 2018 | 348 pagine | 17,00€

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Trama: Ingrid ha trascorso l'infanzia viaggiando in Europa al seguito della mamma, una promettente cantante lirica. Ma quando il sipario cala sulla carriera materna, Ingrid si ritrova di colpo incastrata in una modesta, soffocante quotidianità, sempre sull'orlo del collasso economico ed emotivo. Un giorno,
Ingrid scopre che la musica, che aveva sempre considerato solo il contrappunto alla vita di sua madre, è vitale anche per lei. Per poter perseguire i propri sogni, Ingrid dovrà dimostrare di essere abbastanza forte da reggere la pressione e per farlo dovrà trascorrere tre settimane in un campo estivo ai limiti della sopravvivenza, fisica e mentale.

Ingrid è giovane, motivata ed è una ragazza apparentemente normale. Il meraviglioso quanto controverso rapporto che ha con la madre, un giorno, la porterà ad imbarcarsi in un avventura che mai avrebbe pensato di vivere, costellata di persone tanto diverse da lei, affrontando situazioni che sembrano ingestibili.  

Ciò che emerge, fin dalle prime pagine, dalla storia di Ingrid è un profondo quanto improvviso senso di inadeguatezza: amo leggere di protagonisti con uno spiccato lato umano, e non enfatizzati ai limiti dell'impossibile, in cui io possa riconoscermi o percepire sensazioni che conosco, nonostante ci siano delle differenze sostanziali, ad esempio, di età. L'adolescenza è il periodo della confusone per eccellenza, durante il quale ogni emozione è estremizzata e qualsiasi decisione ci si trovi a dover prendere sembra impraticabile; soltanto una cosa è in grado di far mantenere la rotta ed è il desiderio di realizzare il proprio sogno.

Il sogno incarna la vera essenza di questo romanzo, un nucleo attorno al quale gravitano una serie di eventi e di personaggi volti ad aiutare la protagonista ad acquisire tutto ciò che le sarà necessario per temprarsi ed arrivare fino alla conquista della propria felicità. Il secondo elemento cardine è la musica, meravigliosa e poetica metafora utilizzata per rappresentare la parte emotiva della vita e delle persone, quella che ogni tanto può far perdere la consapevolezza e la razionalità ma che, alla fine, permette di recuperare le proprie redini e proseguire lungo la strada. 

L'espediente del campo estivo grazie al quale (o a causa del...) Ingrid si ritroverà ad affrontare innumerevoli prove, sia di fatica fisica che di sforzo mentale che inizialmente le faranno credere di non potercela fare ma finiranno per insegnarle che quando si ha un obiettivo nella vita, non esiste niente o nessuno in grado di dissuaderti dal tuo intento, è incredibilmente formativo. Questo messaggio è il fattore che più ho apprezzato durante la lettura, che ho trovato speranzoso, pieno di positività e non particolarmente lontano dalla vita reale. 

Di questi tempi, sono portata a credere che esperienze di questo genere aiuterebbero i ragazzini ad acquisire abilità che ho la sensazione si siano totalmente perse, come quella di socializzare unicamente per mezzo del proprio carattere o comprendere l'importanza di temi sensibili come la vulnerabilità dell'ambiente dove viviamo o, banalmente, la parità dei sessi. Proprio così, sostengo che ad oggi non ci si sia nemmeno vicino. 

Infine, il modo in cui l'autrice ha gestito il particolare rapporto che lega Ingrid e sua madre ho trovato sia eccezionalmente delicato e profondo, con una speciale attenzione in più data dalle lettere/diario che la prima indirizza verso la persona più importante della sua vita, sempre e nonostante tutto. 

Vale la pena leggere questo romanzo? Assolutamente sì.
Nonostante io ne abbia l'edizione digitale, questo è uno dei pochi casi in cui sono spinta ad acquistare anche la copia cartacea, così da poterla tenere sul mio scaffale, rileggerla ogni volta in cui lo desidero e ricordare la belle emozioni che mi ha fatto provare ogni volta che gli passo accanto <3   




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