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lunedì 4 dicembre 2017

Recensione "La sceneggiatura" - Don Carpenter

Buongiorno Amici dei Libri e buon inizio settimana!

Oggi parliamo di un altro libro che mi ha gentilmente inviato la casa editrice, che ringrazio spassionatamente, e che mi permette di scoprire e leggere sempre libri molto eterogenei e appassionanti!


Titolo: La sceneggiatura

Autore: Don Carpenter
Editore: Frassinelli
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 288
Formato: Rilegato
Prezzo: 18,50€



Trama: Nella terminologia cinematografica, un progetto si definisce «in turnaround» quando viene abbandonato dalla casa di produzione che per prima ha acquisito i diritti della sceneggiatura, e proposto ad altre compagnie. E questo è quello che succede alla sceneggiatura intorno alla quale ruotano i tre protagonisti di questo «hard boiled» hollywoodiano, ambientato nella Los Angeles decadente degli anni Settanta: Jerry Rexford, scrittore frustrato e aspirante sceneggiatore in gravi difficoltà economiche; Richard Heidelberg, giovane regista sulla cresta dell'onda; e Alexander Hellstrom, potentissimo dirigente di una grande casa di produzione. Tra cocaina, alcol, sesso, e notti che sembrano non finire mai, i tre verrano travolti dai rispettivi egoismi e coinvolti in una estenuante e per certi versi tragica vicenda cinematografica che vedrà le loro vite intrecciarsi, e cambiare per sempre. Quella che invece sembra non cambiare mai, e che è la vera protagonista del romanzo, è Hollywood, la città che Carpenter ha saputo raccontare come nessun altro. Hollywood con i suoi viali infiniti e i suoi tramonti struggenti, con le sue atmosfere molli e tentatrici, le star, gli studios, i locali, e i sogni: i sogni realizzati e, soprattutto, quelli infranti. La sceneggiatura (titolo originale Turnaround, 1981) è uno dei tre romanzi che Don Carpenter ha dedicato al mondo di Hollywood, insieme a A Couple of Comedians e The True Life Story of Jody McKeegan.
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"La sceneggiatura" è davvero un libro diverso da quelli che leggo abitualmente, di cui però sono stata assolutamente entusiasta. Non mi era mai capitato di leggere un romanzo ambientato ad Hollywood e incentrato sui meccanismi e i funzionamenti di questo mondo che, come sappiamo, è come fosse racchiuso in una bolla dentro la quale si svolge tutto in maniera differente. 

La storia non ingrana come quelle che solitamente si leggono nei romanzi ma prende forma, piano piano, seguendo il sentiero che l'autore ha appositamente disegnato per i personaggi. 


Non abbiamo un unico protagonista: penso che si possa definire vera e propria protagonista soltanto Hollywood che prende quasi vita, come fosse in carne ed ossa. Coloro che si muovono per le sue strade, che vivono amori e scontri, conquistano fama e raggiungono obiettivi, danno l'impressione di essere manovrati da una grande mano che traccia la strada di ognuno di loro, portandoli a fare certe scelte e compiere determinate azioni.

Lo stile di scrittura è indubbiamente uno degli elementi che mi ha regalato più soddisfazione: carico di emotività e equilibratamente descrittivo, mi ha trascinata nel vortice delle vite dei personaggi, portandomi ad estraniarmi da qualsiasi situazione in cui io possa essere immersa. Ho percepito anche un sottile cambiamento nella terminologia, rispettivamente al personaggio di cui si sta parlando. 

Devo rovinare la linearità del mio giudizio con una piccola considerazione: ci sono stati alcuni passaggi che ho trovato leggermente confusionari, in cui mi sono trovata a dover rileggere un paio di pagine per recuperare il filo del discorso. Ciò è sicuramente attribuibile alla mia scarsa attenzione in determinati frangenti ma credo che una piccola parte di "responsabilità" l'abbia anche l'alto livello culturale dell'autore, che gli consente di creare delle frasi, talvolta, sintatticamente complicate. 



Il secondo dettaglio affascinante di questo libro è costituito dalla caratterizzazione dei personaggi: le personalità sono delineate accuratamente per mezzo di espedienti, non nella maniera usuale cui siamo abituati. Durante la lettura, senza fornire particolari dettagli specifici su un personaggio, Carpenter ci permette di addentrarci nella sua vita e nelle sue abitudini, così da apprendere tramite una sorta di "esperienza diretta" quelle che sono le sue peculiarità e i tratti distintivi del suo essere e di come si comporta. 

Della trama tendo a dirvi sempre poco ma ci tengo a menzionare, anche in questo caso, il metodo con cui viene sviluppata la vicenda, anch'esso particolare e caratteristico, quasi come fosse un ibrido costituito da una commistione di letteratura e meccanismi cinematografici. 

Consiglio la lettura di questo libro a chi non desidera leggere qualcosa che rispetti necessariamente i soliti canoni strutturali, e che abbia voglia di farsi catturare in una fitta rete di dinamiche umane e professionali, strettamente legate tra loro. 


#permeèsì



   

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