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mercoledì 13 dicembre 2017

Recensione: "Non stancarti di andare" di Stefano Turconi e Teresa Radice | #AGN

Buongiorno Amici dei Libri e buon mercoledì,

Oggi ho pensato di parlarvi dell'ultima graphic novel che ho acquistato e letto, senza riuscire a resistere un secondo di più.






Titolo: Non stancarti di andare

Autori: Stefano Turconi, Teresa Radice
Editore: Bao Publishing
Anno di edizione: 2017

Pagine: 311
Formato: Cartonato
Prezzo: 27,00€








Un libro che coltiva l'anima e la fa sbocciare, non importa quanto freddo faccia, fuori


«È un'opera di finzione. E come tale, tra queste pagine c'è ben poco di inventato» – Teresa Radice

Trama: Iris inizia a mettersi comoda nella casa di Verezzi, in Liguria, mentre il suo amato Ismail torna a Damasco per sistemare le ultime faccende prima di trasferirsi definitivamente con lei. Separati da un destino violento e imprevisto, Iris si scopre incinta mentre Ismail lotta per tornare in Italia, bloccato dalla grave situazione in Siria, dove alla lotta tra milizie governative e forze ribelli si affianca l'avanzata dei gruppi fondamentalisti. Costellato di personaggi memorabili, Non stancarti di andare è un romanzo grafico intenso sul senso dell'esistenza e della distanza, che attraversa più generazioni. Una storia per distruggere le barriere, per imparare ad amare senza riserve, scritta con immenso coinvolgimento emotivo da Teresa Radice e disegnata, a colori, da uno Stefano Turconi che inventa nuovi trucchi per rendere su carta le emozioni della sceneggiatura.
Quella cui ci troviamo davanti è ben più di un'opera illustrata, è un pezzo della nostra storia; un'attenta analisi, costituita per lo più di metafore ed espedienti letterari di quello che l'essere umano è diventato e di come ha modificato il mondo e la società, secondo i propri ideali, siano essi dalla parte del bene o del male.

Io credo che gli autori abbiano compiuto un certo azzardo realizzando questo progetto, e sono estremamente fiera di loro e di ciò che hanno fatto. Di questi tempi, parlare di guerra e di morte, dare addirittura un volto agli uomini che stanno compiendo atrocità da tanto, troppo tempo, e imprimere tutto questo su carta, attraverso l'arte visiva, penso costituisca una grandissima prova di sensibilità e coraggio.

La storia è quella di Iris, ma potrebbe essere quella di ognuno di noi: immaginate di aver incontrato un uomo, di esservene innamorate, e di non potergli comunicare al telefono una delle notizie più importanti della vostra vita, quella del vostro imminente diventare genitori, a causa del rapimento di lui. Questo è ciò che attualmente succede in Medio Oriente, molto più spesso di quanto noi potremo mai riuscire ad immaginare: uomini donne e bambini incappano in una guerra che non è la loro, per venire strappati alla propria vita ed ai propri affetti, messi davanti alla necessita di affrontare prove impensabili per di riuscire a tornare a casa e riabbracciare la propria famiglia.

La grande forza e l'immenso coraggio di cui leggiamo sono certamente quelli di Ismail, il protagonista di questo infausto episodio, che lotterà con tutto ciò che gli è dato utilizzare per poter far ritorno da Iris; ma, contemporaneamente, sono anche quelli di Iris che, a sua volta, dovrà ricorrere a tutto il suo autocontrollo e, perché no, alla fede che scoprirà di avere dentro di sé, per non perdere le speranze ed attendere fiduciosa l'amore della sua vita. 

Non indifferenti sono i personaggi secondari di cui leggiamo durante questa storia: in particolar modo, la mamma e la zia acquisita di Iris, si sono quasi prepotentemente conquistate, ognuna a modo proprio, un posto speciale nel mio cuore dove, con ogni probabilità, resteranno molto a lungo. 

Come certamente saprete, non sono mio malgrado un'esperta di illustrazione e arte figurativa, ma sono convinta di aver apprezzato a pieno la meraviglia che l'opera de Turconi e della moglia sprigiona: non saprei scegliere la mia particolarità preferita tra il tratto caratteristico che esprime un'infinita dolcezza in ogni pagina e l'emblematico uso del colore che, inevitabilmente, si modifica a discrezione della tematica che si sta affrontando e del mood dei personaggi. 

Penso proprio di poter dire di aver goduto della lettura nella sua totalità e completezza, intraprendendo un viaggio non solo fisico, attraverso i Paesi più sofferenti della nostra storia, ma anche tra le emozioni e i sentimenti di chi questa guerra la combatte ogni giorno, come può, anche da lontano. 


Consigliatissimo a tutti, senza nessuna distinzione: ci sono cose che vanno apprese e comprese, emozioni che vanno vissute, in ogni caso, senza esclusione alcuna.

#pazzagioia 


3 commenti:

  1. Sono veramente curiosa per quanto riguarda questa graphic novel! 😘

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  2. Sono particolarmente sensibile al tema trattato, poiché mi stringe il cuore pensare che la realtà della guerra abbia il potere di ridurre in nulla qualsiasi cosa bella della vita.
    Segnato il titolo, mi ci dedicherò sicuramente! Poi i disegni sono davvero splendidi, e hai fatto una descrizione molto competente della parte grafica :D

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  3. Non ho mai letto graphic novel (shame on me!) ma credo che potrei iniziare con questa 😉

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