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lunedì 27 gennaio 2020

Review Party | "Voci nella nebbia" di A. E. Pavani, ed. Mondadori

Buongiorno Amici dei Libri e buon lunedì!

Diamo il via ad una nuova, scoppiettante settimana chiacchierando insieme di un thriller che ho avuto modo di leggere in anteprima, grazie a Mondadori e a Raffaella De del blog The Reading's Love Blog - L'amore per i libri, che ringrazio. Come sempre, un grazie va anche a Francesca di Libri, Libretti, Libracci che realizza per noi i banner per gli eventi.



Trama: Un killer ossessionato dagli occhi delle sue vittime un istante prima che muoiano, una giovane detective in lotta con i fantasmi dentro e intorno a lei, un piccolo paese con troppi segreti: l'esordio di una nuova, solidissima voce del thriller italiano.

Immagina un'isola rigogliosa, e cinque bambini che rubano una barca per visitarla. Immagina una nebbia improvvisa, che tutto avvolge. E lì, nello strano sottobosco, immagina un albero illuminato dal sole, e le foglie che scintillano e vibrano alla brezza, riempiendo l'aria di un suono crepitante.
Solo che non sono foglie: sono fotografie. Fotografie di occhi. Gli stessi occhi che, diciannove anni più tardi, affollano gli incubi di Lisa Harding, detective della Omicidi di Londra. Delle ultime settimane Lisa ricorda poco. I colleghi le raccontano che è stata assalita, che ha rischiato di morire, ma mentre cerca di ricostruire l'accaduto, riesaminando il caso di omicidio su cui stava indagando, Lisa si rende conto che i lampi frammentari nei suoi sogni sono più antichi, memorie sopite di un'estate lontana in riva a un piccolo lago fra le montagne del Trentino, che portano con sé dettagli sempre più inquietanti: il cadavere di una donna su un'isola tetra e una bambina mai più tornata. Lisa è certa che anche quei ricordi siano legati al killer a cui sta dando la caccia, e decide così di tornare in segreto al paese di quella lontana vacanza, senza immaginare che qualcosa di terribile si agita ancora nelle acque del lago.


Iniziare l'anno di letture con un thriller mi ha resa molto felice: mi trovavo in vacanza e ho avuto modo di tuffarmi a capofitto nella storia, senza avere le solite grane della vita per la testa o, almeno, senza averle tutte (wink!).
Inizio dicendovi che ho particolarmente apprezzato l'atmosfera che questo libro mi ha regalato durante la lettura, caratteristica di cui mi ero già accorta leggendo la trama e che mi aveva particolarmente attirata. Chi di voi mi conosce meglio di certo saprà quanto io sia attratta dalle storie che hanno a che fare con un'isola: che sia solo ambientazione o vera e proprio protagonista, l'isola esercita su di me una sorta di richiamo magnetico, a cui non posso resistere.

In questo specifico caso, l'isola è un'espediente sia logistico che concettuale, ricopre un ruolo centrale ai fini dello svolgimento della trama stessa e rappresenta anche l'elemento misterioso attorno al quale ruota l'intera vicenda. A tratti, il lettore si trova a chiedersi quanto ci sia di realistico di quello che sta leggendo, e se per caso non sia incappato in una storia che porta con sé alcuni elementi sovrannaturali: ho apprezzato il dosaggio di questi elementi poco chiari, trovandolo ben bilanciato e non eccessivo. 

Lo sviluppo della narrazione è stato trattato in modo piuttosto classico ma, al contempo, articolato, poiché ci si muove su tre livelli temporali, di cui due relativamente vicini tra loro mentre il terzo lontano di più secoli nel passato. Non è da sottovalutare una scelta come questa in quanto il rischio di creare confusione rischia di essere in agguato per l'intera durata della lettura. Così non è stato e l'autrice ha dimostrato di saper giocare molto bene con questo tipo di espediente. 

I personaggi che ha costruito sono abbastanza riconoscibili e non mi sento di definirli originali, senza che questo debba per forza essere interpretato come un giudizio negativo; trovo che ci siano storie che nascono con uno stampo classico e che trovino la loro strada verso l'originalità nell'arco del proprio sviluppo, con i propri tempi. La protagonista della storia è una donna appena diventata adulta, che è strettamente collegata al caso in questione a causa di qualcosa che ha vissuto in prima persona quando era molto piccola. Questo la porta ad avere un'empatia particolare nei confronti del mistero da dipanare, e a rischiare maggiormente rispetto ad un qualunque detective che si occupa di un caso. Per questo motivo entrare in sintonia con lei, da parte del lettore, risulta più immediato e spontaneo.

Ho apprezzato molto la decisione dell'autrice di non eccedere con la componente romantica nel bel mezzo di una storia dalle atmosfere misteriose e investigative: negli ultimi anni si è usato molto affiancare il/la protagonista con un/una co-protagonista con cui, inevitabilmente, si delineasse una relazione sentimentale che prende sempre più spazio, in divenire, nell'arco del libro o dell'eventuale serie di volumi. Non sono una grande fan di questo espediente che, quindi, non mi è per nulla mancato durante la lettura di "Voci nella nebbia".

Se devo mettermi a pensare ad un elemento che mi abbia fatto storcere il naso, riesco ad individuarne uno soltanto, che riguarda la risoluzione del caso e di cui, per ovvi motivi, vi accennerò soltanto senza entrare nel particolare: purtroppo mi sono resa conto circa ad un terzo di libro di come si sarebbe potuta risolvere la questione, e tendenzialmente la cosa non mi rende molto felice...preferisco di gran lunga essere del tutto sorpresa e ribaltata al momento delle rivelazioni finali, capire tutto troppo presto non stimola né soddisfa il mio ego e non alimenta la mia passione per i misteri. Fortunatamente però, non posso dire di essere rimasta delusa dal finale, che rimane a mio parere efficace ed efficiente, svolgendo correttamente il compito cui è preposto. 

Mi sento di concludere questa lunga riflessione consigliandovi di recuperare questo titolo, sia che siate appassionati del genere sia che abbiate voglia di un romanzo di intrattenimento che sappia fare il suo mestiere, regalando anche momenti di divertimento grazie a dei personaggi acuti e sarcastici. 

Colgo l'occasione per invitarvi a leggere il pezzo che ho scritto questo mese per il neonato sito Little Readers, opera della mia amica Little Reader Sophia, in cui ho parlato di questo romanzo e vi cito qualche titolo cui mi sono sentita di paragonarlo, per agevolare gli eventuali lettori nella scelta per l'acquisto. Trovate qui l'articolo.

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